Il CIDI organizza dal 5 al 22 maggio il 9° seminario nazionale sul “Curricolo verticale”. Il seminario è articolato in 8 diversi incontri che si svolgeranno in date diverse in 8 capoluoghi di provincia: Perugia, Palermo, Udine, Firenze, Potenza, Pescara, Roma, Cosenza (calendario e programma su LocSeminario2014). Scopo del seminario è sviluppare una riflessione e permettere il confronto e la discussione su esperienze che possono costruire pezzi del curricolo verticale delle varie discipline, nei vari ordini di scuola.
Ragionare sul “Curricolo verticale” costituisce per i docenti la rilevante opportunità di discutere su aspetti didattici fondamentali quali l’impostazione dell’insegnamento, la scelta dei contenuti, delle strategie e della relazione educativa da attivare; significa considerare le differenti età, i vari stili di apprendimento e i disagi di apprendimento e di comportamento degli alunni.
Per noi docenti di Scienze sperimentali il “Curricolo verticale” costituisce un tema di grande significato, in particolare dopo il riordino del 2* ciclo di istruzione che, accanto ai noti disastri, compiuti, ha perlomeno avuto la decenza di stabilire una continuità degli insegnamenti scientifici sperimentali tra scuola media e I biennio di tutti gli indirizzi di scuola. Si tratta di una continuità resa asfittica dai ridotti monte-ore, comunque di una condizione che consente uno sguardo che va oltre le poche ore della scuola media o le poche ore della superiore.
Nell’ormai lontano 2000 sulla nostra “Le Scienze naturali nella scuola” veniva pubblicato un bel lavoro di H. Manelli, E. Catalfamo e C. Todaro, intitolato “Curriculum di base delle Scienze della Natura”, che presentava la proposta curricolare dell’ANISN. In attesa di una riproposizione di quel lavoro sul nostro nuovo sito, è il caso di ricordare le indicazioni che venivano allora formulate: necessità di separare e ricomporre i saperi delle Scienze della Natura, di praticare un’apertura alla contemporaneità del vivere quotidiano, di prevedere un percorso articolato in tappe, di graduare l’acquisizione del metodo della ricerca e del linguaggio scientifico, di fissare con rigore i prerequisiti.
Il nuovo Direttivo dell’ANISN ha fissato tra i suoi obiettivi quello di lavorare ad un “Curricolo verticale” di Scienze naturali. Sarebbe particolarmente augurabile e utile per le finalità della nostra Associazione di affermazione e di potenziamento della cultura e della didattica scientifica sperimentale nella scuola, che i nostri iscritti, i nostri rappresentanti nei consigli direttivi delle sezioni locali, in particolare di quelle in cui si svolgerà il seminario del CIDI, partecipassero a quegli incontri e ne comunicassero le indicazioni ai colleghi. Questa rubrica sarà ben felice di pubblicare tutti i contributi e le osservazioni.
A.P.