Si sono svolte oggi in tutta Italia le gare regionali delle Olimpiadi delle Scienze Naturali.
Circa 450 le scuole partecipanti appartenenti a tutte le regioni italiane per un totale di quasi 3000 studenti. Tre le categorie: biennio, triennio biologia e triennio Scienze della Terra.
I ragazzi del biennio si sono cimentati con domande riguardanti le rocce (un problem solving nel quale, basandosi sulle conoscenze possedute, occorreva rispondere a una serie di domande volte a saggiare soprattutto le loro competenze), i vulcani, il trasferimento di energia negli ecosistemi, gli enzimi, i terremoti e il ciclo di Krebs. Alcune domande erano poi tratte dalle IESO, le Olimpiadi Internazionali di Scienze della Terra.
I ragazzi del triennio biologia hanno dovuto cimentarsi invece con le tecniche di biologia molecolare per l’identificazione delle specie batteriche, col fatto curioso che alcuni animali posseggono strutture, spesso adoperate come armi, davvero spropositate, con i farmaci antivirali, la straordinaria intelligenza dei polpi e il trasferimento di energia negli ecosistemi. Alcune domande erano infine tratte dalle IBO, le Olimpiadi Internazionali di Biologia.
I ragazzi del triennio scienze della Terra hanno dovuto infine affrontare le caratteristiche dei meteoriti, il ciclo delle rocce, la ricostruzione dell’antico andamento del fiume Tevere, i carboni fossili e le eclissi. Anche qui infine alcune domande erano tratte dalle IESO.
Certamente i contenuti delle prove erano ampi e diversificati, e a volte apparentemente lontani dai contenuti svolti a scuola: ma, come è da sempre nello spirito delle domande delle Olimpiadi, gli alunni erano guidati passo passo lungo i diversi percorsi e per rispondere dovevano interpretare i dati a loro disposizione basandosi sulle informazioni di base da loro possedute. Insomma, più che conoscere, occorreva saper ragionare!
Il prossimo appuntamento è ora quello della gara nazionale che si svolgerà il 7 maggio a Senigallia e sancirà i vincitori nazionali.
Ma per alcuni il percorso continuerà ancora, prima con gli stage di formazione e poi con le due gare internazionali di Biologia (Vietnam) e Scienze della Terra (Giappone).
Nella foto un momento delle Olimpiadi campane