La Testuggine palustre
inserito il: 15 agosto 2007
La
Emys orbicuaris è una testuggine palustre della famiglia degli Emididae, unico rappresentante della famiglia presente in Italia; è diffusa in Europa, Asia occidentale e Africa nordoccidentale, nella penisola iberica e balcanica. Recentemente, grazie ad analisi genetiche, appare possibile una riconsiderazione dell’intero genere con l’nclusione di una nuova specie per la Sicilia di
Emys trinacris.
Vive nelle zone umide, prediligendo stagni, paludi e pozze dove l’acqua è stagnante o a lento
scorrimento, con abbondante vegetazione acquatica.
La specie presenta una significativa variabilità fenotipica, in base alla zona di origine, sia per quanto riguarda il colore e le dimensioni; generalmente ha un carapace ovale di colore scuro molto mimetico; le popolazioni nord-africane possono raggiungere i 35 cm, ma generalmente non superano i 20.
Nei giovani non si nota un significativo dimorfismo sessuale, dopo il quinto anno di età gli individui sviluppano apprezzabili differenze tra i sessi; in particolare le femmine sono più grandi dei maschi, hanno un carapace più ampio e alto, inoltre, la larghezza del carapace in senso antero-posteriore è quasi simmetrico mentre nei maschi tende ad allargarsi posteriormente. Nei maschi la parte posteriore del piastrone è concavo per facilitare l’accoppiamento. La coda è un altro carattere dimorfico; nei maschi è più lunga della metà del carapace, è inoltre più larga soprattutto nella zona tra il piastrone e l’apertura cloacale per la presenza di due emipeni. Il riconoscimento a distanza tra maschi e femmine avviene grazie al fatto che le femmine hanno la testa maggiormente pigmentata di giallo con la mascella quasi completamente gialla mentre nei maschi adulti tende ad essere nera e la testa non presenta punteggiature.
Sono animali gregari e abitudinari, legati all’ambiente acquatico e ottimi nuotatori, spesso si possono spingere lontano dai corsi d’acqua; essendo animali eterotermi hanno necessità di termoregolarsi; infatti, nel corso della giornata la loro attività è scandita dal sole che permette loro di aumentare il metabolismo, facilitare la cicatrizzazione di piccole ferita e contrastare attacchi parassitari e micotici.
Per tutto il periodo di attività, ad esclusione dei mesi più caldi, si possono osservare mentre fanno dei bagni di sole in acqua (floating) o sui bordi dei corsi d’acqua o su delle piazzole formate da rocce o vegetazione acquatica(basking). Il resto della giornata lo passano alla ricerca di cibo, alimentandosi esclusivamete in acqua.
Gli esemplari adulti hanno una dieta molto varia che comprende pesci, anfibi, crostacei, molluschi; possono rientrare nella loro dieta anche piccoli ofidi che non vengono quasi mai catturati attivamente ma vengono presi, occasionalmente, gli esemplari caduti in acqua o in cattivo stato di salute, si nutrono inoltre di insetti, lombrichi e in piccola parte vegetali e piante acquatiche.
La
Emys orbicularis ha una temperatura preferenziale è di 20-24 gradi; pertanto la specie è abitualmente attiva da Febbraio/Marzo fino al tardo autunno, fino a quando la temperatura è superiore ai 14 gradi; nel periodo invernale gli individui si rifugiano in buche scavate tra la vegetazione acquatica o nel fango del fondo senza muoversi, affiorando solo ogni 4 -5 ore per respirare.
La maturità sessuale viene raggiunta, in entrambi i sessi tra i 6 e gli 8 anni di età con un carapace di 9-12 cm. L’accoppiamento avviene tra Aprile e Maggio, esclusivamente in acqua ad una profondità minima di 30 cm; durante il corteggiamento il maschio si pone di fronte alla femmina a pochi centimetri di distanza e fa vibrare più volte le unghie delle zampe anteriori, sfiorandola per stimolarla, successivamente il maschio sale sul carapace della femmina e rimane aggrappato grazie alle robuste unghie delle zampe anteriori, la femmina percorre qualche metro poi si poggia sul fondo dove avviene l’accoppiamento.
Dopo circa un mese e mezzo la femmina cerca un luogo idoneo per deporre dalle 3 alle 16 uova bianchastre di forma ellittica con guscio duro. Il nido si trova sempre in prossimità della riva ed ha una profondità di circa 15 cm; una temperatura costante di incubazione è fondamentale per la determinazione del sesso dei nascituri: temperature comprese tra i 23 e i 27 °C porta alla nascita di maschi, tra i 30-33 °C nascono femmine. Il periodo di incubazione è di 2-3 mesi ed è strettamente legato alla temperatura ambientale; alla nascita i piccoli misurano 2-3 cm, hanno una coda estremamente lunga e un carapace molto scuro che tende a punteggiarsi di giallo dopo alcuni mesi. L’accrescimento avviene lentamente con tassi di crescita maggiori nei primi anni di età, sono animali longevi che possono arrivare a 30-50 anni di età ma sono stati registrati anche esemplari centenari.
In Italia la specie ha una distribuzione discontinua e puntiforme con diverse sottospecie. Nel versante tirrenico è presente nella maremma toscana, nel Lazio e nella Campania; nel versante adriatico nella aree umide della Pianura Padana, in alcune aree abruzzesi e pugliesi. Nelle Marche una piccola popolazione è presente, lungo il Fiume Metauro a sud di Fano, presso il Laboratorio di ecologia all’Aperto “Stagno Urbani” della Federazione Nazionale Pro Natura (
www.pro-natura.it. )
E’ presente in Sicilia, con la possibilità, come detto, che si tratti di una nuova specie, oltre che in Sardegna.
A causa della frammentazione degli areali di distribuzione, dell’alterazione degli habitat con scomparsa di molti habitat acquatici, del prosciugamento di molte zone umide, della regimentazione dei corsi d’acqua e dell’impatto antropico diretto molte popolazioni sono a rischio di estinzione da molti habitat ancora occupati.
Una ulteriore minaccia è rilascio di specie alloctone come la
Trachemys scripta elegans, la quale sembra competere con la testuggine palustre autoctona oltre che nella ricerca di cibo nell’utilizzo dei punti di termoregolazione.
Purtroppo è stato più volte osservata la riproduzione in natura, di questa specie anche se in genere, in Italia, le popolazioni non appaiono vitali a causa dell’elevata mortalità dei giovani per rigide le temperature invernali.
Non è da escludere tuttavia, anche a causa del susseguirsi di inverni miti, che vi siano delle popolazioni in grado di mantenersi vitali.
Philum
CHORDATA
Classe
SAUROPSIDA (REPTILIA)
Ordine
TESTUDINES
Sottordine
CRYPTODIRA
Famiglia
EMYDIDAE
Genere
EMYS
Specie
Emys orbicularis
Michela Risveglia
Mauro Furlani
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