Rober Hooke
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Microscopio di Hooke

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Disegno di Hooke del sughero esaminato al microscopio ottico

L'inglese Robert Hooke (1635-1702) è soprattutto noto per le sue osservazioni  al microscopio composto, pubblicate nel volume Micrographia (1665). Nell'opera è anche presente la formulazione di una teoria ondulatoria della luce, per cui si può considerare a buon diritto un precursore di tale modello, che verrà precisato soltanto da Maxwell nel Diciannovesimo secolo; egli paragonò la propagazione della luce a quella delle onde nell'acqua. 

Il microscopio composto da lui utilizzato presenta numerose innovazioni tecniche, come la creazione di un ingegnoso sistema di illuminazione, o la presenza di manopole per la messa a fuoco grossolana e sottile. La sua vita presso la Royal Society di Londra non fu facile; malgrado la stretta collaborazione con Boyle, ebbe infatti accesi diverbi sia con Huygens che con Newton, da lui accusati di essersi appropriati indebitamente dei suoi risultati sperimentali. 

Ad Hooke si deve fra l'altro il merito di aver introdotto il termine cellula, derivato dall'osservazione di strutture a celletta scoperte durante l'osservazione del sughero. Egli, come molti suoi contemporanei, fra i quali Leeuwenhoek, rimase affascinato dalle potenzialità offerte da questo potente mezzo di osservazione che estendeva in modo inimmaginabile la vista e permetteva la scoperta di un mondo sino ad allora sconosciuto; fu inoltre in grado di determinare con una certa esattezza il limite di acuità visiva di un osservatore.

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Disegno della mosca, osservata al microscopio da Micrographia 

 

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