Giglio di San Giuseppe
inserito il: 29 marzo 2010
Hemerocallis fulva (L.) L. - A cura di Daniele Poli
Nome comune: Giglio di San Giuseppe, Emerocallide fulva.
I “buoni consigli”….la parola agli/alle insegnanti!
Riflettere su come talvolta delle piante molto simili, ad esempio il Giglio di San Giuseppe
e il giglio di San Antonio, appartengono sì ad una stessa famiglia ma a due generi ben distinti.
Da dove viene e dove la trovo ora?
Ambiente: specie introdotta come ornamentale, comune nei fossi e lungo le strade. Predilige i terreni ricchi e umidi. Si trova ad un’altitudine è compresa tra 0 e i 600 m. s.l.m.
Diffusione in Italia: presente soprattutto nel Nord Italia e in parte nell’Italia Centrale.
Come la riconosco?
Portamento: pianta erbacea perenne dotata di bulbo. Raggiunge normalmente i 30-60 cm di altezza.
Foglie: sono tutte basali (= non sono quindi presenti sullo scapo – fusto –). Formano un dens cespo.
Fiori: sono attinomorfi (= esistono più piani di simmetria) di grandi dimensioni (8-12 cm). Non è presente una divisione tra corolla e calice (e quindi tra petali e sepali): le strutture fiorali presenti sono di un unico tipo e si chiamano tepali, che in questo caso sono di colore arancione.
Periodo di fioritura, Propagazione: la fioritura avviene tra maggio e agosto.
Frutti: è una capsula ovale.
Qualche attenzione….!
Gli emerocallidi sono chiamati impropriamente gigli: i primi appartengono al genere
Hemerocallis, i secondi al genere
Lilium. La loro somiglianza è notevole e per questo motivo vengono spesso confusi. Per poter distinguere un emerocallide da un giglio è possibile osservare i fiori (maggiormente pendenti), i fusti (generalmente più gracili) e le foglie: queste ultime partono tutte unicamente dalla base del fusto e mai dallo stelo fiorale come nei gigli.
Qualche curiosità….!
Etimologia del nome: il termine deriva dalla fusione di due parole greche. Una è
hemèra e l’altra
kallos, rispettivamente “giorno” e “bellezza”, quasi ad indicare la bellezza del fiore e la sua caducità (limitata a un breve periodo).
Note sulla Famiglia
Comprende molte specie, circa 4000, diffuse soprattutto in regioni subtropicali. Sono erbe perenni (ossia con ciclo vitale articolo in più anni) dotate di organi di riserva sotterranei quali bulbi e rizomi; poche sono le piante arborescenti (= alberi). A questa famiglia appartengono fra le più belle specie ornamentali, quali i gigli, i tulipani, i giacinti, i mughetti, le emerocallidi, etc. Non molte sono invece le specie con importanza alimentare: tra queste tuttavia si ricordano alcune molto comuni quali gli asparagi, la cipolla, l’aglio, lo scalogno, il porro.
Famiglia:
Liliaceae
Inquadramento sistematico:
Regno: Piante
Divisione: Spermatofite
Sottodivisione: Angiosperme
Classe: Monocotiledoni
Ordine: Liliales
Famiglia: Liliaceae
Genere:
Hemerocallis
Specie:
Hemerocallis fulva (L.) L.
Mail di Riferimento
daniele.poli1@istruzione.it
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