Il Parco Naturale Regionale dei Monti Ausoni e del Lago di Fondi è stato istituito nel 2008 dalla Regione Lazio su un territorio che comprende molti ambienti diversi: i monti con i loro fenomeni di carsismo, la piana con i laghi costieri, le sugherete, i monumenti storici e le tracce di una presenza millenaria dell’uomo.
I Monti Ausoni sono parte della dorsale antiappenninica, la valle del torrente Amaseno li separa dai Monti Lepini, mentre la separazione dal massiccio dei Monti Aurunci non è altrettanto ben delimitata. Sono costituiti da affioramenti carbonatici emersi 8 milioni di anni fa nel quadro dei movimenti tettonici che portarono al sollevamento della catena appenninica. Arrivano a toccare la costa tirrenica con la falesia di Terracina e proseguono costeggiando la piana di Fondi. I rilievi sono piuttosto modesti, arrivando al massimo ai 1116 m del Monte Calvilli.
I fenomeni carsici sono molto frequenti, numerosissime sono le grotte scavate dall’azione fisica e chimica dell’acqua. Le Grotte di Pastena sono attrezzate per visite turistiche da quasi novanta anni; sono un complesso di cavità che si apre in una grande polje; vi sono stati trovati anche reperti archeologici relativi a sepolture neolitiche ed eneolitiche. Per informazioni di visita si può consultare il sito ufficiale http://www.grottepastenaecollepardo.org/.
Campo Soriano, protetto sin dal 1985, è una polje in cui il carsismo, in particolare quello superficiale, assume caratteristiche uniche; si è formato con l’erosione di una piattaforma carbonatica di cui restano i relitti rappresentati da numerosissime formazioni rocciose di tutte le dimensioni; fra queste spicca per imponenza la cosiddetta “Cattedrale” conosciuta anche come “Il Carciofo” un hum alto 18 m.
Gli hum sono resti di una più vasta formazione rocciosa che è stata completamente erosa della quale rimangono solamente questi pinnacoli che assumono forme fantastiche, liberamente interpretate dagli esseri umani. Sull’altopiano si susseguono campi carreggiati, roccioni isolati, doline, grotte. Le terre rosse residuali presenti a Campo Soriano sono molto fertili e qui fra le rocce viene coltivato il pregiato moscato di Terracina.
Caratteristici di Campo Soriano sono anche gli “Acquari” cisterne naturali che trattengono l’acqua tutto l’anno diventando una risorsa preziosa per i campi coltivati e gli animali domestici, ma anche per la fauna selvatica che nel caso degli anfibi vi trova un habitat ideale. Vivono negli acquari di Campo Soriano due specie di tritone: il Tritone crestato e il Tritone italico.
Campo Soriano si può raggiungere da Terracina percorrendo una strada asfaltata che dalla via Appia si dirige verso l’interno in direzione nord, in circa 8 chilometri si raggiunge la polje.
Le acque che si inabissano nelle grotte e nelle fessure del massiccio carsico risorgono a valle in numerosissime sorgenti, alcune sfociano nel lago di Fogliano o addirittura a mare. Fra le più interessanti nel territorio del Parco la Sorgente Fontana Villa San Vito che alimenta la città di Fondi con la sua notevole portata. Si raggiunge da Monte San Biagio seguendo le indicazioni per San Vito.
Nella piana si estende l’articolato profilo del Lago di Fondi alimentato da immissari e da 8 sorgenti provenienti dal massiccio montuoso degli Ausoni alle sue spalle. Per questo motivo il lago non è considerato un tipico lago costiero come quelli della Pianura Pontina formati da acqua salmastra o salata. L’acqua salata penetra attraverso i due emissari del lago e permette l’ingresso di specie animali legate alle zone costiere.
L’acqua salata e quella dolce a causa della diversa densità, non si mescolano, ma tendono a formare strati distinti, queste caratteristiche fanno sì che il lago ospiti una grande varietà di esseri viventi. I pesci appartengono a specie molto diversificate, sia eurialine, cioè che tollerano variazioni della salinità come cefali, anguille, spigole, sia specie d’acqua dolce meno tolleranti come latterini, carpe, persici, tinche e spinarelli.
Il Lago di Fondi e il vicino piccolo Laghetto degli Alfieri attirano un grande numero di uccelli come gli svassi, i tuffetti, i gabbiani, i cormorani, le garzette, gli aironi. Numerose sono le anatre (alzavole, marzaiole, morette, mestoloni, codoni, germani reali). Alcune specie vi svernano, altre vi nidificano trovando riparo nei canneti che circondano il perimetro dei due laghi.
Lago degli Alfieri
Fondamentale è il ruolo dei due laghi come luoghi di sosta durante le migrazioni; milioni di uccelli due volte all’anno compiono un viaggio di migliaia, a volte decine di migliaia di chilometri fra il continente africano e quello euroasiatico e viceversa. La presenza di luoghi in cui poter recuperare forze e trovare nutrimento è di vitale importanza per questi esseri piccoli, a volte piccolissimi che arrivano stremati. Durante il periodo delle migrazioni è possibile osservare con un buon binocolo aironi, spatole, beccaccini, chiurli e numerosissime altre specie. Presso il laghetto degli Alfieri gli uccelli vengono catturati, pesati, inanellati e poi rilasciati; i dati vengono trasmessi per consentire il censimento a livello internazionale.
Lungo le rive dei due laghi sono presenti aree di ristoro con bar, ristorante e spazi attrezzati; è possibile inoltre affittare barche a remi e canoe.
Nel comune di Monte San Biagio si trova la Sughereta di San Vito, la più importante ed estesa dell’Italia peninsulare, in cui si ergono maestosi alcuni esemplari centenari le cui forme contorte hanno ispirato fiabe e leggende. Diversi comodi sentieri permettono di addentrarsi nella foresta e passeggiare sotto i giganteschi alberi.
Il bosco è tuttora utilizzato per l’estrazione del sughero, anche se recentemente un parassita fungino la Phitophthora cinnamomi sta attaccando pericolosamente gli alberi.
Per raggiungerla si possono seguire le indicazioni da Monte San Biagio.
Importantissimo sito archeologico del Parco è il Tempio di Giove Anxur posto in un luogo spettacolare sulla falesia di Terracina da cui è possibile godere una magnifico panorama sul mare con le Isole Pontine all’orizzonte, la Pianura Pontina e il promontorio del Circeo verso nord-ovest e la Piana di Fondi con i Monti Aurunci, Sperlonga e Gaeta in lontananza verso est.
E’ un tempio romano risalente al II secolo a.C. di dimensioni poderose per poter essere visto dal mare aperto; aveva sia funzione di culto che difensiva. Ne rimangono il basamento con le sostruzioni, un criptoportico, il podio, la roccia oracolare con la fossa sacra.
Il Monastero di San Magno a pochi chilometri da Fondi è un complesso monastico che risale al VI secolo d.C. Sorto nei pressi dell’omonima sorgente è costituito da una chiesa, una foresteria, un mulino ad acqua. Nella cripta della chiesa si conservano interessanti affreschi medioevali. Il complesso è stato recentemente restaurato dalla Regione Lazio ed è diventato un luogo di spiritualità e di eventi culturali.
I comuni del parco, appartenenti in parte alla provincia di Frosinone ed in parte a quella di Latina, sono: Amaseno, Castro dei Volsci, Fondi, Lenola, Monte San Biagio, Pastena, Roccasecca dei Volsci, Sonnino, Terracina e Vallecorsa. Cittadine e paesi che meritano una visita per i monumenti e la storia. Hanno tutti origini molto antiche, in alcuni casi preromane.
Testo e foto di Alessandra Gaddini
Indirizzi e siti utili:
Parco Naturale Regionale Monti Ausoni e Lago di Fondi: http://parcoausoni.it/
Associazione Sughereta Villa San Vito: http://www.sugheretasanvito.it/home.html
Tempio di Giove Anxur: http://www.tempiodigioveanxur.it/