Neotenia... nessun bianco poteva guardare le sopracciglia piatte di un nero, senza provare una misteriosa tenerezza, simile a quella che un bambino suscita nei genitori... Da La danza della tigre op. cit. pg 5-52 :
Già Konrad Lorenz (1943) aveva notato come i moduli comportamentali che portano alla cura della prole siano scatenati da una serie di caratteristiche particolari presenti nei piccoli di mammiferi appartenenti a specie diverse che scompaiono in età adulta; in tutti i mammiferi, infatti, i piccoli a presentano somiglianze caratteristiche, costituite da: muso complessivamente stondato, fronte convessa, occhi relativamente grandi, testa grande rispetto al corpo; forme arrotondate. Tutte queste caratteristiche hanno la funzione di bloccare l'aggressività e scatenare nei conspecifici sentimenti di "simpatia". Questo fenomeno è ben conosciuto dai fabbricanti di bambole o da coloro che fanno i personaggi dei cartoni animati; in entrambi i casi le figure presentano le caratteristi sopra riportate sviluppate in modo esagerato, tanto che Gould in un suo saggio (1) metteva in evidenza come si assista ad un'evoluzione nell'aspetto di Topolino, che con il passare degli anni assume progressivamente caratteri sempre più infantili, proprio per guadagnare maggiore simpatia da parte dei suoi lettori. La neotenia consiste nel mantenimento allo stadio adulto di caratteristiche infantili; se si confronta uno scimpanzé, la ricostruzione dell'uomo di Neandertal, e un uomo moderno adulti, si può osservare come nell'uomo moderno le somiglianze con la fase giovanile siano più marcate, rispetto a quanto succede sia nelle scimmie antropomorfe che negli adulti neandertaliani
1 Stephen Jay Gould, in Il pollice del panda, Ed. Riuniti, 1980, Omaggio di un biologo a Topolino (pg. 115-125)
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