ANISN - scienze a scuola
Associazione Nazionale Insegnanti
di Scienze Naturali
Due testi di Italo Calvino su letteratura e scienze
inserito il: 26 febbraio 2007

Le cosmicomiche
Ti con zero

di Brunella Danesi

Per la scienza e l’attività scientifica Calvino mostrò interesse per tutta la vita; aveva tratto dall’ambiente familiare un appassionato amore per le scienze sperimentali, e rimase per sempre un instancabile e vorace lettore di trattati di informatica, genetica, evoluzione, cosmologia.
L'ultima sua fatica, le Lezioni americane, testimonia il forte intreccio che il poeta percepiva fra letteratura e scienza. In questi interventi le categorie attraverso le quali viene “rivisitato” l’ambito della letteratura sono le stesse che consentono di “rivisitare” l’ambito della scienza: leggerezza, rapidità, esattezza, visibilità, molteplicità.
Ad esempio, dopo le notazioni sulla levità di elementi presenti nelle Metamorfosi di Ovidio (un gesto di rinfrescante gentilezza di Perseo verso la testa recisa della Medusa), ecco subito affiorare una riflessione relativa agli ultimi risultati della ricerca scientifica: ”…oggi ogni ramo della scienza sembra ci voglia dimostrare che il mondo si regge su entità sottilissime come i messaggi del DNA, gli impulsi dei neuroni, i quarks, i neutrini vaganti nello spazio dall'inizio dei tempi...bits senza peso…" .

Nella serie delle Cosmicomiche Calvino ha cercato di coniugare la razionalità della scienza con la dimensione mitica dell’immaginazione, costruendo racconti che possiedono le stesse qualità possedute dalla Scienza quando riesce a formulare grandi teorie, le stesse qualità che tutti dovrebbero poter imparare ad utilizzare per non cadere nei loro opposti.
Il titolo è l'unione di due termini: Cosmico, che fa riferimento al senso che del cosmo avevano gli antichi e Comico, che si riferisce sia alle comiche del cinema muto, che ai comics, le storielle a fumetti in cui il protagonista si trova di fronte a situazioni sempre nuove, fantastiche, improbabili e e imprevedibili.
Le Cosmicomiche sono racconti che per la maggior parte possiedono una struttura omogenea: a poche righe introduttive, in cui viene enunciata una teoria scientifica, fa seguito un racconto breve; il protagonista - voce narrante- è il vecchio Qfwfq, di cui non si conosce nulla, tranne che ha più o meno l'età dell'universo ed ha visto e sperimentato tutti i cambiamenti subiti dal cosmo e dalla Terra. Si tratta della narrazione poetica dei grandi miti sulle origini (dell'Universo, dei pianeti, della Terra, del Sole, della vita), sulla trasformazione continua che ha accompagnato tali eventi e sulla morte (individuale e di specie); la grande fonte di ispirazione è data dalle scoperte scientifiche del Novecento, trasfigurate da fantasia e umorismo.
Qfwfq, che durante la sua lunga vita ha subito diverse metamorfosi -corporeo oppure privo di sostanza, bambino, pesce-anfibio, dinosauro, ci rassicura che la vicenda che si svolge nel tempo e nello spazio è sempre la stessa e il vero protagonista ne è il cosmo e la Terra, e la loro continua evoluzione; Qfwfq ha avuto come prozio dalla parte della nonna paterna, nata dai Celacanti del Devoniano, il vecchio N'ba N'ga, che abitava in acque basse e limacciose, fra radici di protoconifere e, malgrado le insistenze dei parenti, si rifiutava di provare a frequentare la terra asciutta e nemmeno voleva assaggiare gli insetti nuovi che crescevano all’asciutto; malgrado fosse così antiquato, però, conquistò la bella Lll, che lo sposò e ritornò con lui alla vecchia vita fra le acque; è stato dinosauro e, insieme ai suoi simili, …aveva la coscienza di essere nel giusto e si faceva rispettare ..., ma arrivò l'epoca della grande morìa e Qfwfq cercò scampo su altipiani deserti e quando ridiscese a valle, si trovò di fronte un mondo cambiato, irriconoscibile, popolato dai Nuovi che non lo riconobbero e lo considerarono uno di loro, anche se il ricordo dei dinosauri era rimasto ...nell'intrico dei pensieri di chi resta. Dalla penombra delle paure e dei dubbi di generazioni ormai ignare, continuavano a protendere i loro colli, a sollevare le loro zampe artigliate, e quando l'ultima ombra della loro immagine s'era cancellata, il loro nome continuava a sovrapporsi a tutti i significati, a perpetuare la loro presenza nei rapporti tra gli esseri viventi...; ha assistito, con stupore, alla nascita degli uccelli, quando, ...quello dei volatili era considerato un capitolo chiuso, ormai. Non s'era detto e ripetuto che dai rettili tutto quello che poteva nascere era nato?...", quando non esistevano più dubbi …su chi era mostro e chi non lo era: …non mostri siamo tutti noi che ci siamo e mostri invece sono tutti quelli che potevano esserci e invece non ci sono, perché la successione delle cause e degli effetti ha favorito chiaramente noi, i non mostri, anziché loro...; in quel periodo, per la prima volta, dalla nascita del mondo, ha udito un canto e ha potuto vedere animali ricoperti di cangianti piume multicolori e, affascinato, ha inseguito queste forme seducenti sino all’orlo della terra, dove ha visto i continenti alla deriva scontrarsi fragorosamente.
Come si vede, Calvino narra poeticamente i grandi miti sulle origini (dell'Universo, dei pianeti, della Terra, del Sole, della vita), sulla trasformazione continua che ha accompagnato tali eventi e sulla morte (individuale e di specie), mettendo in evidenza come la storia, quella degli uomini, quella della vita sulla terra, quella del cosmo, è ricca di biforcazioni, destini incrociati, strade a fondo cieco, vie che riportano a situazioni precedenti e gli sconfitti, gli estinti non sempre sono i peggiori; ci racconta l'evoluzione sottolineando quegli aspetti su cui per anni ha insistito S.J. Gould.

In T con zero Qfwfq, nelle sembianze di un organismo unicellulare, ci racconta la sensazione da lui provata , quando "innamorato da morire" rinunciò alla sua individualità, al suo sé, per perdersi nell'altro (Mitosi). Anche in questo caso, il breve racconto consente di riflettere insieme agli studenti sul significato profondo di processi apparentemente banali e tecnici quali la mitosi e la meiosi

dal sito della sezione di Pisa

Per altre informazioni sulle cosmicomiche si consulti il sito di TorinoScienza

Le cosmicomiche Einaudi, Supercoralli, 1965

Ti con zero Einaudi, Supercoralli, 1967

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