Il merlo
inserito il: 31 gennaio 2007
Con questo nome generico vengono indicati uccelli insettivori, i cui maschi presentano un bel piumaggio nero lucente, con becco e rima palbebrale giallo brillante, mentre le femmine sono bruno scure e i giovani sono macchiettati; la lunghezza si aggira su 25 cm. Sono diffusi un po' in tutto il mondo, ad eccezione dell'Antartide, dell'Artico e di alcune isole della Polinesia. Emettono come richiamo una nota persistente (
tchink, tchink o
tchiunk) ma il loro canto, che inizia sul finire dell'inverno e dura per tutta la stagione degli amori, è melodioso; sono inoltre capaci, se addestrati dall'uomo, di imparare nuove melodie. Sono frequenti nei boschi, nei parchi, nei giardini. Si tratta di uccelli che da noi sono stanziali, ma nelle regioni più a nord con la cattiva stagione migrano nell'Europa meridionale e nell'Africa settentrionale. Nidificano nelle siepi, nelle cataste di legna, su rampicanti nei giardini e anche sui terrazzi; è facile imbattersi nei loro nidi a forma di coppa, alla cui costruzione partecipano anche i maschi. Le uova sono bianche o celestine. Nei frutteti in primavera ed estate banchettano con ciliege, mele, pere, per cui possono rappresentare un problema per gli agricoltori che cercano di difendersi appendendo ai rami fogli si alluminio o altro; si nutrono di bacche, piccoli insetti e lombrichi, che vanno a scovare anche nei vasi da fiore, sconvolgendone la terra. In Italia la specie è protetta ed è proibito catturarli.
Regno: Animale
Classe: Uccelli
Ordine: Passeriformi
Famiglia: Turdidi
Specie:
Turdus merula
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