Ussher
Paley
Hutton
E.
Darwin
Buffon
Lamarck
Cuvier
Lyell
C.
Dawin
Wallace
Humboldt
Teilhard de Chardin
Stephen
Monod
Jay Gould
Simpson
Jacob
Wilson
Mayr
Lewontin
Margulis
| |
LA CONQUISTA DEL TEMPO PROFONDO
La consapevolezza della enorme profondità del nostro
passato naturale è il frutto di un’acquisizione recentissima.
Tradizionalmente si fa risalire questa conquista alla nascita della geologia
scientifica prima e dell’evoluzionismo biologico poi (soprattutto del
darwinismo). Prima del 700 né i viventi né la Terra hanno storia; nel 700 i
viventi non hanno storia mentre la conquista la Terra; dall’800 le due storie,
i due tempi cominciano a integrarsi. La petizione di una profondità crescente
si è accompagnata alla ricerca di metodi e tecniche di misurazione del tempo,
che solo in questo secolo hanno trovato una soluzione e una stabilizzazione con
l’uso della radioattività. In epoca pre-evoluzionista non era stato minore
l’interesse per il passato (connaturato alla nostra essenza di creature
storiche) dell’uomo e della terra, né era stato meno intenso ed accurato lo
sforzo di fornire una misura della quantità del tempo trascorso dalle origini
dell’uno e dell’altra ai giorni nostri. la differenza stava in una cornice
culturale e intellettuale profondamente diversa, oltre che nella indisponibilità
di tecniche sofisticate di misurazione. Uno dei tentativi più celebri di
fornire una datazione delle origini fu quello compiuto dall’arcivescovo
irlandese James Ussher (1581 - 1656) che fissò la creazione alle ore 12 del 23
ottobre del 4004 avanti Cristo. Non c’è manuale di scienze naturali che -
generazione dopo generazione - non citi questo lontano precedente, e non lo
faccia con almeno una punta di ironia, sufficiente per coprire di ridicolo agli
occhi del lettore - studente questo personaggio e la sua fatica, nella quale
viene individuata la quintessenza dell’oscurantismo pre-scientifico. .
|