DomesticazioneDa L’origine della specie (1859) Delle razze dei colombi domestici "Pensando che sia opportuno scegliere un gruppo speciale di animali per farne oggetto di studio, ho preso a considerare i colombi domestici. Io ho conservato tutte le razze che potei procurarmi e ricevei nel modo più obbligante degli esemplari da diverse parti del mondo .... La diversità delle razze è veramente meravigliosa..... Un ornitologo certamente non vorrebbe porre il messaggero inglese, il giratore a faccia corta, il colombo romano, il barbo, il gozzuto, il colombo pavone nello stesso genere: tanto più che gli si potrebbero mostrare in tutte queste razze parecchie sotto-varietà di discendenza pura, cioè di specie, com’egli senza dubbio le chiamerebbe. Benché le differenze fra le razze dei colombi siano grandi, io tengo pienamente l’opinione comune dei naturalisti che reputano siano tutti discesi dal colombo torraiuolo (Columba livia)" In Variazione degli animali e delle piante allo stato domestico, successiva all’Origine (1859) Darwin prende in esame la selezione artificiale operata dall’uomo e dedica ai piccioni due capitoli del libro, esaminando le varie razze e la loro possibile origine dalla forma selvatica: Da: Variazione degli animali e delle piante allo stato domestico Capitolo V (traduzione italiana sulla seconda edizione inglese 1878, unione tipografica editrice torinese; prima edizione inglese 1868) "...Siccome fra gli animali il piccione è quello, pel quale si può con sicurezza maggiore che in tutte le altre razze da lungo tempo domestiche dimostrare la provenienza da un ceppo unico e conosciuto, così fui condotto a studiarlo con una cura tutta particolare. A ciò si aggiunga che essendo stati pubblicati sui piccioni moltissimi lavori in varie lingue, di cui qualcuno già vecchio, ci è possibile rintracciare la storia e l'origine di parecchie di queste razze....tutte le differenze esistenti tra esse hanno dovuto sorgere dopo che l'uomo ebbe addomesticato per la prima volta il selvaggio colombo torraiuolo. Ho tenuto viventi tutte le razze le più distinte che ho potuto procurarmi, sia in Inghilterra, sia nel continente, e ho preparato lo scheletro di tutte. …Relativamente al potere della elezione si sarà forse al lettore affacciata questa difficoltà: chi spinse gli allevatori a tentare la creazione di razze così bizzarre come sono i gozzuti, i pavoni, i messaggeri? Ma appunto questa difficoltà è tolta dal principio della elezione inconscia. Nessun allevatore ha mai fatto con intenzione un tentativo di tal fatta. Ciò che è necessario ammettere si è che sia avvenuta una variazione abbastanza marcata per colpire l’occhio di qualche antico allevatore; la elezione inconscia degli individui che presentano questa variazione, continuata per moltissime generazioni, senza altro scopo che quello di gareggiare con gli altri allevatori che gli fanno concorrenza, ha compiuto il resto... " In altre parti del volume, Darwin analizza la domesticazione di altri animali e piante. |
|