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Si è scoperto che le cellule gangliari della retina non presentano tutte le stesse caratteristiche. In molti mammiferi sono state individuate cellule gangliari di diversa forma e probabilmente con funzioni diverse; in particolare nei Primati sono presenti grosse cellule gangliari con numerose ramificazioni dendritiche e grandi assoni, in contatto con un gran numero di cellule bipolari
e piccoli cellule gangliari con poche ramificazioni e piccoli assoni;
si parla di neuroni magnocellulari (o tipo M), che costituiscono il 10% del totale, e parvocellulari (o tipo P)
(80% del totale). In entrambi i casi le cellule gangliari possono essere ON e OFF. I neuroni magnocellulari hanno campi recettivi relativamente grandi, producono risposte solo all'inizio e alla fine dello stimolo, rispondono bene a rapide variazioni di luminosità, sono poco sensibili agli stimoli costanti e molto sensibili al contrasto spaziale; sembrano, insomma, particolarmente adatti a
fornire informazioni sulle caratteristiche generali e sul movimento degli oggetti osservati, anche se forniscono poche informazioni sul colore. I neuroni parvocellulari, invece, sono fortemente selettivi per i colori, ricevono informazioni da un campo visivo più ridotto e sono in grado di cogliere i dettagli fini. Dirigendosi verso la corteccia visiva, i neuroni parvocellulari e quelli magnocellulari si connettono a livello di strati specifici
dei corpi genicolati laterali. |
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