Che i predatori naturali possano effettivamente limitare le popolazioni prede, è noto da tempo.

L’acaro Tarsonemus pallidus, per esempio, è un infestante molto dannoso delle coltivazioni di fragola in california; in genere invade le piantine il primo anno, anche se produce danni rilevanti soltanto al secondo anno, quando raggiunge densità elevata. Negli esperimenti in serra sulle interazioni acaro acaro, un gruppo di piante fu infestato da acari prede e predatori, mentre un altro gruppo fu tenuto libero da predatori (coloro che cacciano i mangiatori di fragole) mediante l’applicazione di parathion, che uccide il predatore, ma non influenza Tarsonemus pallidus. Nel corso della ricerca si vide così che le popolazioni di T. pallidus rimanevano costantemente bassesulle piante che ospitavano Typhlodromus, mentre l’infestazione aumentava considerevolmente sulle piante senza predatori ( da Huffaker e Kenneth, 1956).


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