Il centro di ricerche Observa Science in Society di Vicenza (www.observa.it) ha recentemente pubblicato una interessante indagine sul rapporto degli adolescenti italiani con la Scienza, la Tecnologia ed il Cibo. L’indagine è stata condotta su un campione di 3500 quindicenni, studenti del 2° anno di 100 scuole superiori italiane, rappresentativo di tutto il territorio nazionale.
La Observa conduce dal 2003 un monitoraggio permanente sul rapporto tra cittadini e Scienza e dal 2005 pubblica l’ Annuario Scienza e Società (edito da Il Mulino) punto di riferimento per enti e studiosi che si occupano di ricerca e innovazione.
La ricerca fornisce una grande quantità di dati ragionati. Da essi emerge una sostanziale fiducia degli adolescenti italiani nei confronti della Scienza e della Tecnologia, in particolare quando servono ad affrontare i temi relativi alla salute. Emerge altresì che le fonti di informazione sono rappresentate principalmente da TV e WEB e che la storica contrapposizione tra Scienza e Fede è sempre più in declino.
Analizzando più in dettaglio alcuni degli argomenti proposti nella ricerca si nota che tra gli interessi scientifici prevalgono quelli relativi alle conoscenze e alle possibilità di cura del cancro (84%, di cui 89% femmine e 78% maschi), alla conoscenza ed alla protezione dalle malattie sessualmente trasmissibili (80%, di cui 82% F e 78% M), a come prestare il primo soccorso (75%, di cui 77% F e 73% M) e poi, a seguire, ai possibili significati dei sogni, all’HIV/AIDS, alla sessualità ed alla riproduzione, alle invenzioni ed alle scoperte che hanno cambiato il mondo. I maschi appaiono più interessati all’esplorazione dello spazio, alla conoscenza scientifico-tecnologica, all’ambiente; le femmine sono più orientate verso la salute, la cura del corpo, la ricerca del senso della vita.
La valutazione degli studenti quindicenni nei confronti delle ore di lezione di Scienze e Tecnologie è positiva: viene riconosciuta l’importanza della conoscenza delle discipline scientifiche e la loro utilità anche per la vita quotidiana e per una futura occupazione. Ma solo il 14% manifesta l’intenzione di diventare scienziato/a (5% F e 9% M), il 35% vorrebbe lavorare in ambito tecnologico (10% F e 25% M) mentre l’intenzione di iscriversi ad un corso di laurea scientifico è manifestato dal solo 19% dei quindicenni (10% F e 9% M). Al contrario, alla domanda di quale lavoro si intende fare “da grande”, emerge il prevalere dell’orientamento a gestire un’attività commerciale (45% F e 55% M) seguito da quello per la cura e la valorizzazione di persone e/o animali (74% F e 26% M).
Le opinioni degli adolescenti su Scienza e Tecnologia sono sostanzialmente positive, ma non si tratta di fiducia incondizionata. Infatti se da una parte l’89% dei giovani pensa che Scienza e Tecnologia troveranno le cure per AIDS e cancro e l’80% che grazie a loro ci saranno grandi opportunità per le generazioni future, dall’altro lato il 57% valuta che Scienza e Tecnologia cambino troppo velocemente il nostro stile di vita ed il 46% ritiene che siano responsabili della maggior parte dei problemi ambientali. Inoltre solo il 35% pensa che aiuteranno a eliminare la povertà e la fame nel mondo ed uno solo su quattro ritiene che gli scienziati siano realmente neutrali ed obiettivi.
Gli studenti quindicenni mostrano una scarsa propensione a partecipare a occasioni di carattere scientifico. Ad essa preferiscono la ricerca diretta di informazione scientifica attraverso la Tv ed Internet. Risulta che negli ultimi 6 mesi il 64% degli adolescenti non ha mai visitato un museo della Scienza ed il 29% l’ha fatto una sola volta; inoltre ben l’86% non ha mai partecipato ad una conferenza di ricercatori. Invece il 46% ha seguito programmi televisivi di divulgazione scientifica una o più volte al mese ed il 33% ogni giorno o più volte alla settimana. Il 53% dei ragazzi afferma di leggere articoli sulla natura o sulla Scienza in libri o riviste una o più volte al mese, ma il 31% non ne legge mai. Il 26% utilizza Internet, quotidianamente o quasi, per cercare informazioni sulla Scienza e la Tecnologia, mentre il 40% lo utilizza una o qualche volta al mese ed il 34% non lo utilizza mai. Scarso è il ricorso alla Rete per scambiare informazioni con gli insegnanti: il 73% non lo fa mai e solamente il 9% lo fa ogni giorno o più volte a settimana.
L’indagine ha proposto al campione anche un tema emblematico sul rapporto tra Scienza e Fede, quello dell’Evoluzionismo. La maggioranza dei ragazzi (48%) sostiene la Teoria evoluzionista, il 21% afferma di non avere un’opinione precisa ed il 17% pensa che l’uomo sia il risultato di un’evoluzione naturale finalizzata a raggiungere la massima perfezione. Il 9% crede che ci sia un disegno divino che guida l’evoluzione e solo il 5% crede che l’uomo sia stato creato direttamente da dio. Rispondendo ad una serie di quesiti volta a verificare le conoscenze sull’evoluzione, è risultato che il 60% ha risposto correttamente e che la competenza in materia è più elevata tra i sostenitori della Teoria evolutiva. Nel corso dell’indagine è stato anche chiesto di indicare l’orientamento religioso per verificare la relazione tra quest’ultimo e la posizione sulla Teoria dell’evoluzione. Ne è scaturito che l’opzione evoluzionista è sostenuta non solo dal 60% dei ragazzi non credenti, ma anche dal 42% di quelli che dichiarano di seguire una fede e che solo il 17% di questi ultimi sostiene l’opzione creazionista.
L’indagine tocca anche altri importanti argomenti verso i quali è forte la sensibilità degli adolescenti, a cominciare dal cibo nelle sue molteplici valenze: salubrità, gusto, naturalezza, origine, prezzo, equità e tanto altrto ancora.
Chi desidera approfondire i risultati dell’indagine può contattare il Prof. Giuseppe Pellegrini (www.observa.it/chi)