|
Il colore apparente degli oggetti è dovuto a quelle lunghezze d'onda che essi riflettono maggiormente. Young dimostrò che a ciascun colore corrisponde una differente lunghezza d'onda. Gli uomini sono in grado di vedere un intervallo di lunghezze d'onda compreso fra 390 (colore viola) e 780 (colore rosso) nm. La luce può "rimbalzare", riflettersi, su oggetti di piccole dimensioni (molecole d'acqua, pulviscolo atmosferico ecc) che incontra nel suo cammino; le lunghezze d'onda molto grandi rispetto alle dimensioni dell'ostacolo diffondono meno di quelle piccole; è stato calcolato, infatti, che per particelle con dimensioni inferiori alla lunghezza d'onda, la luce diffusa è inversamente
proporzionale alla quarta potenza della lunghezza d'onda. Pertanto, dato che la luce rossa possiede una lunghezza d'onda che è doppia rispetto alla luce blu, diffonderà soltanto 1/16 rispetto a questa. Questo è il motivo per cui il cielo appare blu e sarà tanto più blu quanto meno ci sono in esso particelle in sospensione, dovute per esempio ad un alto livello di umidità (in questo caso il cielo appare di colore più chiaro). Al tramonto, invece, nelle giornate con
un'alta percentuale di umidità nell'aria, se si guarda verso il sole, il cielo in quella zona apparirà rosso. Fuori dell'atmosfera il cielo, evidentemente, |
Apparirà... |
|
|
Un'obiezione che si può fare a questo ragionamento e che effettivamente è stata fatta è la seguente: perché il cielo, se il ragionamento fatto precedentemente è corretto non è violetto, dal momento che questo colore rappresenta la lunghezza d'onda inferiore dello spettro? Per rispondere senza guardare la spiegazione, prova a leggere la parte dell'ipertesto che spiega a cosa rispondono i tre tipi di coni posseduti dall'uomo.
|
Leggi la risposta |
|
|