a cura di Matilde Mundula
Arjen Wals, una fra le “anime” del World Environmental Education Congress (WEEC), network globale che raccoglie docenti, esperti, professionisti dell’educazione ambientale e alla sostenibilità, ha scritto questo contributo in vista del Congresso Mondiale WEEC 2015, svoltosi a Göteborg, in Svezia. Riteniamo significativo sottoporlo all’attenzione dei soci, per l’urgenza delle sfide che pone e il valore delle considerazioni contenute in esso.
Secondo Wals, i cittadini di ogni età hanno bisogno di diventare partecipanti attivi nella transizione verso uno stile di vita più sostenibile, rompendo la routine fondata su principi e valori ormai chiaramente insostenibili per il Pianeta.
Il DESS, per quanto significativo, ha forse lasciato da parte l’aspetto relativo alla perdita di identità e di senso rispetto al luogo fisico di cui si fa parte, come risultato della globalizzazione e della diffusione delle ICTs. Ritornare a sentire il luogo in cui si abita come parte di sé è un obiettivo da raggiungere e restituisce all’educazione ambientale un ruolo di sostegno – forse un po’ appannato – all’educazione alla sostenibilità.
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