Nelle recenti osservazioni del CNPI sulle Indicazioni nazionali per i Licei si raccomanda una maggiore attenzione all’aspetto delle competenze in uscita dal primo biennio e si suggerisce una maggiore sintonia tra le Indicazioni nazionali per Licei e le Linee guida per gli Istituti tecnici e professionali. Infatti, tutti gli studenti all’interno dell’obbligo scolastico, indipendentemente dal tipo di scuola frequentata, hanno diritto a ricevere un’alfabetizzazione scientifica in termini sia di concetti che di metodo e a trattare tematiche importanti e rilevanti per la loro fascia d’età, comprese quelle relative ad educazione alla salute ed educazione alla sostenibilità ambientale. Durante il seminario Experimenta tenutosi a Roma lo scorso aprile, è stato detto, da più parti, che le indicazioni o linee guida provenienti dal Ministero dovrebbero essere più dettagliate di quel che sono ora, se si vuole veramente andare verso una programmazione, una didattica e una valutazione per competenze. In altri Paesi europei o OCSE i curricoli nazionali impostati per competenze, presentando abilità correlate ad ognuna di queste, costituiscono utili guide per il lavoro di progettazione dei dipartimenti e dei singoli docenti, senza peraltro togliere nulla alla libertà di insegnamento ed all’autonomia delle singole scuole. Inoltre, spesso, viene opportunamente indicato nelle schede di ogni disciplina, come questa concorra al raggiungimento delle competenze comuni, quali ad esempio quelle, importantissime, relative all’apprendimento permanente. Note con considerazioni e proposte di modifica delle linee guida