Raffaele Sarnataro

Risorse utili su COVID-19

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Apr 142020
 

Link utili su Covid 19


 https://www.who.int/

Sito dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) (World Health Organization, WHO) in cui sono reperibili informazioni, indicazioni e proposte didattiche sul COVID 19 e report giornalieri sulla situazione pandemica.

 


https://ilbolive.unipd.it/

È una piattaforma comunicativa dell’Università di Padova, ricca di notizie, informazioni, che racconta la scienza, con l’autorevolezza dei suoi ricercatori e docenti.

 

https://www.sc19.it/

È un sito predisposto recentemente da un gruppo di studenti di Medicina e Biotecnologie della Scuola Superiore Sant’Anna, dell’Università di Pisa, della Scuola Normale Superiore e ALUMNI ANISN, con l’obiettivo di diffondere informazioni attendibili e smontare le fake news sul COVID-19.

Sono reperibili documenti di divulgazione scientifica, proposte didattiche e link a varie fonti governative e internazionali.

 


 https://www.thelancet.com/

Sito di “The Lancet”, una tra le riviste mediche più antiche, prestigiose e conosciute al mondo, nel quale sono reperibili articoli sulle attuali ricerche su COVID 19.

 

https://www.nature.com/

Sito di una delle più antiche ed importanti riviste scientifiche esistenti, contiene informazioni sulle ricerche in corso su terapie e vaccini per il Coronavirus.

 

https://www.nature.com/nature/articles?type=nature-briefing

 

Rubrica gestita dalla rivista Nature, quotidianamente vengono rilasciati briefing che includono un’attenta selezione degli aggiornamenti scientifici più significativi da fonti affidabili e completamente scientifiche. Al momento, una parte consistente degli aggiornamenti riguarda COVID-19. Per iscriversi alla newsletter e ricevere i briefings, si può usare il seguente link https://www.nature.com/briefing/signup/.

 

https://www.ama-assn.org/

Sito della American Medical Association, la più grande associazione di medici e studenti di medicina degli Stati Uniti, pubblica informazioni sull’epidemiologia del Coronavirus e indicazioni di tipo diagnostico anche per comuni stakeholders.

 

 

https://www.epicentro.iss.it

Sito di EpiCentro, uno strumento di lavoro per gli operatori di sanità pubblica, prodotto per migliorare l’accesso all’informazione epidemiologica, nell’ambito del servizio sanitario, tramite l’uso della rete internet. Attualmente, EpiCentro  è coordinato scientificamente dal Centro Nazionale per la Prevenzione delle malattie e la Promozione della Salute (CNAPPS) dell’Istituto Superiore di Sanità.

 

https://www.lincei.it/it/article/covid-19-executive-report

Sito del Rapporto COVID-19 dell’Accademia Nazionale dei Lincei, un documento sviluppato dai soci dell’accademia Guido Forni e Alberto Mantovani insieme al prof. Maurizio Cecconi dell’Università-Medicina Humanitas di Milano e aggiornato mensilmente.

Qualche idea per percorsi didattici sul CoV-SARS-2

 Osservatorio sulla didattica, Osservatorio sulla scienza  Commenti disabilitati su Qualche idea per percorsi didattici sul CoV-SARS-2
Mar 122020
 

Qualche idea per percorsi didattici sul CoV-SARS-2
a cura di Angela Colli

Scuole chiuse per Coronavirus e inviti alla didattica digitale: perché non approfittarne per,  realizzare con gli studenti un percorso di ricerca sui virus, affidando loro alcuni siti o lasciandoli liberi di navigare in rete con la consegna di giustificare le scelte effettuate?
È importante arrivare a una corretta informazione superando bufale e fake news
Anche le Nazioni Unite e l’Organizzazione Mondiale della Sanità si preoccupano di sfatare miti (Myth busters)relativi al virus.
Molti siti in cui si trovano informazioni utili sono in inglese: un’ottima partenza per itinerari didattici CLIL.
Materiale didattico molto utile si trova in: https://formazione.deascuola.it/didattica-a-distanza-per-gestire-lemergenza/

Alcune semplici domande potranno guidare la ricerca:

Cos’è un virus?

La rivista Le scienze ha messo a disposizione fino a fine marzo 2020, Il Quaderno dedicato ai virus senza dover pagare il costo usuale (3,99 euro). Un’ottima opportunità per capire meglio la natura dei virus, le loro caratteristiche e il pericolo che possono rappresentare. Il volume comprende anche articolo di Simon Makin dedicato nello specifico al Coronavirus

http://www.lescienze.it/news/2020/03/02/news/virus_quaderno_gratuito_coronavirus_2020_covid-19-4690404/

 

Come si chiama il virus che sta contagiando quasi tutto il mondo? Perché?

Il nome corretto è  CoV-SARS-2: si tratta del settimo coronavirus riconosciuto in grado di infettare esseri umani. Come il suo parente CoV-SARS-1, la causa della SARS del 2002, e molti altri virus della stessa famiglia è stato trasmesso da una specie animale all’uomo cioè la patologia causata dal CoV-SARS-2 è  una zoonosi e prende il nome di COVID-19 (abbreviazione di coronavirus disease 19), una malattia infettivarespiratoria. L’11 febbraio 2020 l’organizzazione mondiale della sanità ha annunciato che il nome ufficiale della malattia è “COVID-19”. Il direttore Tedros Adhanom ha precisato che  il nome era stato scelto per evitare riferimenti a una specifica posizione geografica, specie animale o gruppo di persone in linea con le raccomandazioni internazionali per la denominazione che sono volte a prevenire la stigmatizzazione.

I Coronavirus sono una vasta famiglia di virus noti per causare malattie che vanno dal comune raffreddore a malattie più gravi come la Sindrome respiratoria mediorientale (MERS) e la Sindrome respiratoria acuta grave (SARS).

Sono virus RNA a filamento positivo, con aspetto simile a una corona al microscopio elettronico. I Coronavirussono stati identificati a metà degli anni ’60 e sono noti per infettare l’uomo ed alcuni animali (fra cui uccelli e mammiferi). Le cellule bersaglio primarie sono quelle epiteliali del tratto respiratorio e gastrointestinale.

https://www.who.int/emergencies/diseases/novel-coronavirus-2019/situation-reports

https://www.livescience.com/topics/coronavirus

 

Da dove viene?

Il serbatoio naturale (“reservoir”) del virus erano i pipistrelli (suddivisi in ca. 1200 specie, il 20% di tutti i mammiferi), ma il passaggio all’uomo, come molto spesso avviene nelle zoonosi, avvenne attraverso un ospite intermedio: lo zibetto (“palm civet”). Grazie allo “spillover” o salto di specie, il meccanismo secondo il quale un virus patogeno diventa maggiormente infettivo nei confronti di una nuova specie, il CoV-SARS-2 sarebbe stato originariamente presente in animali selvatici (come quelli venduti al mercato di Wuhan), ed in seguito a mutazioni avrebbe acquisito la capacità di infettare esseri umani. Queste mutazioni possono essere anche molto semplici, ad esempio le proteine di superficie di un virus potrebbero diventare capaci di essere riconosciute da parte di nuovi recettori presenti su cellule di una nuova specie.

Un esempio: HIV (human immunodeficiency virus) si sarebbe originato da SIV (simian himmunodeficiency virus), un virus che nelle sue varie forme si trova in diverse specie di primati nell’Africa centro-occidentale. SIV è praticamente innocuo per l’uomo ma ad un certo punto, anche grazie alla sua rapida trasmissione in un gran numero di persone, questo virus deve essere mutato diventando il ben più temibile HIV.

https://theconversation.com/wuhan-coronavirus-we-still-havent-learned-the-lessons-from-sars-130484

https://www.nationalgeographic.com/science/2020/01/new-coronavirus-spreading-between-humans-how-it-started/

 

Come viene accertata la presenza del coronavirus nel nostro organismo?

Una volta valutati i sintomi, la loro intensità e persistenza, si procede con un tampone: si preleva un campione di saliva e muco del paziente, si isola il materiale genetico e si effettua un’analisi con RT-PCR. Questa tecnica retro-trascrive l’RNA virale in DNA poi, come una normale PCR, amplifica quest’ultimo per permetterne il sequenziamento/riconoscimento. Il DNA amplificato è poi confrontato con quelle sequenze appartenenti al coronavirus più conservate nei vari ceppi: in caso di corrispondenza il test viene ripetuto per certezza e solo a quel punto si ha il verdetto

http://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/dettaglioFaqNuovoCoronavirus.jsp?lingua=italiano&id=228

 

Conosciamo la sua sequenza genetica?

l virus è stato isolato in Italia dall’Istituto Nazionale di Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani” di Roma. La disponibilità dell’intera sequenza genomica del virus e di più isolati virali (messi a disposizione della comunità scientifica internazionale dai ricercatori che li hanno ottenuti) rappresenta un prezioso presupposto per arrivare rapidamente ad affinare le conoscenze sulle caratteristiche peculiari di questo nuovo coronavirus e, soprattutto, per la messa a punto di test diagnostici e lo screening di potenziali farmaci. La mappa genetica” del coronavirus circolante in Italia, sulla base dei primi 3 genomi completi, ottenuti dagli isolati italiani di Sars-CoV-2 circolanti in Lombardia è stata tracciata all’ospedale Sacco il 27 febbraio.
I ricercatori del gruppo Netxstrain  hanno realizzato un’interessante mappa genetica del virus, una sorta di albero genealogico del “Sars-Cov-2” che ne evidenzia la diffusione geografica distribuendola cronologicamente.“

https://cattiviscienziati.com/2020/03/04/il-virus-padano/?utm_source=phplist1420&utm_medium=email&utm_content=HTML&utm_campaign=Cronache+della+ricerca+%23129

http://www.veronasera.it/cronaca/coronavirus-primo-focolaio-europa-germania-mappa-genetica-6-marzo-2020.html

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/genbank/sars-cov-2-seqs/ ble for download.

https://nextstrain.org/ncov

https://nextstrain.org/ncov?l=clock&r=location

https://bedford.io/blog/ncov-cryptic-transmission/

 

Come si trasmette il nuovo Coronavirus da persona a persona?

Il nuovo Coronavirus è un virus respiratorio che si diffonde principalmente attraverso il contatto stretto con una persona malata. La via primaria sono le goccioline del respiro delle persone infette ad esempio tramite:

  • la saliva, tossendo e starnutendo;
  • contatti diretti personali;
  • le mani, ad esempio toccando con le mani contaminate (non ancora lavate) bocca, naso o occhi

 

Quanto è diffuso?

Un articolo molto utile è quello di Paolo Giordano

Coronavirus, la matematica del contagio che ci aiuta a ragionare in mezzo al caos

Un segreto della matematica è di non andare mai troppo per il sottile, e la matematica del coronavirus distingue la popolazione, tutti noi, in modo grossolano: ci sono i Suscettibili (S), cioè le persone che potrebbero essere contagiate; gli Infetti (I), cioè coloro che sono già stati contagiati; e i guariti, Recovere  (R), cioè quelli che sono stati contagiati, ne sono usciti e ormai non trasmettono più il virus. Ognuno di noi è in grado di riconoscersi all’istante in una di queste categorie, le cui iniziali formano il nome del modello a cui gli epidemiologi si rivolgono in queste settimane come a un oracolo: il modello SIR”.

Importante è anche conoscere R0, «erre con zero», il numero di persone che, in media, ogni individuo infetto contagia a sua volta. Per il morbillo, ad esempio, R0 è stimato intorno a 15. Vale a dire che, durante un’epidemia di morbillo, una persona infetta ne contagia in media altre quindici, se nessuna è vaccinata. Per la parotite, R0 è all’incirca 10, per il Coronavirus circa la stima è intorno a 2,5.

L’organizzazione mondiale della sanità pubblica aggiornamenti in tempo reale della situazione nel mondo:

https://www.who.int/emergencies/diseases/novel-coronavirus-2019/situation-reports

https://www.healthmap.org/covid-19/

 

Quanto è pericoloso?

Bisogna Considerare gli indici di mortalità. o CFR La definizione del“case fatality rate (CFR)” è basata sul numero i casi diagnosticati, ma necessita anche la conoscenza dell’esito delle infezioni (guarigioni vs. morti) per cui non è possibile stimarla in un’epidemia in corso. Se si aggiunge poi la possibilità di trasmissione asintomatica ciò complica di molto una definizione accurata del CFR. Durante un’epidemia in corso è più utile fare riferimento al proportion of CF fatal cases (PFC)”che si ottiene dividendo il numero di morti causate dall’infezione per il numero dei casi diagnosticati; per quanto riguarda 2019-nCoV la PFC è per il momento del 2% (circa 20 volte superiore a quella dell’influenza stagionale). Più semplice e utile la definizione di “population mortality rate (PMR)” dove al denominatore è indicata la frazione di popolazione potenzialmente infettabile; al momento non si segnalano casi gravi al di sotto i 16 anni di età, per motivi ancora sconosciuti, per cui il numero di soggetti potenzialmente infettabili che possano andare incontro ad un’evoluzione grave e mortale dell’infezione è comunque molto alto.

 

Esistono farmaci? E vaccini?

Non esistono al momento farmaci specifici contro i coronavirus patogeni per l’uomo. Tuttavia, durante la pandemia di SARS, venne somministrato il medicinale Kaletra, contenente due farmaci (lopinavir e ritonavir) inibitori dell’enzima virale proteasi di HIV che si dimostrò efficace nell’attenuare i sintomi dell’ARDS e nel diminuire quindi la mortalità dei pazienti trattati.

I vaccini sono potentissimi strumenti di prevenzione, ovvero funzionano (quando funzionano) se somministrati alla popolazione a rischio o a quella generale prima della potenziale esposizione all’infezione. I vaccini cosiddetti “terapeutici” rappresentano invece una forma di terapia di soggetti già infettati e sono più un oggetto di ricerca sperimentale (anche in campo oncologico) che non una realtà concreta nel controllo di malattie infettive.

Si sente dire che, grazie alle moderne tecnologie, si potrà arrivare in poche settimane o mesi allo sviluppo di un vaccino. In realtà si dovrebbe parlare di candidati vaccinali che dovranno seguire il percorso predefinito di fase 1 (tossicità), fase 2 (dosaggio, modalità di somministrazione) e fase 3 (efficacia clinica) che non potrà essere compresso nel tempo più di tanto, nella migliore delle ipotesi almeno un anno, un tempo non realisticamente utile per la presente epidemia, almeno per quanto ne sappiamo oggi.

https://www.vox.com/science-and-health/2020/3/4/21154590/coronavirus-vaccine-treatment-covid-19-drug-cure

https://www.scienzainrete.it/newsletter/129_2020.html?utm_source=phplist1420&utm_medium=email&utm_content=HTML&utm_campaign=Cronache+della+ricerca+%23129

 

I cambiamenti climatici potrebbero influenzare il sorgere di questa e altre epidemie?

Secondo l’articolo “La lezione di Covid-19 sul clima” la sovrappopolazione dell’uomo sulla Terra si associa a un’eccessiva produzione di CO2 e a un aumentato rischio dell’insorgenza di epidemie. Lo stesso vale per i danni inflitti alla biodiversità, con conseguenze nefaste per il clima (per la ridotta capacità dei sistemi naturali di immagazzinare il carbonio) e per la nostra salute (ad esempio incorrendo in pericolosi patogeni). D’altra parte, secondo il Millennium Ecosystem Assessment, verso la metà del secolo le dimensioni della popolazione mondiale andranno stabilizzandosi.

Clima e salute viaggiano in tandem. A evidenziarne il legame è il Lancet Countdown report 2019, che associa i cambiamenti climatici a un’aumentata diffusione delle patologie infettive.

 

Servono le misure in atto in Cina? E In Italia?

Le misure straordinarie di massa attuate dalla Cina hanno portato a un calo del 90% delle nuove infezioni di Covid-19, mentre i casi in Italia e in Iran sono in crescita. Il numero di casi segnalati da ogni Paese dipende sia dal numero di infezioni sia da quante persone vengono sottoposte al test. Al primo marzo, la Corea del Sud aveva fatto il test a più di 100.000 persone, mentre gli Stati Uniti ne aveva eseguiti solo 472. Quindi è ormai chiaro che l’epidemia è molto più diffusa di quanto si pensi a causa dei mancati controlli.

La Fondazione Veronesi Afferma che: “ Il coronavirus è innanzitutto una questione di salute pubblica. Le misure restrittive imposte in alcune zone d’Italia si fondano su un semplice concetto: meno persone trasmettono il virus e più facilmente riusciremo a controllarlo. La ragione è presto detta: se in più dell’80% dei casi la malattia si risolve facilmente, il 20%dei contagiati può richiedere un ricovero ospedaliero. Il 5% la terapia intensiva. Ecco perché, ridurre il numero di contagi circoscrivendo i focolai, è l’unica
via al momento percorribile per evitare gravi difficoltà al sistema ospedaliero.”

https://www.sciencemag.org/news/2020/03/china-s-aggressive-measures-have-slowed-coronavirus-they-may-not-work-other-countries?utm_campaign=news_daily_2020-03-03&et_rid=35394736&et_cid=3229793&fbclid=IwAR1Rk0HTf2uLqUDyUOB4OEYfuWwQ80VOY72kJ1YFE0VBFrhl1XZoNH2tV5o

https://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736(20)30493-1/fulltext

https://www.sciencemag.org/news/2020/03/why-airport-screening-wont-stop-spread-coronavirus?utm_campaign=news_weekly_2020-03-06&et_rid=292625550&et_cid=3235195

https://www.livescience.com/coronavirus-questions-answered.html

https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/lesperto-risponde/coronavirus-spegnerlo-con-la-diagnosi-precoce-e-lisolamento

Darwin Day 2020 e “La Storia Naturale dell’Uomo” di Pietro Omodeo

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Feb 142020
 

Museo di Storia Naturale e ANISN Firenze celebrano il Darwin Day 2020

 

La Storia Naturale dell’Uomo di Pietro Omodeo: una risorsa didattica aggiornata sul sito dell’ANISN

Claudia Polverini, sezione ANISN di Firenze

Pietro Omodeo ha celebrato con colleghi scienziati e amici i suoi 100 anni il I° ottobre dello scorso anno. E’ riconosciuto dalla comunità scientifica come uno scienziato di grande valore e come uomo di grande cultura. Ha saputo unire alla sua curiosità scientifica una forte determinazione allo studio della Biologia in chiave evoluzionista e per tutto il secolo scorso fino ad oggi la sua è stata una importante “militanza scientifica” come qualcuno ha definito la sua attività.

Sono passati 15 anni dalla pubblicazione nell’area soci del sito dell’ANISN (Associazione Nazionale Insegnanti di Scienze Naturali) come ipertesto della Biologia di Pietro Omodeo. Nonostante lo sviluppo impetuoso della materia e le tante novità degli ultimi anni, l’opera rimane valida specie per i giovani e per chi vuole impadronirsi dei concetti fondamentali della Biologia, risultato delle grandi sintesi culturali del novecento, che il Prof. Pietro Omodeo ha attraversato in buona parte e da protagonista.

Tuttavia lui stesso si è reso conto che le continue novità specie nel campo dell’Antropologia richiedevano un’integrazione e una riscrittura del capitolo dedicato alla Storia Naturale dell’Uomo. Per questo ha chiesto di aiutarlo a ricomporre, nello stile dell’opera già pubblicata, il materiale che in questi anni ha accumulato sull’argomento. L’opera è ora sufficientemente aggiornata, il lettore dispone delle informazioni sufficienti per seguire da se gli sviluppi attuali e futuri e l’Insegnante può attingere a questa risorsa per costruire autonomamente un suo percorso didattico.

La Biologia di Pietro Omodeo è disponibile per i soci nell’area riservata:
http://omodeo.anisn.it/index.html

Europeana in classe: costruire le competenze del 21° secolo con il patrimonio culturale digitale

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Feb 142020
 

Europeana in classe: costruire le competenze del 21° secolo con il patrimonio culturale digitale

Il MOOC “Europeana in classe: costruire le competenze del 21° secolo con il patrimonio culturale digitale” inizierà il 13 marzo e si concluderà il 29 aprile. Il corso aiuterà gli insegnanti a migliorare la propria comprensione del patrimonio culturale al fine di integrare in maniera efficiente questo tema nelle loro lezioni e nelle loro attività pratiche, indipendentemente dalla materia che insegnano.

L’integrazione del patrimonio culturale in classe è sempre più importante, dal momento che il 21° secolo porta opportunità nuove per l’insegnamento e l’apprendimento digitali. Sebbene il curricolo scolastico possa differire da paese a paese, la necessità di comprendere la nostra storia, il nostro patrimonio culturale e le sfide per il futuro comuni all’Europa restano di tutti. Il patrimonio culturale digitale può essere usato non solo per insegnare arte, storia o letteratura, ma fornisce anche una base eccellente per insegnare le STEM (scienze, tecnologia, ingegneria e matematica).

Il MOOC presenterà ai partecipanti la piattaforma europea, con diverse risorse: foto, video, testi e diversi strumenti che potranno facilmente integrare nelle loro lezioni. Inoltre, i partecipanti impareranno come progettare scenari di apprendimento usando il patrimonio culturale digitale nel contesto delle competenze del 21° secolo.

Il corso offre inoltre una selezione di attività testate da svolgere in classe e risorse da diversi paesi europei per consentire agli insegnanti della scuola primaria e secondaria di introdurre il patrimonio culturale in classe e aiutarli a riflettere sulle proprie pratiche.

Il corso è aperto a chiunque sia interessato, ma il pubblico di riferimento principale è composto dagli insegnanti della scuola primaria e secondaria, e dai formatori di insegnanti di tutta Europa e oltre: persone interessate a saperne di più sul patrimonio culturale digitale nell’istruzione. Sono invitati a seguire il corso anche i professionisti di organizzazioni culturali quali musei e centri culturali.

Moduli

  1. Modulo 1: Europeana: trasforma l’istruzione con la cultura digitale
  2. Modulo 2: Cerca e usa le raccolte Europeana per insegnare la tua materia
  3. Modulo 3: Esplora gli strumenti e le risorse didattiche Europeana
  4. Modulo 4: Progetta scenari didattici con i contenuti e le risorse Europeana
  5. Modulo 5: Valuta le lezioni sul patrimonio culturale: verso le competenze del 21° secolo

Certificazione

Per ottenere il certificato del corso, i partecipanti dovranno completare tutti e cinque i moduli, unitamente all’attività finale di peer review al termine del Modulo 5. La scadenza per il completamento di tutte le attività è il 29 aprile 2020, 23:59 CEST.

Per saperne di più  e iscriversi: https://www.europeanschoolnetacademy.eu/courses/course-v1:Europeana+Culture_IT+2020/about

 

AstroLuca incontra gli studenti

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Gen 222020
 

Luca Parmitano ha parlato in diretta dalla ISS a 400 studenti italiani alla presenza di una significativa rappresentanza dell’ANISN che, con la Presidente, Paola Bortolon, ha partecipato all’evento organizzato nella sede romana dell’ASI (Agenzia Spaziale Italiana) venerdì 17 gennaio.

L’astronauta ha risposto alle domande di ragazze e ragazzi provenienti da scuole superiori del Lazio e non solo. Grazie alla p.m. Annalisa Terracina dell’ufficio ESERO Italia, hanno infatti potuto partecipare all’evento anche studenti provenienti da altre regioni, Basilicata, Veneto, Campania, nelle quali si sono tenuti alcuni dei corsi di formazione per gli insegnanti organizzati da ESERO/ANISN in cui lo spazio forniva un contesto potente e stimolante per l’insegnamento e l’apprendimento delle discipline STEM.

La simpatia, la comunicazione diretta, la profondità di pensiero di AstroLuca hanno conquistato gli studenti e i docenti e la grande professionalità messa in campo da ASI ed ESA per la riuscita dell’evento, complessivamente durato l’intera giornata, ne hanno fatto un’occasione di crescita per tutti.

Link alla inflight call:

https://www.asi.it/2020/01/parmitano-in-collegamento-con-gli-studenti-dalla-iss/

 Link all’evento in ASI TV in cui sono visibili le scuole partecipanti e i rappresentanti ANISN:

https://s3-eu-west-1.amazonaws.com/sf-asitv-e0m89/media/downloads/asitv_5e21d27ac3206.mp4


Un percorso Inquiry per valutare la Biodiversità e l’impatto ambientale

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Gen 202020
 

CORSO DI FORMAZIONE PER DOCENTI DELLA SCUOLA SECONDARIA DI I E II GRADO

Un percorso Inquiry per valutare la Biodiversità e l’impatto ambientale

Codice 39675

Il corso è organizzato in collaborazione con il Dipartimento di Biologia dell’Università di Firenze.  Dopo aver affrontato il tema della biodiversità in ambito botanico saranno analizzati i principali metodi di rilevamento, elaborazione e interpretazione degli indici di diversità biologica. Verranno fornite informazioni sulla conoscenza e la valorizzazione della biodiversità di specie tolleranti ai metalli pesanti e sulle loro possibili applicazioni in ambito di tecniche di depurazione naturale (fitodepurazione). Saranno introdotte conoscenze di base sulla biologia dei licheni e sul loro impiego come bioindicatori. Si effettueranno prove pratiche di determinazione ed elaborazione dei dati raccolti in campo (escursione nelle aree ofiolitiche del Monte Ferrato presso la città di Prato) con la successiva analisi dei dati (calcolo dell’Indice di Diversità Lichenica). 

Il corso è aperto ai soci di tutte le sezioni ANISN per un numero massimo di 30 Docenti.

Per saperne di più:
http://firenze.anisn.it/


DARWIN DAY 2020

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Gen 202020
 

DARWIN DAY 2020

IL MONDO SENZA. IL RUOLO DELLE ESTINZIONI NELL’EVOLUZIONE

12-13 FEBBRAIO 2020 al MUSEO DI STORIA NATURALE DI MILANO Corso Venezia 55, Milano – M1 Palestro www.comune.milano.it/museostorianaturale

INGRESSO GRATUITO SINO A ESAURIMENTO POSTI L’EVENTO POTRÀ ESSERE SEGUITO IN DIRETTA: www.scienzainrete.it

“Non dobbiamo stupirci di fronte all’estinzione. Se proprio vogliamo stupirci, facciamolo piuttosto per la nostra presunzione nell’immaginare anche solo per un attimo di comprendere le molte, complesse circostanze contingenti da cui dipende l’esistenza di ogni specie.”

Ch. Darwin L’origine delle specie. BUR, 2009, p. 341

Locandina Darwin Day 2020