Si è svolto a Roma, il 25 ottobre scorso, all’Università Roma Tre, il convegno di “Con.Scienze” su formazione e reclutamento degli insegnati di discipline scientifiche.
L’associazione “Con.Scienze” (Conferenza Nazionale dei Presidenti e dei Direttori delle strutture universitarie di Scienze e Tecnologia) riunisce la gran parte dei Dipartimenti di discipline scientifiche delle Università italiane.
Il convegno aveva come tema l’esame delle problematiche connesse all’insegnamento delle materie scientifiche alla luce delle recenti normative di riorganizzazione del sistema scolastico, in particolare della Legge 107/2015 (“buona scuola”) e del DPR 19/2016 (Regolamento sulle nuove classi di concorso).
Obiettivo degli organizzatori era quello di raccogliere le proposte delle Università, delle Società scientifiche e delle Associazioni degli insegnanti al fine di formulare una proposta da presentare al Governo e al MIUR per un insegnamento efficace delle discipline scientifiche.
Al convegno sono stati invitati rappresentanti del MIUR, delle Società scientifiche accademiche (Unione Matematica Italiana, Associazione Italiana di Ricerca in Didattica della Matematica, Società Italiana di Fisica, Società Chimica Italiana, Società Geologica Italiana, Federazione Italiana di Scienze della Natura e dell’Ambiente, Federazione Italiana di Scienze della Vita) e delle Associazioni disciplinari degli insegnanti: l’A.N.I.S.N., la Società Italiana di Scienze Matematiche e Fisiche, l’Associazione per l’Insegnamento della Fisica, la Società Chimica Italiana.
In rappresentanza dell’ANISN ha partecipato al convegno la prof.ssa Anna Lepre che ha illustrato il punto di vista della nostra Associazione impegnata da sempre per costruire quel diritto di cittadinanza scientifica che, al pari di altri, dovrebbe essere riferimento imprescindibile per qualsiasi riforma del sistema educativo del nostro paese. La prof.ssa Lepre ha inoltre presentato un documento (Documento ANISN_Con-Scienze 25-10-2016) ed una sintesi (diapositive) dello stesso documento ( Slides documento ANISN, Con.Scienze 25 ottobre 2016 ) elaborati da lei e dal prof. Attilio Pasqualini.
Nel corso del convegno è emersa la preoccupazione, espressa dagli universitari, relativa alla collocazione dei 24 CFU di area antropo-psico-pedagogica nel percorso formativo dei docenti. La legge 107/2015 sembra infatti attribuire quei crediti unicamente alla psicopedagogia e non alle didattiche disciplinari. Quanto a queste, se si fa eccezione per la matematica e per alcuni ambiti della fisica, le varie facoltà scientifiche di ogni parte d’Italia non sembrano aver curato a sufficienza l’aspetto didattico-epistemologico delle discipline, così importante per la formazione degli insegnanti. Nelle SSIS si erano formate e/o consolidate competenze in tal senso, vista la collaborazione stretta che in molti casi si era creata fra docenti universitari e personale della scuola, come supervisori e tutor, ma a queste buone pratiche è stato dato un brusco taglio con la chiusura delle scuole di specializzazione senza creare strutture stabili intermedie.
L’auspicio emerso dall’incontro è che si realizzi un’effettiva compartecipazione della Scuola e dell’Università nel percorso di formazione dei docenti, in particolare nei due anni di prova successivi all’anno di tirocinio. In questa prospettiva un ruolo fondamentale può essere svolto dalle Associazioni disciplinari dei docenti e da quegli enti che in questi anni si sono occupati a vario titolo di formazione in servizio. Occorrerebbe creare albi di formatori e consentire anche agli insegnanti provenienti dalla scuola di spendere la professionalità e le competenze acquisite in ruoli riconosciuti per la formazione creando un flusso strutturale positivo che porti ad un generale miglioramento degli standard professionali e quindi dell’insegnamento-apprendimento nelle discipline scientifiche.
Attilio Pasqualini