Borsa del Pastore
inserito il: 18 dicembre 2006
Capsella bursa-pastoris (L.) Medicus - A cura di Daniele Poli
Nome comune: Borsa del Pastore, Borsapastore comune.
Da dove viene e dove la trovo ora?
Ambiente: luoghi incolti, tra le pietre delle massicciate ferroviarie, strade ghiaiose, sentieri, giardini, orti e coltivi. Ama terreno argilloso e ricco di sostanze nutritive. Si trova ad un’altitudine è compresa tra 0 e 1800 m. s.l.m., al massimo fino a 2600 m. s.l.m.
Diffusione in Italia e nel mondo: su tutte le regioni italiane. Appartiene al corotipo cosmopolita, per cui il suo areale si estende su tutti i Paesi del globo, fatta eccezione per le zone circumpolari.
Come la riconosco?
Portamento: pianta biennale con gemme a livello del terreno (emicriptofite), alta da 10 a 40 cm. Fusti eretti, glabri o poco pelosi.
Radice: fittone.
Foglie: basali in rosetta a contorno spatolato (forma rettangolare a forma di spatola), larghe da 0,5 a 2 cm e lunghe da 3 a 10 cm, irregolarmente pennato-partite. Le foglie cauline sono progressivamente da intere a sagittato-amplessicauli.
Fiori: il racemo è allungato. I sepali sono verdastri e lunghi 1-2 mm, mentre i petali sono bianchi e lunghi 2-3 mm.
Periodo di fioritura: fiorisce tutto l’anno.
Frutti: è una siliquetta triangolare, all’apice troncato-retusa (troncato e un poco rientrante) di lunghezza pari a 4-6 mm. Lo stilo è persistente nel frutto ed è lungo 0,5 mm. I peduncoli del frutto sono patenti (perpendicolari) e lunghi da 0,5 a 2 mm.
Quali sono le proprietà e i possibili utilizzi?
Proprietà: l’intera pianta contiene principi attivi che sono meglio utilizzati sotto forma di preparati (medicinali) piuttosto che come infusi. In particolare la Borsa del Pastore ha proprietà regolatrici del flusso mestruale e antiemorragiche nello stesso. I principi attivi sono contenuti nella porzione aerea della pianta. Si ricorda di consultare un esperto per ogni utilizzo della pianta a scopo terapeutico.
Qualche curiosità….!
Etimologia del nome: il nome deriva dalle capsule piatte dei semi, simili alle saccocce portate dagli antichi pastori.
Nomi comuni locali:
Erba borsa, Erba ciocca, Curdunettu(Liguria),
Barlet, Traespich (Piemonte),
Casselet, Casetina (Lombardia),
Scarselline, Borsette (Veneto),
Guselâr, Pintinèla, Rastielùt, Ròbe bêz in glèsie (Friuli),
Peiver salvadegh, Misdaenza (Emilia),
Borsacchina, Erba raperina (Toscana),
Rubella (Lazio),
Attaccacerase (Puglia),
Vurza di pasturi, Mastrozzu sarvaggiu (Sicilia),
Erba de feminas, Isperra-calzones (Sardegna).
Note sulla Famiglia
Famiglia:
Brassicaceae (
Cruciferae secondo la vecchia nomenclatura).
La famiglia comprende circa 3.000 specie per lo più erbacee, diffuse in regioni extratropicali dell’emisfero boreale. Le crocifere sono economicamente importanti come piante orticole e foraggere e molte di esse hanno seguito l’uomo come infestanti delle colture (tra cui ad esempio
Capsella bursa-pastoris). Si ricordano le diverse varietà di cavolo (cavolfiore, broccolo, cavolo rapa, navone, colza, ravizzone), che sono considerate sottospecie diverse di
Brassica rapa, e le crocifere ornamentali come la violacciocca (
Erysimum cheiri) o la mattiola (
Matthiola incana).
Inquadramento sistematico:
Regno: Piante
Divisione: Spermatofite
Sottodivisione: Angiosperme
Classe: Dicotiledoni
Ordine: Capparales
Famiglia: Brassicaceae
Genere:
Capsella
Specie:
Capsella bursa pastoris L.
Mail di Riferimento
daniele.poli1@istruzione.it
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