L'albero dell'evoluzione secondo Darwin
Lo schema è ripreso dall'Origine della Specie; le lettere dalla A alla L rappresentano specie di un determinato genere,
somiglianti fra loro in modo diverso; le linee colorate indicano la
"discendenza variante" , variazioni che Darwin ipotizza molto lievi:
Da Darwin, L'origine della specie trad. italiana Luciana Fratini,
Boringhieri, 1967 (pg. 180)
"... Supponiamo che le lettere da A a L rappresentino le specie di un genere largamente rappresentato nel suo proprio paese; si suppone che queste specie si assomiglino fra di loro in modo disuguale, come generalmente avviene in natura, e come è rappresentato nel diagramma dalle lettere poste a distanze disuguali... Sia A una specie comune, molto diffusa, e variante, appartenente ad un genere ricco nel suo paese. Le linee punteggiate, ramificate e divergenti, di lunghezza
ineguale, procedendo da A, possono rappresentare la sua discendenza variante. Le variazioni si suppongono estremamente lievi, ma della natura piú differenziata; si suppone che esse non compaiano simultaneamente, ma sovente dopo lunghi intervalli di tempo; e si suppone che esse non perdurino per periodi uguali. Soltanto quelle variazioni che in qualche modo sono utili saranno conservate o naturalmente selezionate. E qui appare l'importanza del principio del vantaggio
derivato dalla divergenza dei caratteri; poiché ciò generalmente conduce alle piú differenti o divergenti variazioni (rappresentate dalle linee punteggiate esterne) che sono conservate e accumulate dalla selezione naturale. Quando una linea punteggiata incontra una delle linee orizzontali, e il punto d'incontro è indicato da una lettera minuscola numerata, si suppone che una somma di variazioni si sia accumulata fino a formare una varietà assai ben marcata, tanto da
esser ritenuta degna di essere registrata in un'opera di sistematica.
Gli intervalli fra le linee orizzontali nel diagramma possono rappresentare ciascuno mille o piú generazioni. Dopo un migliaio di generazioni, la specie (A) si suppone abbia prodotto due varietà assai ben marcate, cioè al e m'. Queste due varietà rimarranno generalmente esposte alle stesse condizioni che hanno reso variabili i loro progenitori; e la tendenza alla variabilità è di per sé stessa ereditaria ...
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