RNA WorldNel 1986 Walter Gilbert ha formulato l'ipotesi che le prime forme di vita fossero costituite da corte catene di RNA, formatesi spontaneamente; i corti polimeri di RNA, dotati di azione autocatalitica, sarebbero stati in grado di autoriprodursi; gli agenti atmosferici e quelli endogeni dovevano aver creato una serie di ambienti diversificati, in grado di selezionare positivamente o negativamente le molecole: alcune, che erano soggette a rapida disgregazione, sarebbero state eliminate, mentre altre sarebbero sopravvissute, avrebbero "imparato" a riprodursi, sintetizzare proteine, che a loro volta sarebbero state in grado di fungere da catalizzatori, favorendo la formazione di doppie eliche di DNA, che poi si sarebbero ulteriormente evolute e diversificate, innescando processi evolutivi più complessi. Lo stesso Gilbert ha introdotto il termine RNA World, (mondo ad RNA), ad indicare il mondo primigenio (vedi schema a sinistra) Molti scienziati condividono l'ipotesi del premio Nobel in quanto i nucleotidi che compongono gli RNA (i ribonucleotidi) si trovano in tutte le cellule dove assolvono svariate funzioni come per esempio:
Si tratta di composti probabilmente molto antichi, che anche in passato avevano attività centrali e polifunzionali; la scoperta dei ribozimi ha confermato questa ipotesi e gli esperimenti di Spiegelmann ed Eigen hanno fornito un contributo decisivo a questa ipotesi.
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