Il Ministro, intervistato nel corso della 22esima edizione della rassegna Direzione Nord, nella sede di Assolombarda a Milano, ha dichiarato la sua intenzione, istituendo una apposita commissione di esperti, di ridurre i contenuti dei programmi della scuola primaria, ritenuti eccessivamente dispersivi.
In particolare, affermazione che è diventata virale sui media suscitando moltissimi commenti, il Ministro ha portato come esempio di sovraccarico contenutistico ‘lo studio delle varie specie dei dinosauri’, proposto in una classe terza di una scuola primaria e ha segnalato, citano sempre i media, che ‘addirittura c’era un animale vissuto 40 milioni di anni fa che i bambini dovevano studiare, vissuto in Messico ed estinto da milioni di anni, non mi ricordo come si chiamasse… un felino’.
(Immagine © EvaK – Wikimedia Commons)
In quanto Associazione di Insegnanti di Scienze Naturali, non vogliamo attribuire a queste affermazioni, come invece molti sul web, né una connotazione politica, né ‘identitaria’, né la visione, prettamente antropocentrica, che è stata proposta da molti nei loro commenti: tale interpretazione infatti, appare ispirata alle Indicazioni ministeriali del 2012, che prevedono che il programma sia articolato intorno ad alcuni snodi periodizzanti della vicenda umana quali: il processo di ominazione, la rivoluzione neolitica, la rivoluzione industriale e i processi di globalizzazione e di mondializzazione’. Ma questa citazione, che esclude automaticamente i dinosauri dal curricolo scolastico, perché estinti alla comparsa dei primi ominidi già da 50 milioni di anni, fa parte del curricolo di Storia mentre ben diversi sono gli Obiettivi ed i Traguardi previsti in quello di Scienze. Come insegnanti di Scienze vogliamo ragionare di saperi e strumenti di pensiero scientifici; non faremo commenti sul fatto che i felini siano comparsi sulla Terra solo 30 milioni di anni fa, quando il Messico e le sue catene montuose erano ancora in piena orogenesi. Vogliamo esprimerci sui nodi fondanti della disciplina, sulla necessità di un curricolo verticale in tutto il primo ciclo dell’istruzione, di saperi disciplinari proposti in una logica di propedeuticità e di essenzialità, elemento questo su cui peraltro concordiamo col Ministro.
Le Indicazioni Nazionali per il curricolo dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione del 2012 esprimono Obiettivi di apprendimento e Traguardi per lo sviluppo delle competenze: nel rispetto di questi, il docente della primaria costruirà un curricolo, che, attraverso conoscenze ed esperienze, svilupperà competenze coerenti con l’età degli alunni, con i nuclei fondanti e i saperi essenziali delle discipline scientifiche, ma terrà conto anche della necessità di suscitare interesse e curiosità in bambini già bersaglio di stimoli da parte di media, tv, documentari…
I dinosauri, ad esempio, fin dal 1993, quando apparve il film Jurassic Park tratto dal libro di Crichton, sono spesso motivo di domande e di curiosità da parte degli alunni, perché fanno parte del loro ‘vissuto mediatico’ e sono animali iconici, che rappresentano, nell’immaginario collettivo, un passato remoto fantastico, ma a tutti gli effetti, reale; ed è proprio questo aspetto a renderli particolarmente affascinanti. Perché impedire all’insegnante di rispondere alle inevitabili, e auspicabili, domande dei propri alunni, che a fronte del pupazzo del dinosauro, del cartone animato, del libro di testo, sollecitano spiegazioni alle loro curiosità? Le stesse Indicazioni ministeriali, nel curricolo di Scienze, ‘richiedono che lo studente abbia una visione della complessità del sistema dei viventi e della loro evoluzione nel tempo, che riconosca nella loro diversità i bisogni fondamentali di animali e piante e i modi per soddisfarli negli specifici contesti ambientali’.
Per dare senso e significato allo studio dei dinosauri, all’interno di un curricolo di Scienze che favorisca, lungo tutto il primo ciclo dell’istruzione, una crescita progressiva di saperi e di competenze, in una logica di verticalità e propedeuticità, come già avviene per il curricolo di Storia, è necessario soprattutto che il curricolo si sviluppi attorno e attraverso i nuclei fondanti della disciplina: lo studio dei dinosauri, della loro comparsa, della loro specializzazione e della loro estinzione diventa uno strumento didattico utile per la percezione del tempo profondo, per la comprensione dell’evoluzione naturale, delle relazioni causa effetto, dei flussi e delle trasformazioni, dei cambiamenti climatici del passato così come quelli attuali.
In particolare, lo studio degli scenari correlati ad una sesta estinzione di massa, paventata dagli scienziati come conseguenza dei cambiamenti climatici in atto, può attingere dalla vicenda dei dinosauri preziose informazioni: disporre di un insieme di dati sul fenomeno, sebbene cause ed effetti siano stati diversi, ci permette di prevedere fatti ed eventi con maggiore precisione e forse anche di cambiare la storia futura del Pianeta.
Questo processo di insegnamento-apprendimento permette di facilitare la comprensione di concetti fondanti, senza che vengano banalizzati, come si riscontra invece in molti casi, sia nei libri di testo, sia nella riproposizione da parte degli insegnanti. Ciò avviene in particolare quando si propongono relazioni di causa-effetto dirette, lineari, semplificate e in grado di produrre ‘effetti speciali’: una mela cade e permette a Newton di formulare una legge universale, due continenti si incastrano come un puzzle e costituiscono una prova fondante per la teoria della Deriva dei continenti, un meteorite cade e i dinosauri si estinguono.
Questi collegamenti diretti permettono di semplificare relazioni e fenomeni, di renderli apparentemente più facili da spiegare, e quindi da capire; non emergono, però, con tale approccio, la ricchezza e la complessità del lavoro e del pensiero degli scienziati, la progressione e il tempo che richiede la ricerca scientifica e l’elaborazione di una teoria, attraverso studi sempre più approfonditi e focalizzati, che costruiscono nodi in una rete di saperi, in un sistema complesso ed articolato di fenomeni e di relazioni.
Anche se a volte, il caso, quella che oggi si definisce serendipity, può contribuire a dare una piccola spinta alle scoperte scientifiche. Il meteorite che 66 milioni di anni fa è caduto nella penisola dello Yucatan, vicino al Messico, individuato grazie ad una casuale scoperta fatta nel 1980 da padre e figlio Alvarez nella Gola del Bottaccione in Italia, dove è stato identificato il limite K-Pg , Cretaceo-Paleogene (in passato K-T Cretacico -Terziario), ha sicuramente contribuito a innescare un clima rigido, secoli, millenni di freddo e di buio, che hanno portato alla scomparsa dei dinosauri, ma anche di molti altri organismi, forse meno iconici, come le ammoniti e i belemniti: la quinta estinzione di massa.
Non si può però dimenticare che molte specie di dinosauri avevano già sviluppato piume ed ali, occupando altri spazi ed altri ambienti, che altre specie erano ovovivipare, quindi antenate dei primi mammiferi, che nell’emisfero meridionale la messa in posto dei Traps del Dekkan, con importanti emissioni di anidride carbonica, potrebbe aver contrastato il clima freddo prodotto dal meteorite, favorendo la sopravvivenza di organismi che, se non discendenti dallo stesso clado, dallo stesso ramo evolutivo dei dinosauri, ne sono comunque parenti stretti.
Consapevoli, come insegnanti di Scienze, della ricchezza e dell’importanza di queste conoscenze per lo sviluppo delle competenze disciplinari e dell’interesse degli studenti verso le discipline scientifiche, auspichiamo che nella commissione istituita dal Ministro dell’Istruzione e Merito per redigere le nuove Indicazioni da lui preannunciate, sia prevista una significativa componente scientifica disciplinare, in grado di elaborare un curricolo basato su principi scientifici, sui nodi fondanti delle discipline, sulla costruzione progressiva e coerente dei saperi, senza preclusioni su temi fondamentali come l’evoluzione.
Sarà responsabilità degli insegnanti della scuola primaria, opportunamente formati in ambito scientifico, sollecitare la curiosità dei propri alunni e rispondere alle loro domande, anche a quelle sui dinosauri, consapevoli che il tema andrà ripreso e sviluppato quando l’età e le competenze degli studenti li renderanno in grado di comprendere il complesso sistema di relazioni che si sviluppa dalla loro comparsa e dalla loro evoluzione, ancor più che dalla loro estinzione.
L’articolo è stato redatto da Susanna Occhipinti (Presidente ANISN Val d’Aosta), con la collaborazione di Isabella Marini (Presidente ANISN), Anna Lepre (Past-Presidente ANISN) e Rosa Roberto (Presidente ANISN Puglia).
In allegato, la graduatoria e i punteggi della fase nazionale 2024 dei Campionati (ex Olimpiadi) delle Scienze Naturali.
Congratulazioni a tutti i partecipanti!
Graduatoria fase nazionale Campionati (ex-Olimpiadi) delle Scienze Naturali 2024
L’articolo “Piante carnivore, un esempio di convergenza evolutiva” presente nel numero 69, Fasc. II, 2023 de “Le Scienze naturali nella scuola” (abstract reperibile nella pagina dedicata – vedi link sotto -, e articolo completo nell’area soci), è accompagnato da un podcast del prof. Nicola Anaclerio, che potete ascoltare di seguito:
Intensa e ricca partecipazione di ANISN alla prossima Fiera Didacta 2024, che si terrà a Firenze alla Fortezza da Basso dal 20 al 22 marzo.
ANISN sarà presente alla tre giorni di Didacta con un proprio stand (W46), nel piano attico del padiglione Spadolini, in cui verranno distribuiti materiali, illustrate le molteplici attività ANISN e verranno organizzati dei piccoli interventi che il gruppo di lavoro individuato dal CDN sta elaborando.
Inquiry, digitale integrato, biodiversità, evoluzione e critical thinking saranno i temi che ANISN presenterà nei tre workshop immersivi inseriti da INDIRE nel proprio programma scientifico che propone 320 eventi formativi – 120 workshop e 200 seminari – rivolti a docenti, dirigenti e personale del mondo scolastico. Alcune delle attività presentate da ANISN sono il frutto del lavoro di progettazione iniziato nel novembre 2024 a Fiesole nella Scuola di formazione ANISN e Cultura scientifica diffusa: progettare con Inquiry e digitale finanziata del Ministero della Cultura.
Questi i workshop ANISN:
-il 20 marzo dalle 11:30 alle 13:00 nella Sala immersiva 19 del Padiglione Ghiaie
Il cammino dell’uomo- Inquiry e digitale integrato
https://fieradidacta.indire.it/eventi_2024/il-cammino-delluomo-inquiry-e-digitale-integrato/
-il 20 marzo dalle 15:30 alle 17:00 nella Sala immersiva 16 del Padiglione Polveriera
Informazione e disinformazione- Educare al pensiero critico
-il 21 marzo dalle 13:30 alle 15:00 nella Sala immersiva 14 del Padiglione Spadolini inferiore
Biodiversità- Inquiry e digitale integrato
https://fieradidacta.indire.it/eventi_2024/biodiversita-inquiry-e-digitale-integrato/
La partecipazione di ANISN è ulteriormente arricchita dal contributo di due sezioni ANISN.
La sezione di Pisa, selezionata dalla Regione Toscana, in un workshop immersivo descriverà l’esperienza triennale sullo 0-6 realizzata in collaborazione con ANCI Toscana e Conferenza dell’Educazione e istruzione della zona pisana e che presto verrà diffusa con iniziative specifiche dell’ANISN nazionale. Il workshop dell’ANISN Pisa Io… piccolo scienziato. Inquiry e ricerca didattica per l’educazione scientifica nella prima infanzia si terrà il 22 marzo dalle 15:30 alle 17:00 nella Sala immersiva 19 del Padiglione Ghiaie
Il 20 marzo dalle 15:30 alle 16:30 nella sala seminario S5 della Palazzina Lorenese ANISN Pavia, in collaborazione con Scientix, presenterà Ricicla il tuo cellulare: studentesse e studenti all’opera
https://fieradidacta.indire.it/eventi_2024/ricicla-il-tuo-cellulare-studentesse-e-studenti-allopera/
L’edizione 2024 di DIDACTA ITALIA è dedicata a Don Giovanni Bosco, fondatore dei Salesiani, “padre e maestro della gioventù” nel ricordo di Giovanni Paolo II. Suo il pensiero “In ognuno di questi ragazzi v’è un punto accessibile al bene. Compito di un educatore è trovare quella corda sensibile e farla vibrare”.
Didacta Italia è organizzata da Firenze Fiera con la partnership scientifica di INDIRE e in collaborazione con Didacta International. La mostra propone un programma di altissimo livello coordinato dal Prof. Giovanni Biondi, avvalendosi di un Comitato organizzatore composto da: Ministero dell’Istruzione e Merito, Ministero dell’Università e della Ricerca, Regione Toscana, Comune di Firenze, Unioncamere, Camera di Commercio di Firenze, ITKAM e Destination Florence Convention & Visitors Bureau.
È disponibile nell’area riservata del sito ANISN, il Fascicolo II del 2023 de “Le Scienze Naturali nella Scuola” N° 69
Riportiamo l’abstract del numero (disponibile, insieme a quelli dei fascicoli passati, nella pagina “Pubblicazioni” dedicata a “Le Scienze Naturali nella Scuola” (http://www.anisn.it/nuovosito/le-scienze-naturali-nella-scuola/)
Il titolo di questo ricco numero della rivista, Biodiversità uguale Ricchezza, rimanda ad un argomento centrale di ogni programma di scienze, oltre che tema d’interesse scientifico globale. L’editoriale del direttore Mancaniello ci ricorda, tra l’altro, che l’Agenda 2030 prevede, tra i suoi 17 obiettivi, proprio la Biodiversità. Con il primo articolo di Anaclerio e Saroldi si entra subito in tema, con un argomento che affascina per il suo esotico carattere: Piante carnivore, un esempio di convergenza evolutiva. A seguire un ricco contributo di didattica sperimentale che il prof. Gaudino ha realizzato con i suoi allievi di scuola media, ma con l’inedita partecipazione dei loro genitori; interessanti le opportune applicazioni matematiche. L’articolo di Izzillo ci fa scandagliare il mare, insieme ai suoi giovani allievi, alla scoperta dei suoi segreti e ci ricorda che dalla salute degli oceani dipende quella degli altri ecosistemi. Il titolo The Blue Challenge, una sfida per le scuole alla ricerca del legame tra noi e il mare è emblematico Con Crovato, Maio ed altri, ci spostiamo nello storico I.S. napoletano “Della Porta- Porzio”, per scoprire le meraviglie di una collezione malacologica (e non solo), vanto del Museo dell’Istituto, tornata a nuova vita dopo un laborioso lavoro di restauro. Da Napoli ad… Ancona! Nell’articolo di Luccioni, ancora una scuola, il Liceo Rinaldini, ancora un museo, ma questa volta realizzato quasi in diretta, da un gruppo di giovani docenti e dai loro allievi. La loro giusta soddisfazione a fine lavoro è palese nella foto di gruppo a pag.59. Dai musei didattici ci spostiamo, con Sabina e un gruppo di allievi del Liceo Galilei di Potenza, al Cern di Ginevra, per una visita eccezionale, ma facendo tappa nel laboratorio didattico interattivo di fisica della Ducati di Borgo Panigale. Per saperne di più su questa particolare avventura andare a pag.61! Con La Mantia si affronta un argomento affascinante e temibile allo stesso tempo: il fuoco e i suoi effetti sulle diverse aree del nostro pianeta. Elemento di distruzione ma anche fattore ecologico importante di coevoluzione: da leggere senz’altro, senza paura di …bruciarsi! Di transizione ecologica ci parla Marchetti nel suo intenso articolo in cui ci ricorda gli sforzi che la comunità internazionale sta facendo per salvare la biodiversità; particolare attenzione mette l’autore sui limiti del Piano GBF post 2020. Un contributo targato ANISN Piemonte è quello di Nervi e Tosetto che ci intrattengono su come fare, in modo convincente ed efficace, Educazione ambientale a scuola. Le voci dei giovani ci arrivano da due fonti diverse. La prima è del gruppo “Action for Biodiversity Italia” dell’Università di Padova, nato all’interno del programma Roots and Shoots di JGI Italia, titolo: Conoscere per salvaguardare la biodiversità: il nostro patrimonio faunistico in pericolo, regione per regione, dapag. 94. La seconda ci racconta l’iniziativa di alcuni studenti della stessa università di Padova che nel 2021 hanno promosso l’iniziativa Mutans. Per saperne di più sulla Biologia sintetica e per farsi contagiare dall’entusiasmo di questi giovani ricercatori leggere da pag.98. Chiude il numero la recensione di Rosapepe che ci relaziona sul libro di geologia del prof. Iannace: un insolito modo di presentare le Scienze della Terra.
Buona lettura e auguri di serene festività.
Come insegnante (di scienze naturali, biologia, chimica, fisica, geologia o geografia), vorresti avere l’opportunità di:
– Aggiornare le tue conoscenze sulla Terra / Geoscienze
– Avere nuove idee per modi pratici per insegnare le tue materie
– Fare rete con altri insegnanti di tutto il mondo
– Essere informati e formati, ascoltando e vedendo le presentazioni di Scienziati leader nelle geoscienze
Allora dovresti pensare di partecipare al workshop GIFT (Geoscience Information for Teachers) alla prossima Assemblea Generale dell’EGU, 14 – 17 aprile 2024 a Vienna, Austria.
Grazie al costante e generoso sostegno da parte dell’EGU, European Geoscience Union la partecipazione è significativamente (di solito completamente) sovvenzionata per questa opportunità di formazione continua di alta qualità.
Le domande di candidatura per partecipare a GIFT 2024 potranno essere inviate nei mesi di ottobre e novembre.
Il tema del workshop è “Il clima che cambia del nostro pianeta”
Maggiori dettagli su come candidarsi sono disponibili su www.egu.eu/education/gift
Per l’anno scolastico 2023/24, l’ANISN organizza la ventiduesima edizione dei Campionati (ex Olimpiadi) delle Scienze Naturali, rivolta agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado.
È possibile aderire all’iniziativa entro il 15 febbraio 2024. Bando Campionati (ex Olimpiadi) 2024
Anche quest’anno prevede due distinte categorie: biennio e triennio. La categoria triennio prevede poi due diverse sezioni: Biologia e Scienze della Terra.
Per gli istituti che hanno attivi più indirizzi (ad esempio, Liceo Classico e Scientifico) sarà possibile iscrivere gli indirizzi separatamente.
Si conferma anche la partecipazione delle squadre italiane alle IBO (International Biology Olympiad – Olimpiadi Internazionali di Biologia) e alle IESO (International Earth Science Olympiad – Olimpiadi Internazionali di Scienze della Terra).
ALLORA. COSA ASPETTI?