È stato pubblicato il bando 2024/2025 del Premio “Quintino Sella per la didattica delle Scienze della Terra”, dalla Società Geologica Italiana
Invitiamo tutti gli interessati a consultare tutti i dettagli, riportati al seguente link (https://www.socgeol.it/N6362/premio-quintino-sella-per-la-didattica-delle-scienze-della-terra-bando-di-concorso-anno-scolastico-2024-2025.html)
Premio ‘Quintino Sella per la didattica delle Scienze della Terra’ – Bando di concorso anno scolastico 2024/2025
In applicazione di quanto disposto dall’art. 5 del Regolamento del “Premio”
Articolo 1
È indetto il concorso per l’assegnazione del premio “Quintino Sella per la didattica delle Scienze della Terra” per elaborati didattici prodotti nell’anno scolastico 2024/2025 riguardante gli aspetti delle Scienze della Terra, quali ad esempio suolo, aria, acqua, rocce, vulcani, terremoti, connessi alle applicazioni pratiche, alla vita quotidiana, ai rischi, ai problemi ambientali, con auspicabile riferimento alla realtà territoriale della scuola.
Articolo 2
Il “Premio” di € 1.000,00, finanziato da Banca Sella, è destinato all’acquisto di strumentazione e materiale didattico-tecnico-scientifico ed è indivisibile.
Articolo 3
Possono partecipare al Concorso tutte le classi della Scuola Primaria, di istituzioni scolastiche, sia statali che paritarie, presenti sul territorio italiano, secondo le modalità previste dall’art. 4 del Regolamento.
Articolo 4
La domanda di partecipazione contenente tutte le informazioni previste all’art. 6 del Regolamento, dovrà essere accompagnata dalla dichiarazione di possedimento dei diritti di utilizzo dei contenuti prese negli elaborati, specifica liberatoria nel caso siano presenti immagini di minori e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali.
Tutta la documentazione dovrà essere inviata entro e non oltre il 31 maggio 2025 al seguente indirizzo: premi@socgeol.it
Articolo 5
La proclamazione del vincitore e la consegna del premio avverranno in occasione dell’assemblea generale dei Soci che si terrà nel settembre 2025. Maggiori dettagli saranno forniti entro il mese di giugno.
Si invita a prendere visione di tutte le informazioni riportate nel Regolamento del Premio.
L’RNA: ruoli e potenziali nella ricerca biomedica
I microRNA, piccole molecole regolatrici studiate in modo approfondito negli ultimi 30 anni, sono i protagonisti del 114esimo Premio Nobel per la Fisiologia o Medicina 2024 vinto da Victor Ambros, professore di Scienze Naturali alla University of Massachusetts Medical School, e Gary Ruvkun, professore di Genetica presso la Harvard Medical School.
L’ ANISN Sezione Pavia http://pavia.anisn.it/ ha organizzato un corso di formazione su “L’ RNA: ruoli e potenziali nella ricerca biomedica”. Tutti gli incontri, tranne il laboratorio del 27v marzo sono online: i soci ANISN interessati possono iscriversi compilando il modulo al link (vedi anche locandina).
Corso di formazione anno scolastico 2024-25
L’ RNA: ruoli e potenziali nella ricerca biomedica
organizzato da Anisn Pavia in collaborazione con il dip. di Biologia e Biotecnologie dell’ Università di Pavia
Per docenti della Scuola Secondaria di II grado
Prevede: 4 seminari on-line (durata 2h ciascuno) 2 laboratori: uno on-line e l’altro in presenza. Quest’ultimo previsto in data 27 marzo 2025 ore 15.00, si svolgerà presso il dip. di Biologia e Biotecnologie dell’ Univ. di Pavia in via Ferrata 9 a Pavia e sarà a numero posti limitati con precedenza soci ANISN in regola con iscrizione 2025.
Mercoledì 11 dicembre 2024 ore 16.00
La didattica e la categoria degli RNA non codificanti Prof.ssa Cristina Maggi
Mercoledì 8 gennaio 2025 ore 16.00
Ruolo dello splicing alternativo nella progressione tumorale Prof.ssa Claudia Ghigna
Mercoledì 29 gennaio 2025 ore 16.00
MicroRNA vegetali: potenziali interazioni con la salute tramite l’alimentazione Prof.ssa Anca Macovei
Mercoledì 5 febbraio 2025 ore 16.00
Scienze omiche: un lavoro di squadra Prof.ssa Cristina Maggi
Laboratori blended
M e r c o l e d ì 1 9 febbraio 2025 ore 15.00
Strumenti bioinformatici online per analisi di sequenze di RNA Prof.ssa Anca Macovei
Giovedì 27 marzo 2025 ore 15.00
Kit di estrazione dell’RNA
Prof.ssa Edda De Rossi, Dip. Biologia e Biotecnologie – Univ. di Pavia
Per iscriversi è necessario compilare il form disponibile al LINK
Per iscrizioni/ informazioni scrivere a: angela.colli@unipv.it
GLI ESPERTI Prof.ssa Edda De Rossi – professore associato Dip. Biologia e Biotecnologie – Univ. di Pavia; Prof.ssa Claudia Ghigna – ricercatrice Istituto di Genetica Molecolare – CNR- Pavia; Prof.ssa Anca Macovei professore associato Dip. Biologia e Biotecnologie – Univ. di Pavia; Prof.ssa Cristina Maggi ex-docente di Scienze Naturali, autrice libri di testo e socia ANISN sezione di Pavia
Anche quest’anno ripartono i seminari di QuarantaScienza Scienziati online, sulla piattaforma zoom dal 1º ottobre al 16 dicembre 2024, a cura dall’Accademia delle Scienze detta dei XL con la collaborazione di ANISN Lazio. Siamo arrivati all’ottava edizione e il titolo di quest’anno è: “Luce si farà sull’origine dell’uomo e la sua storia. Seminari di evoluzione umana“, a cura del Prof. Giorgio Manzi. Per ottenere il link al seminario di interesse è sufficiente mandare una mail a segreteria@accademiaxl.it.
Per chi non conoscesse questa valida iniziativa si tratta di seminari on line dove possiamo tutti partecipare e interagire con domande al relatore a fine presentazione. Per noi docenti i seminari proposti sono un valido strumento di approfondimento e di aggiornamento, inoltre per i docenti delle scuole secondarie di secondo grado è possibile partecipare con la propria classe collegandosi dall’aula, dando la possibilità agli alunni di intervenire in diretta e parlare con il relatore.
Ricordiamo inoltre che tutte le precedenti edizioni sono disponibili sul sito https://www.quarantascienza.it/ e sono pertanto una risorsa preziosa, attendibile e aggiornata. Anche i seminari di quest’anno saranno pubblicati a stretto giro e fruibili in differita.
Scarica il Programma dei seminari di QuarantaScienza 2024
Si è svolto, tra il 7 ed il 14 luglio, lo stage di eccellenza delle Scienze della Terra rivolto agli otto studenti delle scuole secondarie di secondo grado, che si sono meglio classificati nella fase nazionale dei Campionati delle Scienze della Terra, organizzate da ANISN – Associazione Nazionale Insegnanti di Science Naturali, con il Patrocinio del Ministero dell’Istruzione e del Merito, 4 studenti del biennio e 4 del triennio
Lo stage si è svolto presso la sede del Centro risorse delle scienze, ospitato dall’Istituzione scolastica San Roch ad Aosta, sede della sezione regionale dell’ANISN, che organizza questa iniziativa, che ha avuto il patrocinio della Regione Autonoma Valle d’Aosta e della Società Geologica Italiana.
Le attività di formazione sono state sui diversi temi che sono contenuti nel Syllabus delle IES, le International Olympiad of Earth Sciences, quindi petrografia, cartografia, mineralogia , idrologia, paleontologia, glaciologia, meteorologia, astronomia e le tematiche ambientali più attuali, come il cambiamento climatico, con il contributo dei proff. Daniele Castelli e Marco Giardino, di UNITO, della prof.ssa Elisabetta Erba di UNIMI, della dr.ssa Silvia Monte esperta del Centro Funzionale e del dr. Marco Gai dell’Osservatorio di Pino Torinese. Gli studenti che hanno partecipato, vincitori della selezione nazionale, sono Alessandro Vaccari, di Reggio Emilia, Mario Celentano, di Viterbo, Margerita Casarotto, di Verona, Daniele Mingardi, di Orvieto, Michele Cavalli, di Parma, Giulio De Gregorio di Potenza, Sebastiano Rui di Udine e Chiara Zicca di Roma.
Vaccari, Celentano, Cavalli e Zicca parteciperanno alla fase internazionale delle IESO che si terrà a Pechino dal 7 al 16 agosto.
L’iniziativa è stata organizzata e gestita dalla prof.ssa Occhipinti, responsabile nazionale per le IESO, che accompagnerà la squadra a Pechino, insieme a Emanuele Piccioni, Responsabile della Segreteria Tecnica nazionale, e a Alessandro Chiappori, degli ALUMNI.
Da sinistra, Giacomo Calogero (tutor), Sebastiano Rui, Michele Cavallo, Margherita Casarotto, Chiara Zica, Giulia De Gregorio, Daniele Mingardi, Samuele Rosso (tutor), Mario Celentano, presso la Miniera d’oro di Chamousira a Brusson
Bando Premio Donna di Scienza, istituito dall’Associazione ScienzaSocietàScienza e iniziativa di punta del Cagliari Festival Scienza.
La Sezione ANISN Cagliari ha firmato un Partenariato con l’Associazione Scienza Società Scienza con cui collabora fin dalla prima edizione del Festival facendo parte del comitato scientifico e organizzatore e presentando exhibit tenuti da studenti delle scuole sarde. L’Associazione ScienzaSocietàScienza dal 2008 organizza a Cagliari il Festival Scienza e dal 2019 ha istituito il Premio Donna di Scienza in Sardegna. Quest’anno, in occasione della sesta edizione del Premio, è stato istituito anche il Premio Donna di scienza nella scuola rivolto alle insegnanti sarde in servizio nelle scuole superiori, che si siano distinte nella didattica della scienza e nella diffusione della cultura scientifica .
Motivazione del premio: ancora oggi la parità di genere, nonostante i traguardi raggiunti negli ultimi anni a livello locale, nazionale e internazionale, anche all’interno della comunità scientifica, resta fortemente condizionata dagli stereotipi e le donne continuano a essere marginalizzate nella ricerca, nelle pubblicazioni scientifiche e in vari altri campi.
Bando del Premio Donna di Scienza 2024
Il Ministro, intervistato nel corso della 22esima edizione della rassegna Direzione Nord, nella sede di Assolombarda a Milano, ha dichiarato la sua intenzione, istituendo una apposita commissione di esperti, di ridurre i contenuti dei programmi della scuola primaria, ritenuti eccessivamente dispersivi.
In particolare, affermazione che è diventata virale sui media suscitando moltissimi commenti, il Ministro ha portato come esempio di sovraccarico contenutistico ‘lo studio delle varie specie dei dinosauri’, proposto in una classe terza di una scuola primaria e ha segnalato, citano sempre i media, che ‘addirittura c’era un animale vissuto 40 milioni di anni fa che i bambini dovevano studiare, vissuto in Messico ed estinto da milioni di anni, non mi ricordo come si chiamasse… un felino’.
(Immagine © EvaK – Wikimedia Commons)
In quanto Associazione di Insegnanti di Scienze Naturali, non vogliamo attribuire a queste affermazioni, come invece molti sul web, né una connotazione politica, né ‘identitaria’, né la visione, prettamente antropocentrica, che è stata proposta da molti nei loro commenti: tale interpretazione infatti, appare ispirata alle Indicazioni ministeriali del 2012, che prevedono che il programma sia articolato intorno ad alcuni snodi periodizzanti della vicenda umana quali: il processo di ominazione, la rivoluzione neolitica, la rivoluzione industriale e i processi di globalizzazione e di mondializzazione’. Ma questa citazione, che esclude automaticamente i dinosauri dal curricolo scolastico, perché estinti alla comparsa dei primi ominidi già da 50 milioni di anni, fa parte del curricolo di Storia mentre ben diversi sono gli Obiettivi ed i Traguardi previsti in quello di Scienze. Come insegnanti di Scienze vogliamo ragionare di saperi e strumenti di pensiero scientifici; non faremo commenti sul fatto che i felini siano comparsi sulla Terra solo 30 milioni di anni fa, quando il Messico e le sue catene montuose erano ancora in piena orogenesi. Vogliamo esprimerci sui nodi fondanti della disciplina, sulla necessità di un curricolo verticale in tutto il primo ciclo dell’istruzione, di saperi disciplinari proposti in una logica di propedeuticità e di essenzialità, elemento questo su cui peraltro concordiamo col Ministro.
Le Indicazioni Nazionali per il curricolo dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione del 2012 esprimono Obiettivi di apprendimento e Traguardi per lo sviluppo delle competenze: nel rispetto di questi, il docente della primaria costruirà un curricolo, che, attraverso conoscenze ed esperienze, svilupperà competenze coerenti con l’età degli alunni, con i nuclei fondanti e i saperi essenziali delle discipline scientifiche, ma terrà conto anche della necessità di suscitare interesse e curiosità in bambini già bersaglio di stimoli da parte di media, tv, documentari…
I dinosauri, ad esempio, fin dal 1993, quando apparve il film Jurassic Park tratto dal libro di Crichton, sono spesso motivo di domande e di curiosità da parte degli alunni, perché fanno parte del loro ‘vissuto mediatico’ e sono animali iconici, che rappresentano, nell’immaginario collettivo, un passato remoto fantastico, ma a tutti gli effetti, reale; ed è proprio questo aspetto a renderli particolarmente affascinanti. Perché impedire all’insegnante di rispondere alle inevitabili, e auspicabili, domande dei propri alunni, che a fronte del pupazzo del dinosauro, del cartone animato, del libro di testo, sollecitano spiegazioni alle loro curiosità? Le stesse Indicazioni ministeriali, nel curricolo di Scienze, ‘richiedono che lo studente abbia una visione della complessità del sistema dei viventi e della loro evoluzione nel tempo, che riconosca nella loro diversità i bisogni fondamentali di animali e piante e i modi per soddisfarli negli specifici contesti ambientali’.
Per dare senso e significato allo studio dei dinosauri, all’interno di un curricolo di Scienze che favorisca, lungo tutto il primo ciclo dell’istruzione, una crescita progressiva di saperi e di competenze, in una logica di verticalità e propedeuticità, come già avviene per il curricolo di Storia, è necessario soprattutto che il curricolo si sviluppi attorno e attraverso i nuclei fondanti della disciplina: lo studio dei dinosauri, della loro comparsa, della loro specializzazione e della loro estinzione diventa uno strumento didattico utile per la percezione del tempo profondo, per la comprensione dell’evoluzione naturale, delle relazioni causa effetto, dei flussi e delle trasformazioni, dei cambiamenti climatici del passato così come quelli attuali.
In particolare, lo studio degli scenari correlati ad una sesta estinzione di massa, paventata dagli scienziati come conseguenza dei cambiamenti climatici in atto, può attingere dalla vicenda dei dinosauri preziose informazioni: disporre di un insieme di dati sul fenomeno, sebbene cause ed effetti siano stati diversi, ci permette di prevedere fatti ed eventi con maggiore precisione e forse anche di cambiare la storia futura del Pianeta.
Questo processo di insegnamento-apprendimento permette di facilitare la comprensione di concetti fondanti, senza che vengano banalizzati, come si riscontra invece in molti casi, sia nei libri di testo, sia nella riproposizione da parte degli insegnanti. Ciò avviene in particolare quando si propongono relazioni di causa-effetto dirette, lineari, semplificate e in grado di produrre ‘effetti speciali’: una mela cade e permette a Newton di formulare una legge universale, due continenti si incastrano come un puzzle e costituiscono una prova fondante per la teoria della Deriva dei continenti, un meteorite cade e i dinosauri si estinguono.
Questi collegamenti diretti permettono di semplificare relazioni e fenomeni, di renderli apparentemente più facili da spiegare, e quindi da capire; non emergono, però, con tale approccio, la ricchezza e la complessità del lavoro e del pensiero degli scienziati, la progressione e il tempo che richiede la ricerca scientifica e l’elaborazione di una teoria, attraverso studi sempre più approfonditi e focalizzati, che costruiscono nodi in una rete di saperi, in un sistema complesso ed articolato di fenomeni e di relazioni.
Anche se a volte, il caso, quella che oggi si definisce serendipity, può contribuire a dare una piccola spinta alle scoperte scientifiche. Il meteorite che 66 milioni di anni fa è caduto nella penisola dello Yucatan, vicino al Messico, individuato grazie ad una casuale scoperta fatta nel 1980 da padre e figlio Alvarez nella Gola del Bottaccione in Italia, dove è stato identificato il limite K-Pg , Cretaceo-Paleogene (in passato K-T Cretacico -Terziario), ha sicuramente contribuito a innescare un clima rigido, secoli, millenni di freddo e di buio, che hanno portato alla scomparsa dei dinosauri, ma anche di molti altri organismi, forse meno iconici, come le ammoniti e i belemniti: la quinta estinzione di massa.
Non si può però dimenticare che molte specie di dinosauri avevano già sviluppato piume ed ali, occupando altri spazi ed altri ambienti, che altre specie erano ovovivipare, quindi antenate dei primi mammiferi, che nell’emisfero meridionale la messa in posto dei Traps del Dekkan, con importanti emissioni di anidride carbonica, potrebbe aver contrastato il clima freddo prodotto dal meteorite, favorendo la sopravvivenza di organismi che, se non discendenti dallo stesso clado, dallo stesso ramo evolutivo dei dinosauri, ne sono comunque parenti stretti.
Consapevoli, come insegnanti di Scienze, della ricchezza e dell’importanza di queste conoscenze per lo sviluppo delle competenze disciplinari e dell’interesse degli studenti verso le discipline scientifiche, auspichiamo che nella commissione istituita dal Ministro dell’Istruzione e Merito per redigere le nuove Indicazioni da lui preannunciate, sia prevista una significativa componente scientifica disciplinare, in grado di elaborare un curricolo basato su principi scientifici, sui nodi fondanti delle discipline, sulla costruzione progressiva e coerente dei saperi, senza preclusioni su temi fondamentali come l’evoluzione.
Sarà responsabilità degli insegnanti della scuola primaria, opportunamente formati in ambito scientifico, sollecitare la curiosità dei propri alunni e rispondere alle loro domande, anche a quelle sui dinosauri, consapevoli che il tema andrà ripreso e sviluppato quando l’età e le competenze degli studenti li renderanno in grado di comprendere il complesso sistema di relazioni che si sviluppa dalla loro comparsa e dalla loro evoluzione, ancor più che dalla loro estinzione.
L’articolo è stato redatto da Susanna Occhipinti (Presidente ANISN Val d’Aosta), con la collaborazione di Isabella Marini (Presidente ANISN), Anna Lepre (Past-Presidente ANISN) e Rosa Roberto (Presidente ANISN Puglia).
In allegato, la graduatoria e i punteggi della fase nazionale 2024 dei Campionati (ex Olimpiadi) delle Scienze Naturali.
Congratulazioni a tutti i partecipanti!
Graduatoria fase nazionale Campionati (ex-Olimpiadi) delle Scienze Naturali 2024