Care Colleghe, Cari Colleghi,
innanzitutto vi ringrazio per aver aderito all’iniziativa.Sono consapevole dell’attuale complessa situazione organizzativa, culturale e professionale di tutte le scuole, pesantemente ma confusamente coinvolte nel processo di Riforma e quindi, maggiormente vi sono grata della collaborazione.Da anni perseguo l’idea di avviare in seno all’Associazione una comunità di ricerca, di riflessione su come “fare scienza” a partire dalla scuola primaria, e dove è possibile da quella dell'infanzia, perché sono più che mai convinta che il nodo della formazione scientifica dei cittadini per essere risolto debba essere affrontato tenendo conto dell’intero percorso formativo.
Sono anche consapevole delle numerose difficoltà dell’iniziativa,non ultime quelle comunicative , che per il momento sono essenzialmente quelle on-line, tra docenti con diverse aspettative rispetto al progetto e con diverse esperienze professionali e proventi da diversi contesti scolastici e territoriali.
Per cercare
quindi di superare almeno alcuni di
questi ostacoli e nell’intento di
costruire un presupposto comune, passo a “raccontarvi” la
motivazione intrinseca che mi ha spinto a denominare il progetto di
ricerca “Educazione al futuro : i giochi delle Scienze Naturali per bambini e
ragazzi”
L’affermazione “Educazione al futuro” , può apparire carica di ambiguità, e dipende dall’interpretazione che si dà all’affermazione stessa.Infatti parlando informalmente con alcuni di voi sono emerse delle integrazioni e dei chiarimenti del tipo: futuro sostenibile, sviluppo sostenibile, sostenibilità dello sviluppo, società sostenibile, educazione ambientale, ecc. chiarimenti corretti ma che necessitano di una contestualizzazione educativa nel senso “Come parlare ai ragazzi di sostenibilità?”, “Un’educazione orientata alla sostenibilità quali dimensioni culturali e progettuali coinvolge?”, "Come vivere la sostenibilità?" “La scuola, la formazione, possono essere “sostenibili” per gli studenti, per gli insegnanti?”
Non sono domande
oziose alle quali dovremmo cercare di rispondere in un contesto culturale di sostenibilità
ecologica
che sia in grado di trovare i nessi tra le diverse conoscenze e le
interazioni tra tutti i partecipanti dell'iniziativa.
Cari Colleghi ho sentito, però, anche il bisogno di ragionare realisticamente in termini di educazione ad un presente sostenibile.Non è una contraddizione, ecologicamente per pensare ad un futuro sostenibile è doveroso realizzare un presente sostenibile, altrimenti grosso è il rischio delle facili utopie. D'altra parte non sappiamo come sarà il futuro, né come saranno le complesse relazioni uomo/uomo/specie/ambienti e sopratutto non sappiamo chi gestirà queste relazioni..Sappiamo però che "tutto è legato a tutto", e che, ad esempio, i concetti spaziali e temporali di vicino e lontano, di passato, di presente e futuro, di dentro e fuori( in situazioni reali e virtuali) sono cambiati. Occorrerà quindi essere sempre all'interno del contesto delle realtà sociali, politiche ed economiche del presente per evitare la fuga in avanti verso l'utopia del futuro o indietro verso l'idealizzazione del passato.
Perché poi riferirsi a "i giochi delle Scienze Naturali"?Ad essere sincera sono stata colpita da un bellissimo documentario naturalistico : cinque uccellini, cinque specie di uccelli insettivori, "giocavano" a procurarsi il cibo su uno stesso albero in cinque diverse zone dell'albero : un gioco per procurarsi le risorse alimentari senza entrare in competizione. Ho trasferito nel progetto di ricerca il senso di questa storia naturale, come si comportano alcune specie per ridurre o evitare la competizione, mi sembra che sia "un gioco" poco conosciuto o del tutto disatteso dagli uomini. D'altra parte perché non utilizzare anche il gioco come esperienza di vita e come contesto dell'attività didattica per favorire la socializzazione dei bambini e dei ragazzi fra di loro e con le conoscenze scientifiche?
La pista di ricerca nasce poi sia dalla constatazione di una crescente necessità , nel mondo contemporaneo, di conoscenze e di competenze collegate ai temi della sostenibilità ambientale, economica, sociale e culturale sia dalla necessità di valorizzare quanto già si fa in questo campo nell'ambito della scuola italiana. L'intento è quello quindi di avviare un processo di revisione dell'insegnamento, delle discipline,in particolare di quelle afferenti all'ambito disciplinare delle Scienze Naturali, senza però tralasciare le connessioni con tutti gli altri saperi, alla luce del discorso sulla sostenibilità
Cari Colleghi il formato ipertestuale di questa lettera mi dà la possibilità di affrontare alcuni nodi della ricerca, in particolare l'intervento della professoressa Silvia Caravita "Come parlare ai ragazzi di sostenibilità" rappresenta la "cornice" che inquadra le diverse piste di ricerca poiché da la possibilità a ciascuno di voi di scegliere il percorso più congeniale alla propria realtà educativa e territoriale. Nella lettera potete individuare e/o aggiungere altri"nodi".Mi aspetto da voi, entro 20 giorni dal recapito di questa e-mail, riflessioni ed integrazioni sui documenti inviati e proposte di lavoro da realizzare in classe, individuate nell'ambito del dominio delle conoscenze per un'educazione al futuro.Va da sé che il senso e la direzione della ricerca sarà data dai vostri contributi.
Il confronto con tutti voi si realizzerà operativamente, per il momento,in rete.Invierete i documenti al mio indirizzo e-mail valang@tin.it, in seguito provvederò a inviarli a tutti voi ed infine, fatto un certo percorso, si tenterà la "messa a punto" di tutto ciò che si è discusso, proposto e realizzato . Una volta avviato questo scambio si valuterà l'opportunità di realizzare un vero e proprio forum con diverse sezioni a seconda dei contributi e delle iniziative intraprese nell'ottica sempre degli obiettivi della ricerca.
Se non riuscirete a visualizzare tutti i link andate all'indirizzo:
Infine per chi , per una qualsiasi ragione, non riesce a visualizzare i link, può scrivermi ed io invierò i link come allegati.
Vi chiedo di darmi un riscontro telematico dell'avvenuto recapito di questa lettera, in modo che mi sia data la possibilità di provvedere per coloro che non l' hanno ricevuta.
Nel ringraziarvi della vostra disponibilità, vi saluto cordialmente
Clementina Todaro
Via Tito Angelini, 19- 80129 Napoli
Tel.081/5786834