Lug 092017
 

C’è qualcuno là fuori?

 La storia di KIC 8462852, nota anche come stella di Boyajian, è abbastanza singolare tanto da aver suscitato diverse ipotesi sul suo bizzarro comportamento luminoso. Ispiratrice principale della ricerca l’astrofisica Tabetha Boyajian della Yale University che da anni segue le strane fluttuazioni luminose della stella KIC8462852 a più di 1000 a.l. di distanza dalla Terra. I ricercatori impegnati: la dottoranda in astronomia Kimberly Cartier, e il prof. Jason T. Wright, entrambi della Pennsylvania State University. La stella è monitorata dal telescopio spaziale Kepler della NASA, specializzato nella ricerca di pianeti extrasolari. Il motivo di tanto interesse è dovuto al fatto che la curva di luce di questa stella è anomala, con oscillazioni imprevedibili e variabili nel tempo, non spiegabili con il passaggio periodico di un pianeta intorno alla stella. Sono state fatte varie ipotesi e analizzate le possibili soluzioni. Tra queste: presenza di un disco di gas e polveri intorno alla stella, sciame di comete, presenza di una nube nel mezzo interstellare o nel sistema solare che interferisca con le osservazioni del telescopio Kepler, variazioni interstellari intrinseche, presenza di buchi neri. Ma nessuna di queste soluzioni convince gli astrofisici. Resta allora un’ultima ipotesi, la più affascinante, quella di un’ enorme struttura aliena costituita da un  gigantesco complesso di pannelli solari, in grado di assorbire la luce della stella, con modalità e tempi  stabiliti. Pur se può sembrare fantasiosa, l’ipotesi ha una sua lontana base scientifica. Negli anni sessanta del secolo scorso, il fisico Freeman Dyson ipotizzò che civiltà progredite e affamate di energia, avrebbero potuto avvolgere, intorno alle proprie stelle collettori solari, chiamate poi sfere di Dyson, per assorbire tutta l’energia necessaria per i loro bisogni. L’antica domanda che ci facciamo alzando gli occhi al cielo stellato è allora sempre attuale e densa di aspettative: c’è qualcuno là fuori? Per avere una risposta appena plausibile bisognerà aspettare i dati che ci arriveranno oltre che dal telescopio Kepler, dal  radiotelescopio Green Bank della Virginia, e dal Progetto Europeo Gaia.

 Per saperne di più:

  Kimberly M.S. Cartier e Jason T. Wright:  Il curioso caso della stella Boyajian. Le Scienze,   n°587, luglio 2017.

 Arnold L.F.A.: Transit Light-Curve Signatures of Artificial Objects in Astrophysical Journal, vol.627, n°1 pp.534-539, 1 luglio 2005.

  Montet B.T. e Simon J.D.: KIC 8462852 Faded throughout the Kepler Mission, in Astrophysical Journal  Letters, vol.830, n°2, ottobre 2016

 

Nell’immagine, Radiotelescopio di Green Bank (Virginia)