Il riccio
inserito il: 26 dicembre 2006
I ricci sono animaletti lunghi 20-30 cm, provvisti di una coda di 1-4 cm, corte orecchie, zampe con 5 dita; come le echidne, le istrici e gli ursoni, sono forniti di aculei, peli rigidi di color fulvo giallastro con bande scure all'estremità; hanno abitudini notturne. Abitano le campagne, i boschi, le zone cespugliose, le legnaie, costruendosi nidi di erbe o foglie secche, dove trascorrono l'inverno in letargo. Si tratta di animali sedentari, che si spostano per un raggio di poche centinaia di metri dalla loro abitazione. Si nutrono di insetti, anfibi, lucertole, piccoli roditori; sono nemici delle vipere, che uccidono con grande abilità; il riccio non è immune al loro veleno, ma il suo manto lo protegge egregiamente dai morsi. La femmina, due volte l'anno, fra aprile ed agosto, dà alla luce dai 3 ai 7 piccoli. L'animale trascorre l'inverno in letargo nella propria tana. La loro vita dura circa 6 anni; 10, se tenuti in cattività.
Sono stati osservati ricci cospargersi il dorso con la propria saliva contenente il veleno di rospi appena ingeriti; si tratta evidentemente di un meccanismo di autodifesa. Se si abita in campagna e si possiede un cane, è facile essere svegliati nel cuore della notte dagli strepiti del nostro guardiano, che tenta di averla vinta su un riccio, entrato in giardino in cerca di cibo: il cane di casa avrà la bocca ferita dagli aculei, mentre il riccio se la caverà con un grande spavento. I ricci sono animali che possono essere facilmente naturalizzati nei giardini, abitudine molto comune nei Paesi Anglosassoni.
Si possono naturalizzare in un campo vicino alla propria abitazione, fornendo loro cibo e una casa-nido; se avete un posto sufficientemente isolato, basta che vi poniate una cassetta, fatta di legno non trattato (i ricci hanno un odorato molto sensibile). La cassa deve avere il coperchio ricoperto di materiale impermeabile e due aperture: una per permettere l'entrata dell'animale, l'altra, posta in alto sul retro, deve essere collegata all'esterno per permettere il ricambio dell'aria e l'apertura rivolta verso l'interno deve essere provvista di una rete metallica, per evitare che l'animale la otturi durante la costruzione del nido; l'entrata deve essere collegata all'esterno attraverso una galleria,del diametro di circa 10 cm e lunga circa 30 cm, che proteggerà i ricci dall'eventuale "visita" di gatti o altri animali. Una volta costruita, la tana deve essere ricoperta di terra, e in prossimità dell'ingresso non devono mancare foglie secche o fieno, con cui i ricci possano costruire il nido. Accanto al ricovero vanno poste delle ciotole contenenti acqua e cibo. Una volta che le tana è stata preparata, se ci sono ricci nelle vicinanze, uno di loro riuscirà a scovarla e ne prenderà possesso; è sconsigliabile catturare ricci adulti, potrebbero essere femmine che hanno i piccoli in un'altra tana. Se però si trova un piccolo riccio delle dimensioni di un'arancia presso una strada, allora è possibile catturarlo e convincerlo ad insediarsi nella nuova casa.
Leccornie per ricci: piccoli insetti, uova, carne tritata, avanzi di pane (con moderazione). Non fornite loro latte, perché, come tutti gli adulti di mammifero -a parte l'uomo- non lo digeriscono e può risultare dannoso, anche se ne sono ghiotti.
Regno: Animali
Phylum: Cordati
Classe: Mammiferi
Ordine: Insettivori
Famiglia: Erinaceidi
Genere:
Erinaceus
Specie:
Erinaceus europaeus
Brunella Danesi
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