Alfred Russel Wallace
(1823 - 1913)
Naturalista
e instancabile viaggiatore, fu intimo amico di Henry Walter Bates, con cui si
avventurò in Sud Africa, all’esplorazione del Rio delle Amazzoni e del Rio
Negro. I due si separarono per esplorare la maggior parte della regione e
Wallace spese 4 anni nelle foreste tropicali del Brasile; la nave su cui si
recava in patria purtroppo prese fuoco e così il naturalista, salvato da
un’imbarcazione di passaggio, perse tutto il materiale che aveva raccolto.
Tornato in patria, narrò il suo viaggio nel volume, Travels on the Amazon
and Rio Negro (1853). Ripreso il mare, si recò a Singapore e di qui si mise
ancora in viaggio, soggiornando a lungo nell’arcipelago Malese. Collezionò
una grande quantità di materiale (125.600 esemplari) con l’intenzione di
creare un museo, una volta tornato in patria. Il suo lavoro è descritto nel
libro The Malay Archipelago (1869)
Nel 1858 affrontò il problema
dell’origine della specie, sintetizzando quanto aveva appreso dalle sue
osservazioni naturalistiche. Scrisse così una lettera a Darwin in cui esponeva
un concetto di selezione naturale simile a quello a cui da anni stava lavorando Darwin.
Ecco le sue parole:
…
Then it suddenly flashed upon me that this self-acting process would
necessarily improve the race, because in every generation the inferior would
inevitably be killed off and the superior would remain - that is, the fittest
would survive...