La
bioindicazione secondo Ellenberg consiste in un insieme di valori assegnati a
ciascuna specie vegetale che ne quantificano il carattere di indicatore
ambientale. Ellenberg ha presentato
questo sistema per circa 2000 specie del centro Europa, basandosi
sull’esperienza di 40 anni di ricerche ecologiche di molti specialisti nel
campo. Per ciascuna specie sono riportati sei indici, divisi idealmente in due
categorie, espressi numericamente in una scala da uno a nove:
FATTORI
CLIMATICI
· L = indice di luminosità (Lichtzahl) : varia da situazioni di piena ombra in sottoboschi
chiusi (1) a piena luce in aperta campagna (9) |
· T = indice di temperatura (Temperaturzahl) : descrive un gradiente termico che
va dalle specie di clima freddo, delle zone boreali e delle montagne (1) a specie di clima caldo mediterraneo (9) |
·
K = indice di continentalità (Kontinentalitäszahl) : è basato sulla corologia delle
specie indagate variando da specie oceaniche delle coste atlantiche (1) a specie continentali delle zone interne dell’Eurasia (9) |
FATTORI EDAFICI
· F = indice di umidità (Feuchtezahl) : esprime il gradiente edafico che va da suoli secchi su versanti rocciosi (1) a suoli impregnati d’acqua non ben aerati (9). In questa categoria sono stati aggiunti gli indici supplementari 10-11-12 per indicare suoli inondati periodicamente o perennemente |
·
R = indice di pH (Reaktionszahl) :
valuta la reazione ionica del
suolo e varia da substrati molto |
· N
=
indice di nitrofilia (N-zahl) :
si basa sul contenuto di azoto assimilabile (NH4,
NO3) e varia da suoli molto poveri in azoto (1) a suoli fertilizzati con
eccesso di azoto (9) |
Nel lavoro originale vengono
presentate per ciascuna specie indicazioni aggiuntive sulla salinità del
substrato e sulla tolleranza della pianta ai metalli pesanti, con la seguente
simbologia:
- =
salinità normale (glicofite)
I
= specie alo-tolleranti
II =
alofite facoltative
III = alofite
obbligatorie
b
= poco tolleranti ai metalli pesanti
B
= ben tolleranti ai metalli pesanti
Successivamente gli indici
ecologici di Ellenberg sono stati elaborati anche per le flore di Polonia e
Ungheria. Infine per la flora d’Italia Pignatti
ha operato l’integrazione con tutte le specie mediterranee non incluse nel
lavoro originale con le relative modifiche tenuto conto delle variazioni
dell’optimum ecologico alle nostre latitudini.
I limiti di tale sistema stanno
nel fatto che si tratta di una scala empirica, quindi i valori numerici non sono
del tutto affidabili e possono portare ad errori di interpretazione se applicati
in maniera assoluta. Tuttavia essi trovano un impiego sicuro ed attendibile
nella comparazione tra vari tipi di vegetazione, allo scopo di evidenziare
gradienti ecologici. In questo ambito si è notata la maggior significatività
dei dati ponderati secondo indici di ricoprimento specifico, dando maggior
importanza alla reale fisionomia delle formazioni vegetali.