Neandertal secondo Diamond
da Il terzo scimpanzé,Ascesa e caduta del primate Homo sapiens di Jared Diamond, Bollati Boringhieri 1994 e 2006 (pg. 56-58),
"Dove e quando vissero i neanderthaliani? La loro distribuzione geografica si estese dall'Europa occidentale, passando per la Russia europea meridionale e per il Vicino Oriente, fino all'Uzbekistan nell'Asia centrale, accanto al confine con l'Afghanistan.. Dire esattamente quando essi siano comparsi è un semplice problema di definizione, poiché alcuni crani più antichi presentano caratteri che anticipano i neanderthaliani classici. I più antichi fra i neanderthaliani pienamente maturi risalgono a circa 130 00o anni fa, e la maggior parte dei resti fossili in nostro possesso si situa in un'epoca posteriore, attorno a 74 ooo anni fa. Ma se la loro origine può essere fissata con un certo arbitrio, la loro fine è brusca: gli ultimi neanderthaliani perirono circa 30000 anni fa. Al tempo del massimo successo dei neanderthaliani, Europa e Asia erano strette nella morsa dell'ultima glaciazione. Essi dovevano essere adattati al freddo, ma solo entro certi limiti, perché non si spinsero più a nord dell'Inghilterra, della Germania settentrionale, di Kiev e del Mar Caspio... L'anatomia della testa dei neanderthaliani era così peculiare che se oggi un neanderthaliano sopravvissuto camminasse vestito di tutto punto per le strade di New York o di Londra, non passerebbe certo inosservato, e richiamerebbe su di sé l'attenzione di tutti i passanti (di tutti gli homines sapientes, cioè). Per farci un'idea dell'aspetto di un neanderthaliano, immaginiamo di modellare in argilla un viso moderno, di stringere in una morsa la metà della faccia compresa fra il ponte del naso e la mandibola, di tirarla in avanti e di lasciare poi indurire il tutto in questa nuova posizione. Le arcate sopraccigliari dei neanderthaliani poggiavano su creste ossee prominenti, e naso, mascelle e denti erano molto sporgenti in avanti. Gli occhi erano profondamente infossati, aspetto accentuato ancor più dal muso sporgente e dal forte toro sopraorbitario. La fronte era bassa e sfuggente, diversamente dall'alta fronte verticale dell'uomo moderno, e la mandibola scivolava all'indietro senza mento. Nonostante questi caratteri sorprendentemente primitivi, la capacità cranica dell'uomo di Neanderthal era quasi del 10% maggiore della nostra! Un dentista moderno che esaminasse i denti di un neanderthaliano non crederebbe ai suoi occhi. Gli incisivi degli adulti erano usurati sulla superficie esterna, in un modo che non si riscontra in alcuna popolazione moderna. Questo tipo peculiare di usura era evidentemente la conseguenza dell'uso dei denti come utensili; ma in che modo? Una possibilità è che i neanderthaliani usassero abitualmente i loro denti come una morsa per tener fermi oggetti, come quando i miei figli, da piccoli, tenevano il bottiglino del latte con i denti per poter correre attorno con le mani libere. O forse usavano i denti per mordere le pelli per trasformarle in cuoio, o per mordere il legno per costruire utensili. Se è vero che oggi un neanderthaliano vestito di tutto punto richiamerebbe su di sé l'attenzione dei passanti, uno in costume da bagno farebbe loro trattenere il fiato. I neanderthaliani avevano, specialmente sulle spalle e sul collo, una muscolatura più sviluppata di quella di tutti gli individui moderni - tranne forse dei culturisti più esagerati. Le ossa delle gambe dovevano essere assai più massicce delle nostre per resistere alle forti sollecitazioni della loro possente muscolatura. Gli arti dei neanderthaliani ci apparirebbero tozzi, poiché la gamba e l'avambraccio erano relativamente più corti dei nostri. Anche le loro mani erano molto più robuste delle nostre: una stretta di mano di un neanderthaliano avrebbe potuto letteralmente spezzarci le ossa. Benché la loro statura media fosse di soli 162 centimetri circa, il loro peso doveva essere di almeno una decina di chilogrammi superiore a quello di una persona moderna della stessa statura, e la differenza doveva essere soprattutto dovuta ai muscoli. Vi è poi un'altra possibile differenza anatomica, molto interessante anche se si tratta di una semplice congettura. Il canale del parto di una donna neanderthaliana potrebbe essere stato più grande di quello di una donna moderna, permettendo al figlio di crescere nell'utero fino a raggiungere dimensioni maggiori prima della nascita. In questo caso la gravidanza di una neanderthaliana avrebbe potuto durare un anno, invece dei nostri nove mesi. Oltre alle ossa, l'altra fonte importante di informazione sui neanderthaliani è data dai loro utensili in pietra. Come quelli dei loro predecessori, gli utensili dei neanderthaliani furono con ogni probabilità semplici pietre da impugnare direttamente, non montate su parti separate o su manici. Gli utensili dei neanderthaliani non si suddividono in tipi distinti con funzioni specializzate, né esistevano oggetti in osso di forma standardizzata, archi o frecce. Alcuni fra gli utensili litici furono usati senza dubbio per produrre manufatti lignei, che si conservano solo di rado. Un'eccezione notevole è costituita da un giavellotto in legno lungo quasi due metri e mezzo, trovato in un sito in Germania fra le costole di una specie di elefante estinta da molto tempo. Nonostante questo successo (dovuto forse a un colpo di fortuna), i neanderthaliani non furono probabilmente molto bravi nella caccia grossa, se è vero che il loro numero (a giudicare dalla quantità dei loro siti) dovette essere molto inferiore a quello dei posteriori uomini di Cro-Magnon, e che (come vedremo in seguito) persino le popolazioni anatomicamente più moderne che vivevano in Africa al tempo dei neanderthaliani non erano particolarmente abili nella caccia..." |
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