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Associazione Nazionale Insegnanti
di Scienze Naturali
Il Cervo italiano
inserito il: 26 dicembre 2006

Allegato: Le corna dei cervi.doc

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Il Cervo nobile è il più grande mammifero italiano. Gli esemplari adulti possono raggiungere 1,30 m di altezza al garrese e 2 m di lunghezza, con un peso che può superare anche 220 kg nei maschi. Le femmine sono in genere più piccole e snelle. Nonostante la loro mole sono agili e veloci, capaci di compiere balzi straordinari se spaventati, anche sul terreno più accidentato.

l loro habitat preferiti sono le grandi foreste di latifoglie e di conifere, dove spesso vivono riuniti in piccoli branchi misti; i maschi adulti al di fuori della stagione degli amori vivono isolati o uniti in piccoli gruppi. Erbivori, si cibano soprattutto di foglie, germogli o erbe, ma durante l’inverno, quando le risorse alimentari si fanno scarse, non disdegnano la corteccia degli alberi.

I piccoli, dal caratteristico mantello a macchie bianche, nascono in primavera e passano i loro primi giorni di vita in compagnia della madre, a distanza dagli altri cervi del branco.

IL PALCO
Soltanto i cervi maschi possiedono le corna. Queste, ramificate, sono dette “palchi” e a differenza delle vere corna dei bovini e delle capre sono caduchi: ogni anno infatti alla fine di Febbraio queste si staccano e cadono, subito sostituite da quelle nuove, che iniziano immediatamente a ricrescere. Durante questa fase di crescita le corna sono ricoperte da una membrana detta “velluto”. Alla fine di Agosto le corna sono complete e, ormai pronte per la nuova stagione degli amori, perdono il loro rivestimento. Ogni anno che passa, inoltre, le corna crescono sempre più grandi e con un numero di punte in più: è così possibile risalire, anche se approssimativamente, all’età dell’animale semplicemente osservandone le corna. Queste, oltre che arma nei combattimenti durante stagione degli amori, sono elemento distintivo all’interno della gerarchia dei maschi: l’animale con corna più grandi e imponenti è il dominante sugli altri e sarà lui ad accaparrarsi il maggior numero di femmine (vedi scheda allegata).

LA STAGIONE DEL BRAMITO
Alla fine dell’estate inizia la stagione degli amori per il cervo. I maschi radunano intorno a se gruppi sempre più numerosi di femmine, detti “harem”: il cervo è infatti un animale poligamo. Per un cervo adulto questo è il momento più difficile e impegnativo dell’anno: se vuole riprodursi deve infatti difendere il proprio branco dagli altri maschi rivali, che tentano di spodestarlo. Con profondi bramiti che riecheggiano anche a grande distanza, i maschi annunciano la loro dominanza e il possesso sull’harem. Queste manifestazioni vanno avanti per tutta la notte e spesso anche durante il giorno. Non sempre però basta la voce: talvolta animali di pari rango devono scontrarsi fisicamente per stabilire chi sarà il signore dell’harem.

I CERVI DELL’ACQUERINO
Estinto in Toscana dal 1700, la popolazione presente oggi sull’Appennino Pistoiese deriva da una reintroduzioni ad opera del Corpo Forestale dello Stato: un primo gruppo di 4 esemplari nel 1958, e un secondo gruppo di 3 esemplari nel 1965. Entrambi i gruppi provenivano dalle Foreste del Tarvisio.

Questa popolazione interessa le province di Pistoia, Prato, Firenze e Bologna e conta attualmente circa 1800 capi.

Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Classe: Mammiferi
Ordine: Artiodattili
Sottordine: Ruminanti
Famiglia: Cervidi
Genere: Cervus
Specie: Cervus elaphus


Andrea Vezzani
(riadattato da Emanuele Piccioni)

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