Il Topolino delle case
inserito il: 14 gennaio 2007
Il Topolino delle case è una specie molto comune, cosmopolita e commensale con l’uomo.
Un tempo questa specie era classificata come
Mus musculus e vi appartenevano diverse sottospecie tra cui
M.musculus domesticus. Recenti analisi genetiche hanno elevato al rango di vera specie anche la sottospecie
domesticus.
Nell’Italia contadina di pochi decenni fa questo animaletto conviveva con l’uomo praticamente in tutte le abitazioni rurali. E’ sufficiente osservare le vecchie porte delle abitazioni rurali, quasi tutte con gli spigoli inferiori smussati. Questo è dovuto, oltre alla normale usura del tempo, all’attività di questo roditore.
In Italia la specie presente è il
Mus domesticus, mentre l’altra specie
M.musculus è diffusa nell’Europa orientale. Il Topolino delle case è una specie antropofila, nel senso che ha seguito l’espansione dell’uomo e soprattutto la diffusione dell’agricoltura. Infatti, sia il
M.domesticus che il
M.musculus sono originari degli ambienti steppici e semidesertici asiatici.
Queste due specie hanno trovato, nelle coltivazioni cerealicole dell’Asia Minore, ambienti molto simili alle steppe di origine, con il vantaggio di una maggiore quantità di cibo e soprattutto, di una distribuzione più o meno regolare durante tutto l’anno.
Il cosmopolitismo di questo roditore ha due cause: l’adattamento all’uso di riserve alimentari, praticamente inesauribili, che accompagnano la civiltà umana e in secondo luogo la sua forte prolificità.
Lo spettro alimentare è assai vario e comprende i resti alimentari umani, le granaglie, la frutta, le verdure e, in mancanza di meglio, lana, carta stoffa ecc. Il secondo fattore che ha contribuito alla grande diffusione della specie è l’elevato ritmo riproduttivo. Nelle popolazioni dei climi più miti e a più stretto contatto con l’uomo, il ritmo riproduttivo può proseguire senza interruzioni durante tutto l’anno; infatti, in queste popolazioni gli individui possono riprodursi ogni 3-4 settimane (Amori G. e al). Gli individui che vivono al di fuori del contatto diretto con l’uomo si riproducono 3-4 volte all’anno. Allevano 6-13 piccoli per alla volta, ciechi e privi di pelo, all’interno di camere costruite e rivestite di materiali vari. Dopo due settimane aprono gli occhi e dopo circa un mese i maschi divengono sessualmente maturi. Le femmine divengono mature sessualmente dopo circa tre mesi.
Tra gli animali che vivono in ambienti urbani e quelli legati agli ambienti naturali si evidenziano anche differenze nella costruzione delle tane. Nelle abitazioni costruiscono cunicoli con cavità imbottite di lana, carta e materiali vegetali scavando all’interno dei muri; negli ambienti naturali costruiscono gallerie sfruttando la protezione di massi, di tronchi radici e altro.
La limitazione numerica delle popolazioni, è dovuta ai predatori, alle disponibilità trofiche e spaziali, ma anche all’organizzazione dei gruppi sociali. Gli animali che vivono fuori del contatto con l’uomo possono subire la predazione da parte di diverse specie di ofidi, da parte di mustelidi, di volpi, barbagianni, allocchi, civette, in misura minore, date le abitudini soprattutto notturne, anche di rapaci diurni. Gli animali che vivono all’interno delle abitazioni o a contatto con esse possono essere predati dal gatto domestico, dal ratto delle chiaviche e anche dal ratto nero.
Oltre alla predazione e alle carenze alimentari il contenimento numerico è affidato anche all’organizzazione sociale dei gruppi. I gruppi sviluppano gerarchie di dominanza tra maschi e di subordinazione delle femmine. I maschi dominanti marcano il territorio con le urine e solo essi hanno la possibilità di riprodursi.
In natura il riconoscimento non è semplice potendosi confondere con roditori del genere
Apodemus. Le due specie di questo genere sono tuttavia di dimensioni maggiori rispetto al topolino delle case. Se si hanno a disposizione i crani il riconoscimento è molto più agevole. Gli incisivi superiori del Topolino delle case hanno una tacca molto evidente assente nei topi selvatici.
Bibliografia citata
AmoriG., Corsetti L., Esposto C., Mammiferi dei Monti Lepini. 2002 Quaderni di Conservazione della Natura n.11 Min. Ambiente- Istituto Naz. Fauna Selvatica
Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Classe: Mammalia
Ordine: Rodentia
Famiglia: Muridae
Genere:
Mus
Specie:
Mus domesticus
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