NeandertalNel 1857, in una piccola grotta attualmente andata distrutta, Neadertal, in Vestfalia, alcuni operai trovarono dei resti di uno scheletro, ma Mayer e Virchow, autorità indiscusse in quel tempo, videro nell'esemplare niente altro che un uomo afflitto da malattie ossee degenerative. Nel 1886, vennero trovati, associati con resti ossei di animali estinti e strumenti di pietra più elaborati di quelli tipici di Homo erectus, due scheletri di Neandertal; e nel 1908 a la Chapelle-aux-Saints, nel sud ovest della Francia fu trovato un esemplare in buono stato che venne studiato dal paleontologo Marcellin Boule, che, guidato dai pregiudizi propri del suo tempo, descrisse il reperto, e quindi tutti i Neandertaliani, come individui simili a scimmie, che dovevano aver avuto una deambulazione incerta e strascicata, spalle curve, capacità intellettuali primitive. Questa ricostruzione fu accettata dalla comunità scientifica per molto tempo ed è rimasta sostanzialmente immutata nell'immaginario collettivo. I Neandertal sono vissuti in Europa e nel Sud-Est dell'Asia in un periodo compreso fra i 130.000 e i 29,000 anni fa. E' probabile che si siano evoluti da forme arcaiche di Homo sapiens o da Homo heidelbergensis in Europa Sud orientale. David Caramelli e il suo gruppo, dell’Università di Firenze, hanno recuperato materiale genetico appartenente a due Cro-Magnon, un maschio e una femmina, rinvenute a Grotta Paglicci, un sito del paleolitico nel Parco Nazionale del Gargano; il DNA mitocondriale esaminato è stato confrontato con quello di uomini moderni e con quello proveniente da uomini di Neandertaldi; l'analisi sembra dimostrare che non esistono differenze sostanziali fra i Cro-Magnon e gli uomini moderni, mentre esistono sostanziali differenze rispetto alle sequenze genetiche di Neandertal. Le popolazioni di Cro-Magnon e di Neandertal, pertanto, pur essendo convissute, non si sarebbero mai incrociate.
Neandertal secondo KurténNeandertal secondo Diamond |
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