Percezione dei colori
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La stessa tonalità di grigio assume sfumature diverse se cambia lo sfondo

 

L'aspetto di un oggetto non dipende tanto dall'intensità della sorgente luminosa, quanto dal contrasto fra l'immagine e il suo sfondo; i quadratini grigi sono di colore identico, eppure appaiono diversissimi

 

 

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Il quadratino arancione appare di colore diverso a seconda lo sfondo

La percezione dei colori, è caratterizzata da tre fenomeni:

 l'opponenza cromatica;

il contrasto simultaneo;

 la costanza dei colori.

 

Al fenomeno di opponenza cromatica si assiste osservando come rispettivamente le sensazioni di verde e rosso, giallo e blu e bianco e nero sembrino in  antagonismo fra loro, tendano, cioè a cancellarsi reciprocamente. Come aveva fatto osservare Hering, non è possibile avere la percezione di un verde-rossastro o di un giallo-bluastro, mentre sono invece percepibili il rosso-bluastro (magenta), il giallo-rossastro (arancio) o il verde-bluastro (viola). Certi abbinamenti non possono mai venir percepiti. La luce rossa e quella verde possono venir mescolate in modo tale che ogni traccia del rosso e del verde scompaiano e si percepisca un giallo puro.

 

Il fenomeno del contrasto cromatico simultaneo si osserva a livello dei margini della sagoma di un oggetto. Un oggetto grigio, ad esempio, visto su uno sfondo rosso acquista una sfumatura di verde; se invece è visto su uno sfondo verde, acquista una sfumatura di rosso.

In queste condizioni, i colori delle tre coppie rosso-verde, giallo-blu e bianco-nero si facilitano reciprocamente, anziché entrare in competizione fra loro. A livello della corteccia visiva sono stati trovati neuroni le cui risposte alla stimolazione cromatica mimano l'esperienza percettiva del contrasto simultaneo.

 

La costanza dei colori è la terza proprietà importante della visione cromatica.  Quando la composizione della luce incidente varia, i meccanismi che presiedono alla visione dei colori compensano queste variazioni, cosicché il colore degli oggetti sembra sempre lo stesso. Per esempio, un limone è giallo a qualunque ora del giorno, anche se alla luce del neon, i colori sono leggermente falsati. Questa proprietà della visione dei colori è detta costanza dei colori e dipende in gran parte dall'analisi che il sistema visivo opera nei confronti non solo di un oggetto, ma anche del suo sfondo, o comunque di ciò che lo circonda; è pur vero che a bassi livelli di illuminazione gli oggetti blu e quelli verdi sembrano più brillanti dei rossi, al contrario di quanto accade quando l'illuminazione è maggiore, fenomeno interpretato in modo soddisfacente da Purkinje e quando l'illuminazione è molto forte si assiste ad uno scolorimento delle tinte, ma in ogni caso riusciamo ancora a percepire i colori come costanti. La miscela di lunghezze d'onda che viene riflessa dagli oggetti, allora, non è determinata soltanto dalla loro riflettanza assoluta, che varia continuamente, e gli esperimenti di Land hanno messo in luce questo fatto.  A parità di illuminazione, sfondi di diverso colore possono conferire ad uno stesso oggetto sfumature cromatiche diverse.

I fenomeni di opponenza cromatica e di contrasto cromatico trovano una parziale spiegazione ammettendo la presenza, a livello della retina e delle altre strutture con cui il nervo ottico contrae relazioni, di campi recettivi opponenti. Un'altra teoria molto interessante è quella proposta da Land nel 1986.

 

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