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 Simbiosi micorriziche, biodiversità vegetale e sostenibilità ambientale  

di Manuele Giovannetti


Le micorrize sono associazioni simbiontiche che si stabiliscono tra migliaia di specie di funghi che vivono nel terreno e le radici della maggior parte delle piante terrestri. E’ stato calcolato che circa 6000 specie di funghi vivano in associazione con 240.000 specie vegetali, nelle cui radici sopravvivono, crescono e si moltiplicano. I due organismi simbionti, il fungo e la pianta, instaurano uno stretto rapporto fisiologico, ecologico e riproduttivo che si risolve in termini di reciproco vantaggio. Il fungo infatti colonizza le radici senza causare danno all’ospite, ottenendo dalla pianta gli zuccheri che non è in grado di produrre, essendo un chemioeterotrofo. La pianta ospite invece riceve dal fungo simbionte i nutrienti minerali. Circa il 90% delle specie vegetali ospita nel sistema radicale funghi micor-rizici, che costituiscono un vero e proprio apparato assorbente ausiliario, capace di operare la nutrizione minerale attraverso le ife fungine. I funghi simbionti micorrizici, infatti, dopo aver colonizzato la radice, continuano a crescere, esplorando per molti metri il terreno circostante, ed assorbono nutrienti che tra-sportano all’interno delle ife e rilasciano alle radici delle piante ospiti. Diversità delle simbiosi micorriziche Le micorrize sono molto diverse tra loro dal punto di vista sia morfologico che fisiologico, e la loro diversità è dipendente dalle specie di piante e funghi coinvolti nella simbiosi. Si possono infatti distinguere, anche in base a criteri morfo-funzionali: ectomicorrize, ectoen-domicorrize, endomicorrize (Smith e Read, 1997). Le ectomicorrize sono diffuse nelle piante forestali come abete, larice, pino, betulla, castagno, faggio, nocciolo, olmo, quercia, tiglio. I funghi simbionti più importanti sono rappresentati da molti generi e specie diversi di Basidiomiceti come Amanita, Boletus, Hebelo-ma, Laccaria, Russula, Suillus e da Ascomiceti apparte-nenti al genere Tuber. In questo tipo di simbiosi il fungo simbionte forma intorno alle radici assorbenti uno pseudoparenchima chiamato “micoclena” che avvol-ge interamente gli apici radicali. All’interno della radice il fungo penetra intercellularmente nel tessuto corticale, formando una specie di rete chiamata “reticolo di Hartig”. All’esterno della radice le ife fungine continua-no a crescere e colonizzano il terreno circostante, formando talvolta cordoni miceliari ed una densa rete ad accrescimento continuo. Le ectoendomicorrize presentano micoclena e reticolo di Hartig, caratteri morfologici simili alle ectomicorri-ze, ma in esse il fungo simbionte è capace di penetrare le cellule del primo strato corticale. Questo tipo è stato osservato in alcune specie di piante che ospitano generalmente ectomicorrize come Pinus, Picea, Larix. Le ectoendomicorrize possono assumere caratteristi-che leggermente diverse in varie piante ospiti, e sono state descritte micorrize arbutoidi in alcune specie di Ericales come Arbutus e Arctostaphylos, micorrize mo-notropoidi in specie dei generi Monotropa e Pyrola. I diversi tipi di endomicorrize hanno in comune il fatto che il fungo simbionte penetra all’interno delle cellule radicali della pianta ospite, senza formare strutture esterne. A seconda delle specie di piante e funghi coinvolti nella simbiosi si possono distingure in micor-rize ericoidi, delle orchidee ed arbuscolari. Nelle micorrize ericoidi il fungo simbionte colonizza circa l’80% del tessuto radicale, penetrando nelle cellule corticali e formando avvolgimenti ifali chiamati “coils” (gomitoli). Questo tipo di micorriza interessa specie di Rappresentazione della simbiosi micorrizica arbuscolare. Sono evidenziate le strutture fungine intracellulari (arbuscoli) e la rete miceliare extraradicale che assorbe nutrienti dal terreno e li trasporta nella pianta ospite.

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