Il medico fiammingo Andrea Vesalio
(1514-1564) aveva studiato a Parigi, sotto la guida di Guinter von Andernach,
profondo conoscitore della lingua greca e latina ma che, come tutti i medici del
tempo, era un medico "letterato", quindi non un "chirurgo" e pertanto non
eseguiva personalmente le dissezioni dei cadaveri, anche se non impediva ai suoi
dottorandi di sostituirsi ai "barbieri". E' in questa sede che Vesalio fece
pratica settoria. Trasferitosi a Padova, Vesalio falsificò in oltre duecento
punti le teorie di Galeno. La
fabbrica del corpo umano (1543) rappresenta un'opera rivoluzionaria, le
663 pagine in folio, corredate da 300 illustrazioni del pittore fiammingo
Jon Stepha van Calcar mostrano un modo del tutto nuovo di studiare il
corpo umano. |
Mondino assiste ad una dissezione dalla cattedra; incisione tratta da Fasciculus medicinae (1493) 1 |
|
|
La rappresentazione dell'occhio fatta da Vesalio non si
discosta da quella proposta in passato dai
medici arabi e dalle concezioni medioevali: la struttura è perfettamente
simmetrica, una sorta di microcosmo che rispecchia le sfere celesti.
|
Tavola dall'Anatomia di Guido da Vigevano, discepolo di
Mondino da Liuzzi (1270-1326).2 |
|
|
Tavola 71 Si osservi il chiasma ottico, O, M, N da De
humani corporis fabrica 3 |
Tavola 54, Da De humani corporis fabrica 3 |
|
1 Bologna, Istituto Rizzoli, collezione Putti
2 Chantilly, Meusée Condé (ms. 334)
3 Tavole tratte da The illustations from the works of Andreas Vesalius Dover Publications, inc. New York, 1950 |