Robert Chambers
Robert Chambers (1802- 1871) era un giornalista
e scrittore scozzese molto abile nella divulgazione rivolta ai ceti medio-popolari;
prese interesse alla geologia, campo in cui si stavano facendo grandi scoperte e
divenne presto membro della Royal Society di Edimburgo, cosa che gli
consentì di entrare in relazione con numerosi scienziati e di approfondire le
sue conoscenze geologiche, tanto da pubblicare saggi sull'argomento. Nel 1844 pubblicò il volume Vestiges of natural history of creation,
che uscì anonimo perché il suo autore temeva di esserne professionalmente compromesso, dato il tema che affrontava. L'autore
nel suo saggio sostiene l'idea di un aumento generale di complessità delle forme viventi,
ricalcando le teorie di Lamarck, pensatore che era al bando per le sue tesi
materialiste . Chambers, tuttavia, prese le distanze dal suo ispiratore,
affermando che la trasformazione dei viventi era stata guidata dallo stesso
creatore e quindi la sua ipotesi consentiva di collegare le scienze della natura
con la storia della creazione. Il libro -grazie alle forti polemiche che
accompagnarono la sua uscita- ebbe uno straordinario successo di pubblico. Gli
scienziati suoi contemporanei, tuttavia, trovarono le sue tesi a dir poco
strampalate; in particolare Thomas Huxley, mise in
ridicolo l'ipotesi secondo cui l’anello di passaggio fra uccelli e mammiferi
sarebbe stato rappresentato dall’ornitorinco che, pur avendo il pelo, ha anche
un becco. Fu
letto ed apprezzato da Samuel Butler.
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