La forma di queste interazioni è diversissima. Sono possibili alcune
classificazioni approssimative. Ad esempio Slobodkin (1961) ha distinto le
interazioni tra organismi in:
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Alterazioni
dell'ambiente fisico di un altro organismo. Un esempio è dato
dagli alberi che fanno ombra ad altre piante riducendo la disponibilità di
luce per l'attività di fotosintesi; o dai lombrichi che cambiano
la consistenza del suolo e lo rendono più adatto alla crescita
delle piante;
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Alterazioni dell'ambiente
fisico-chimico.
Il fitoplancton (alghe unicellulari) di un lago con l'attività di fotosintesi aumenta la concentrazione di ossigeno
dell'acqua rendendo quindi più facile l'attività di
respirazione degli altri organismi;
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Scambio di elementi
o composti chimici o energia tra gli organismi. Ad esempio i semi di svariate
piante forniscono energia, vitamine e proteine a numerose specie di
uccelli e di mammiferi; molti animali selvatici o domestici sono cibo
per grandi e piccoli predatori.
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Le interazioni tra organismi possono essere quindi dirette, come al punto
3, o indirette, come ai punti 1 e 2.
Un insieme di organismi che sia biologicamente chiuso, cioè tale che
nessun elemento dell'insieme interagisce direttamente o indirettamente con
organismi al di fuori dell'insieme stesso, si dice una comunità ecologica.
Se agli organismi della comunità si aggiungono i fattori abiotici
da cui essi dipendono si ottiene un ecosistema.
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