La scoperta della radiazione di fondo trasforma la cosmologia in scienza sperimentale
inserito il: 08 ottobre 2006
Allegato: Radiazione di fondo.doc
A cura di Barbara Scapellato
Introduzione
Quando ci guardiamo intorno, la complessità del mondo ci disorienta e ci affascina. Da sempre vedendo nascere uomini e animali ci si chiede da dove veniamo e dove stiamo andando. I popoli antichi hanno risposto a queste domande con racconti fantastici che spiegassero l’ordine che appariva nell’Universo. I fenomeni naturali erano controllati da spiriti con emozioni umane che spesso agivano in modo capriccioso e imprevedibile e che risiedevano in oggetti naturali come fiumi,montagne, la Luna, le stelle. L’origine delle cose e il loro cammino, la loro evoluzione, sono sempre stati il filo conduttore che ha unito, e unisce ancora oggi, il mondo inanimato (dalle stelle alla Terra) a quello degli esseri viventi. Per lungo tempo la concezione statica, fissa, del mondo e la sua origine divina (tutto è stato creato da Dio ed è rimasto così com’era) ha confinato l’origine e l’evoluzione in luoghi in cui la scienza non poteva entrare, impedendo, ad esempio, al concetto di evoluzione dei viventi di imporsi. Così è stato anche per l’Universo. Nessuno ha mai suggerito che l’Universo sia in espansione o in contrazione. Le leggi della gravità, ad esempio, erano incompatibili con la concezione che l’universo sia immutabile nel tempo: il fatto che la gravità sia una forza sempre attrattiva implica infatti che l’Universo debba espandersi o contrarsi. Tutti, però, accettavano l’idea che l’Universo fosse da sempre esistito in uno stato sempre uguale oppure fosse stato creato, in un tempo finito in passato, più o meno come lo osserviamo oggi. Col progredire delle conoscenze, grazie a strumenti sempre più sofisticati, gli uomini hanno però scritto una nuova storia, con “finale a sorpresa”, che ora... vado a raccontare.
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