La speciazione simpatrica è un processo veloce di diversificazione; una nuova specie sorge nello stesso luogo di residenza di quella genitrice. Anche la speciazione per poliplodia è un processo simpatrico perché la nuova forma poliploide scaturisce sotto forma di alcuni individui, nel corso di una sola generazione, a partire da individui diploidi. Il più documentato e meglio teorizzato processo di speciazione simpatrica non-poliploide è quello basato sulle cosiddette razze legate all’ospite, costituite da insetti che si nutrono di piante. Il processo si articola in momenti diversi: una specie vive solo in un certo tipo di pianta; a un certo punto alcuni individui si trasferiscono su un altro tipo di pianta sulla quale cominciano a nutrirsi e a riprodursi. Questa nuova specie vegetale ospite cresce nelle vicinanze di quella precedente, tanto che singoli individui di quelle due specie possono addirittura mescolarsi. A questo spostamento può accompagnarsi un mutamento genetico tale da far preferire loro la nuova specie vegetale, migliorando la loro possibilità di sopravvivere su di essa. Quando l’evoluzione del nuovo ceppo progredisce a tal punto da far sì che essa si stabilisca saldamente sull’ospite di adozione, ma non tanto da isolarlo riproduttivamente, siamo di fronte a una razza legata all’ospite che diverrà specie vera e propria solo se si differenzierà ulteriormente fino a impedire ogni possibilità di incrocio. |