Anna Lepre

Le Scienze naturali nella scuola

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Feb 222017
 

Le Scienze Naturali nella Scuola
Rivista semestrale per i soci.

I numeri contrassegnati con l’asterisco * sono integralmente scaricabili e disponibili nell’Area Soci.

Indicazioni redazionali per gli autori de «Le Scienze naturali nella Scuola»

I NUMERI USCITI NELL’ANNO 2024
 
Le Scienze Naturali nella Scuola N° 70, Fascicolo I, 2024 *
 
Natura resiliente
 
L’editoriale del direttore Mancaniello analizza i risultati del sondaggio sulla nostra rivista. Il questionario realizzato da Italo Testa si può leggere a pag.88 e seguenti. Apre il gruppo di articoli sulla didattica il lavoro della sezione di Messina: PROGETTO SEMPER – inSiEMe. Domenica Lucchesi ed altri ci accompagnano a conoscere il Sistema dei laghi di capo Peloro, un itinerario fatto per sensibilizzare gli allievi sui problemi ambientali. A seguire, un articolo di Macaluso su un lavoro di una classe di bambini che ha seguito lo sviluppo di un uovo di gallina. Osservare la vita in diretta è stato per i piccoli occasione di meravigliosa scoperta. Con l’articolo di D’Angelo parliamo di chimica. Il concetto di mole, lo studio della struttura tridimensionale delle molecole, le reazioni chimiche e altro con esempi chiarificatori e un utile questionario finale. Irene Luccioni, ANISN Marche, ci propone il resoconto di un seminario di Geologia sul campo: le grotte di Camerano (Ancona). Abitate sin dal Neolitico, sono ricche di storia umana e di interesse geologico. Dalle grotte delle Marche, a quella di Fumane (Verona), uno dei più importanti siti preistorici d’Europa, dove in occasione del Darwin Day è stato organizzato un incontro con esperti di evoluzione umana. L’esperienza raccontata da Belli e Luzi serve a comprendere meglio le origini di noi Sapiens! Con Laura Bifulco ed altri si affronta un argomento di grande attualità: l’inquinamento da plastiche. Per sapere se il rimedio può essere quello studiato dagli allievi di una terza classe di un corso di Biotecnologie Ambientali e cosa sono le larve Zophobas morio bisogna andare a pag.59! Per Scienza giovane due interessanti articoli. Il primo degli allievi dell’Istituto De Sanctis- Deledda di Cagliari che hanno partecipato ai Trophées Scientifi­ques EUROMED 2024, in Corsica, con uno studio sulla produzione di biogas, il secondo degli allievi del Liceo Mamiani di Roma che hanno raccolto la testimonianza della famosa primatologa Jane Goodall, partecipando all’incontro dal titolo “Cambiare si può”: un giovanile messaggio di speranza! Dalla Sardegna ci arriva, con l’articolo di Maria Grazia Rachele ed altri, un contributo che ha ispirato il titolo di questo numero: Le piante: adattamento, resilienza, comunicazione; le piante, il loro meraviglioso mondo, i loro segreti! Con l’articolo di A.R.Filipetti ci inoltriamo nel paesaggio suggestivo delle Lame rosse e seguiamo l’escursione geologica organizzata dall’ANISN Marche, mentre in Libera Navigazione, a pag.91, Rosa Roberto ci offre con Darwin e le donne… un aspetto inedito e stimolante del padre dell’evoluzione. Ornella Pepe, con il suo articolo: Quando a scrivere un libro è un dislessico, ci regala una testimonianza toccante che parla al cuore prima che alla mente, mentre il racconto fantastico di Magistrelli dal titolo Filogenesi, ci offre un modo originale di affrontare l’evoluzione.
 
I NUMERI USCITI NELL’ANNO 2023
 
Le Scienze Naturali nella Scuola N° 69, Fascicolo II, 2023 *
 
Biodiversità uguale Ricchezza

Il titolo di questo ricco numero della rivista, Biodiversità uguale Ricchezza, rimanda ad un argomento centrale di ogni programma di scienze, oltre che tema d’interesse scientifico globale. L’editoriale del direttore Mancaniello ci ricorda, tra l’altro, che l’Agenda 2030 prevede, tra i suoi 17 obiettivi, proprio la Biodiversità. Con il primo articolo di Anaclerio e Saroldi si entra subito in tema, con un argomento che affascina per il suo esotico carattere: Piante carnivore, un esempio di convergenza evolutiva. A seguire un ricco contributo di didattica sperimentale che il prof. Gaudino ha realizzato con i suoi allievi di scuola media, ma con l’inedita partecipazione dei loro genitori; interessanti le opportune applicazioni matematiche. L’articolo di Izzillo ci fa scandagliare il mare, insieme ai suoi giovani allievi, alla scoperta dei suoi segreti e ci ricorda che dalla salute degli oceani dipende quella degli altri ecosistemi. Il titolo The Blue Challenge, una sfida per le scuole alla ricerca del legame tra noi e il mare è emblematico Con Crovato, Maio ed altri, ci spostiamo nello storico I.S. napoletano “Della Porta- Porzio”, per scoprire le meraviglie di una collezione malacologica (e non solo), vanto del Museo dell’Istituto, tornata a nuova vita dopo un laborioso lavoro di restauro. Da Napoli ad… Ancona! Nell’articolo di Luccioni, ancora una scuola, il Liceo Rinaldini, ancora un museo, ma questa volta realizzato quasi in diretta, da un gruppo di giovani docenti e dai loro allievi. La loro giusta soddisfazione a fine lavoro è palese nella foto di gruppo a pag.59. Dai musei didattici ci spostiamo, con Sabina e un gruppo di allievi del Liceo Galilei di Potenza, al Cern di Ginevra, per una visita eccezionale, ma facendo tappa nel laboratorio didattico interattivo di fisica della Ducati di Borgo Panigale. Per saperne di più su questa particolare avventura andare a pag.61! Con La Mantia si affronta un argomento affascinante e temibile allo stesso tempo: il fuoco e i suoi effetti sulle diverse aree del nostro pianeta. Elemento di distruzione ma anche fattore ecologico importante di coevoluzione: da leggere senz’altro, senza paura di …bruciarsi! Di transizione ecologica ci parla Marchetti nel suo intenso articolo in cui ci ricorda gli sforzi che la comunità internazionale sta facendo per salvare la biodiversità; particolare attenzione mette l’autore sui limiti del Piano GBF post 2020. Un contributo targato ANISN Piemonte è quello di Nervi e Tosetto che ci intrattengono su come fare, in modo convincente ed efficace, Educazione ambientale a scuola. Le voci dei giovani ci arrivano da due fonti diverse. La prima è del gruppo Action for Biodiversity Italia” dell’Università di Padova, nato all’interno del programma Roots and Shoots di JGI Italia, titolo: Conoscere per salvaguardare la biodiversità: il nostro patrimonio faunistico in pericolo, regione per regione, dapag. 94. La seconda ci racconta l’iniziativa di alcuni studenti della stessa università di Padova che nel 2021 hanno promosso l’iniziativa Mutans. Per saperne di più sulla Biologia sintetica e per farsi contagiare dall’entusiasmo di questi giovani ricercatori leggere da pag.98. Chiude il numero la recensione di Rosapepe che ci relaziona sul libro di geologia del prof. Iannace: un insolito modo di presentare le Scienze della Terra.

Buona lettura e auguri di serene festività.

L’articolo “Piante carnivore, un esempio di convergenza evolutiva” ha un podcast dedicato preparato dal prof. Nicola Anaclerio: 

 

Le Scienze Naturali nella Scuola N° 68, Fascicolo I, 2023 *

Verso un Umanesimo ecologico

Questo numero porta un titolo accattivante: Verso un umanesimo ecologico e l’editoriale del direttore Mancaniello introduce in modo efficace il tema dei valori fondanti e del rapporto Uomo-Natura. Il numero si apre con un ricordo del Prof. Harry Manelli da parte di alcuni soci, un punto di riferimento di alta moralità e autorevolezza per l’ANISN. A seguire un denso articolo di De Donno, Rossi, Muciaccia sull’Educazione civica alla sostenibilità e alla pace: il programma Roots&Shoots iniziato trent’anni fa da Jane Goodall. Simonetta Soro ci intrattiene sulle novità didattiche dall’Europa e le innovazioni riportate hanno un sapore inedito che ci incuriosisce (basti citare la differenza tra STEM e STE(A)M, pag,21), mentre Paola Cazzani ci ricorda il progetto della sez. ANISN Pavia sul riciclo dei cellulari, realizzato in collaborazione con il Jane Goodall Institute – Italia. Sempre nell’ambito della didattica Troiano affronta un aspetto molto attuale del ruolo delle donne nella ricerca riportato nella nuova rubrica della rivista Pikaia dal titolo: L’evoluzione non ha genere. Con il prof. Tommaso La Mantia si affronta il centrale problema della biodiversità, ma in una inedita prospettiva storica; il titolo ce ne dà un’accattivante anticipazione La Bio-diversità la fa la storia! Il contributo di Capocaso e Venier mette in relazione l’alimentazione umana e l’evoluzione, con un richiamo al microbiota, il nostro nascosto mondo intestinale con proprietà che sorprendono: da leggere anche per evitare fake news! Con il denso articolo di Antonino Rindone facciamo un’immersione in ambienti acquatici anossici, un mondo misterioso e affascinante dove geologia, chimica e biologia si compendiano in una sintesi che affonda le sue radici nel profondo passato della Terra. Con Lo Valvo e Massa restiamo in Sicilia, ma ci interessiamo di mammiferi. Il titolo: Mammiferi estinti, rarefatti o in recente espansione è un lavoro che rientra nell’iniziativa M’ammalia ed è difficile non restare ammaliati dallo sguardo della Monachus monachus (Foca monaca) che ci guarda da pag.67. A seguire il tradizionale commento alla XX edizione delle gare regionali delle Olimpiadi di Scienze naturali a cura di Boccardi ed altri. Restando sempre in casa ANISN, Simonetta Soro ci relaziona sull’interessante iniziativa internazionale City Nature Challenge 2023 Roma, mentre per Scienza giovane, lo studente del Liceo Alberti di Napoli, Stefano Saviano, ci racconta la sua particolare esperienza con Gambusia affinis un pesciolino d’acqua dolce ovoviviparo, ghiotto di uova di zanzare. In chiusura l’articolo di Soler Cornero, L’Italia e le direttive Habitat e Uccelli: alcune riflessioni; in esso si parla dei delicati equilibri che debbono essere assicurati tra l’uomo e gli animali su questo Pianeta. Infine la recensione di Luigi D’Amico sul libro La lezione di Gustavo Zagrebelsky ci riporta in classe, a contatto con i nostri allievi, dove tutto ha inizio e tutto deve compiersi, dove la cultura alta deve divenire pratica educante, farsi strumento formativo per dare ai giovani gli strumenti utili per affrontare le difficili sfide del mondo.

 

I NUMERI USCITI NELL’ANNO 2022

Le Scienze Naturali nella Scuola N° 67, Fascicolo II, 2022 *

La cura

Il tema conduttore di questo numero è la cura. La bella copertina riporta la foto di Jane Goodall, mentre osserva un giovane scimpanzé che pratica il grooming ad un adulto. Il numero si apre con l’editoriale di Daniela Mancaniello che ci intrattiene sul concetto di sostenibilità. Cura dell’ambiente dunque, spesso disattesa, a volte con conseguenze nefaste. Di sostenibilità parla l’interessante articolo di Salciccia e Santarelli, con una ricca e stimolante proposta didattica centrata sulla ricerca di macroinvertebrati nel tratto iniziale del fiume Alento. A seguire, con l’articolo di Bendia e Ferretti ci immergiamo nel paesaggio incantato delle grotte di Frasassi. Le grotte evocano la casa dell’uomo primitivo, ed ecco che con Maria Luana Belli visitiamo l’Istituto di Paleontologia Umana di Anagni, il Museo Preistorico Pietro Fedele di Pofi e facciamo un’escursione sul campo alla …ricerca delle lontane radici dell’Homo sapiens; per sapere di più sul misterioso antenato Argil.. andare a pag.26! Con il contributo di Campo e Mancaniello seguiamo un Percorso Trasversale per le Competenze e l’Orientamento. Lupia e Canora ci parlano di Etnobotanica, essi ci accompagnano in un viaggio attraverso il tempo nella Lucania profonda, quella dei sapori e degli odori di una volta. Piante, fiori, frutti, semi, i loro nomi antichi e moderni, gli usi e i costumi di tutto un popolo. Con il prof. Lustrino, per Obiettivo scienza, ritorniamo a parlare del tempo geologico, mentre per Riflettori sull’ANISN, Occhipinti ci fa il resoconto della 15esima edizione delle IESO in Italia che si è tenuta ad Aosta. Leggendo, apprendiamo che i risultati per la squadra italiana sono stati lusinghieri. Per saperne di più andare a pag. 61. A seguire un commento sulle prove regionali della XX edizione delle Olimpiadi di Scienze Naturali 2021, a cura di Boccardi, Piccioni, Bianchini, Corti, Sarnataro. Per Scienza giovane un gruppo di alunni delle classi IIIA e IV C del Liceo Scientifico Alberti di Napoli riferiscono della loro esperienza PCTO. Per Libera navigazione il contributo di Micillo affronta un argomento attuale e di grande impatto emotivo: Parità di genere ed emancipazione delle donne. De Donno e Muciacca ci aggiornano sui due eventi di grande interesse che hanno avuto Jane Goodall come protagonista a Milano e Venezia; titoli dei due incontri: Esseri sensienti e Ad un passo dall’uomo. Si chiude con la recensione, a cura di Luigi D’Amico, del libro L’ultimo abbraccio di Frans de Waal. Il titolo ci rimanda al mondo dei primati, a quegli esseri sensienti studiati ed amati da Goodall, portatori di emozioni e sensibilità insospettabili, anch’essi bisognosi di quella cura che dà titolo a questo numero. 

Buona lettura! 

 

 

Le Scienze Naturali nella Scuola N° 66, Fascicolo I, 2022 *

Il tempo profondo

Questo numero della rivista presenta una novità importante che riguarda la copertina. La redazione ha concordato la necessità di un restyling che avrete modo di verificare. L’editoriale della dott.ssa. Pulcinelli inizia con una interessante riflessione e prosegue con la presentazione degli articoli. Apre l’elenco una relazione di Silvio Tosetto sulla revisione degli articoli 9 e 41 della Costituzione, approvata a gennaio di questo anno: una modifica importante a difesa dell’ambiente e degli animali. Il contributo integrale sarà accessibile a tutti sul sito. Il filo conduttore che lega quasi tutti gli articoli è il tempo. Se vi fermate a guardare la bellissima immagine della copertina, i suoi colori, i fossili lì rappresentati e poi andate a pag.61, troverete il contributo del prof. Michele Lustrino: L’invenzione del tempo geologico, evoluzione di un concetto, dal quale è ricavato   il titolo dato a questo numero. Ma procediamo con ordine! Pulcinelli ci ricorda l’articolo di M. Binda e M. Levera che raccontano l’escursione fatta al Monte San. Giorgio, con annessa visita al Museo dei fossili di Besano (Va): un emozionante salto temporale nel Triassico! Con l’articolo di Accossano, Lugaro, Rossi, Santandrea, la paleoantropologia entra in classe: misure antropometriche, catalogazione di reperti anatomici e un prezioso richiamo alla teoria evolutiva. La Presidente Bortolon si sofferma sull’adattabilità della metodologia IBSE alla DAD, con un esempio di fenomeno ossidativo, mentre a pag.44 facciamo una Passeggiata tra Cultura e Natura con M. Spanedda e un gruppo di suoi allievi del Liceo Siotto di Cagliari: un intreccio fecondo tra storia umana e storia della Terra; Tuvixeddu, luogo misterioso dove antiche tombe puniche sono scavate in formazioni litologiche del Miocene. Con M.A. Manca restiamo in zona, visitiamo il parco ma con uno sguardo tutto naturalistico, mentre il contributo di A. Gerbaudo, M. Sturani, S. Tosetto, una Storia dell’ambientalismo, segue un percorso transdisciplinare con l’Educazione civica. Da Catania, F.M. Viglianisi ci racconta il nuovo allestimento dato al Museo Zoologico dell’Università e il prof. Lisi ci parla di un progetto scientifico di contrasto all‘invasione di alcune specie aliene, a cui partecipano la Sicilia e Malta. Per riflettori sull’ANISN A. Colli, M. Gobbi, M. Limiroli ci presentano la storia della sezione Pavia, mentre S. Occhipinti ci informa che la Valle d’Aosta ospiterà la XV edizione delle IESO 2022. Ad Aosta ci riporta il giovane Gabriele Cristaudo del Liceo Scientifico Galilei di Catania; la sua passione e la sua curiosità per le scienze ci sorprendono, mentre ci racconta la sua esperienza delle IESO 2021. A chiusura due recensioni: una di Luigi D’Amico sul libro di Naomi Oreskes Perché fidarsi della scienza, l’altro di Angela Colli che recensisce il libro di Gabriele Fraternali, Lezioni nel silenzio. Ancora un invito a leggere, perché come conclude l’editoriale di Pulcinelli che ci ha fatto da guida: anche il tempo della lettura può essere profondo.

Buona lettura!

 

I NUMERI USCITI NELL’ANNO 2021

Le Scienze Naturali nella Scuola N° 65, Fascicolo II, 2021 *

L’evento cha ha ispirato, fin dalla copertina, questo intenso numero della nostra rivista è stato l’assegnazione del Nobel per la fisica al prof. Giorgio Parisi, eclettico studioso della complessità. Nell’editoriale puntuale di Daniela Mancaniello notizie e considerazioni che collegano questo evento all’attualità. Il numero inizia con il contributo-intervista di Andrea Turchi. Per onorare la memoria di Pietro Greco, l’autore ha intervistato un gruppo di giornalisti scientifici a cui ha chiesto un parere sullo stato della divulgazione scientifica in Italia. Bencivelli, Gavallotti, Motta, Pitrelli, Tozzi fanno il punto della situazione. A seguire l’articolo di Bologna e Zappa, accattivante già dal titolo: Insegnare FISICAmente. Incipit invitante: nella prima pagina si parla del momento magico in cui il docente scorge la luce negli occhi dei propri allievi, durante una lezione ben fatta. La specificità della materia, in questo caso la fisica, diventa allora il prezioso pretesto per ricordare l’innovativo metodo IBSE che può sostituire, con efficacia, l’approccio tradizionalista. Con Daniela De Donno, pag.27, si affronta il problema del riciclo dei cellulari usati, e del recupero di elementi chimici in essi contenuti; tra gli altri, soprattutto il Tantalio, ricavato dal Coltan, (columbite- tantalite) estratto da miniere del Congo. Il nome dell’Istituto Jane Goodall Italia di cui l’autrice è fondatrice, rimanda all’ etologa e antropologa inglese Goodall, ai suoi studi sugli scimpanzé, ma affronta, in modo trasversale, anche il vergognoso problema dello sfruttamento del lavoro minorile in Congo. Testa, Galano e Marzoli ci propongono un altro contributo-inchiesta: un’indagine sulla DAD utilizzata nell’insegnamento delle scienze, durante il periodo peggiore della pandemia. Utilizzando la scala Linkert, gli autori hanno raccolto utili dati sulla valutazione della DAD, che si spera servano, per il futuro, solo come indagine storica. Con l’articolo di Floriano e Venanzi si affronta un centrale argomento di chimica: Natura e proprietà del legame idrogeno. L’occasione che ci offrono gli autori, entrambi chimici esperti, non può essere disattesa, se vogliamo conoscere tutto su questo importante argomento che ci sembra di possedere, ma su cui c’è sempre qualcos’altro da imparare. In Riflettori sull’ANISN, Boccardi, Bianchini, Corti, Piccioni, Sarnataro ci offrono una dettagliata indagine sulla XIX Edizione delle Olimpiadi di Scienze in tempo di pandemia, a cui segue il contributo di Isabella Marini su: International Biology Olympiad, la prova internazionale di Biologia 2021, curata dal Portogallo. Inevitabili le difficoltà che si sono dovute superare, ci confida l’autrice, ma affrontate con spirito di sacrificio e opportuna competenza. L’impegno di tutti è stato premiato con tre medaglie d’argento. Sempre restando in casa ANISN, la sezione Umbra, con Renzi e Comastri ci informa del Concorso Letterario Scientifico “Bernardino Ragni” 2021, che ha visto vincitori due allievi del Liceo Scienze Applicate di Spoleto. Le due autrici ci propongono gli interessanti elaborati degli studenti. Da Palermo, Consentino e Di Giorgio ci aggiornano circa le attività messe in campo dalla sezione in tempo di pandemia, mentre con il lockdown stelloso di Valentina Barnaba, ci rilassiamo ed accettiamo volentieri il suo invito a riveder le stelle! Chiude questo numero da non perdere, la recensione di Andrea Turchi sull’ultimo libro di Telmo Pievani: Serendipità, un inno alla ricerca scientifica che nei suoi multiformi, e a volte imprevedibili percorsi, porta gli scienziati a traguardi inattesi, ma pur sempre utili all’umanità.

 Buona lettura!

Le Scienze Naturali nella Scuola N° 64, Fascicolo I, 2021 *

Questo è un numero quasi speciale sulla salute. L’editoriale di Daniela Mancaniello si apre con un ricordo di Pietro Greco, grande comunicatore scientifico e direttore responsabile per molti anni della rivista. Alessandra Magistrelli, collegandosi a quel ricordo, ci parla della divulgazione e della comunicazione scientifica con un taglio storico interessante. A seguire, il ricco contributo di Anna Lepre dal titolo Educare alla salute. In esso, l’autrice ripercorre l’iter legislativo sull’argomento, a partire dall’OMS, agenzia dell’ONU fondata nel 1948; preziosi gli spunti didattici. L’articolo Salute e benessere, la parola ai bambini delle maestre Ferrante, Foti, Lenzo, Marconi, Polichetti, ci offre la possibilità di condividere le emozioni dei piccoli allievi nei difficili giorni della pandemia, attraverso disegni e semplici esperimenti. Con l’articolo di Testa, Colantonio, Marzoli si discute dei problemi di diversa natura emersi con la DaD: psicologici, didattici, metodologici, con particolare attenzione all’insegnamento delle scienze; utile il questionario finale. Simonetta Soro con I vaccini tra miti e leggende, ci invita ad un viaggio a tappe: dalle prime vaccinazioni contro il vaiolo e la rabbia, a quelle contro il SARS-Cov-2.Una corsa non priva di ostacoli, ma alla fine vincente. Telmo Pievani, nel suo La lezione evolutiva di COV-19, ci parla della natura sfuggente dei virus, della loro cattiva abitudine di cambiare ospite (Spillover) per obbedire alla necessità di evolversi.  Leggendo a pag. 51, si capirà cosa c’entra Alice attraverso lo specchio con il coronavirus. Cristiana Pulcinelli, con One Health, la lezione di CoViD-19: una sola salute per esseri animali, umani e ambiente ci ricorda che il concetto di salute è plurale, nel senso che l’uomo sta bene, se gli animali stanno bene, se l’ambiente è salubre. Con Andrea Turchi si affronta l’antica lotta dell’uomo contro i microbi, un’indagine storica tra malattie infettive e le condizioni igieniche precarie che ne hanno favorito la diffusione. Luigi Campanella ci offre un breve, ma utile contributo sulle nuove tecnologie realizzate per produrre presidi sanitari in grado di contrastare l’infezione da coronavirus, mentre con Rossana Rosapepe, si ritorna a parlare di ambiente, con il Progetto A scuola di Futuro- Salerno 2030. Vincenzo Boccardi e Paola Bortolon ci aggiornano sulle Olimpiadi e sui Giochi delle Scienze sperimentali, competizioni che si sono svolte con modalità on line. Irene Cornacchia guarda all’ambiente con l’occhio esperto del geologo. Il titolo: Le perturbazioni del ciclo del carbonio nel tempo e la risposta nell’Area Mediterranea: cosa possono spiegarci le rocce carbonatiche, ci illustra come le variazioni dei rapporti isotopici dell’ossigeno e del carbonio, presenti nelle rocce, permettono di ricostruire il clima della Terra di un lontano passato. L’articolo di Luigi D’Amico ci propone la figura del medico molisano Vincenzo Tiberio che prima di Fleming intuì l’attività antibatterica di sostanze rilasciate da alcuni miceti. Il numero si chiude con un contributo del prof. Omodeo. Una preziosa riflessione sulla teoria evolutiva che aggiungerà ancora qualcosa di nuovo a quello che già sapevamo su Darwin.

Buona lettura!

I NUMERI USCITI NELL’ANNO 2020

Le Scienze Naturali nella Scuola N° 63, Fascicolo II, 2020 *

Il numero si apre con l’interessante editoriale del Direttore Mancaniello che contiene, tra l’altro alcune riflessioni sull’attualità. A seguire, un intenso articolo di didattica di Maria Cristina Carlà Campa ed altri dell’Istituto “Giotto Ulivi” di Borgo S. Lorenzo (FI) che ci intrattiene su due aspetti di grande attualità e di evidente interconnessione: i cambiamenti climatici e le migrazioni. Il filo conduttore di questo numero si snoda poi su un percorso tecnologico di sicuro interesse. Con il contributo di Annalisa Terracina partecipiamo alla Missione dell’Agenzia Spaziale Europea che ha l’ambizione di allinearsi ai programmi che prevedono l’atterraggio controllato su Marte. Nell’ambito del Progetto ESERO Italia, è nata la competizione Una gara su Marte con MARRtino che ha visto vari gruppi di studenti sfidarsi in una entusiasmante gara spaziale; quindi pronti ad …allacciare le cinture! Con Di Bartolomei e Tomaselli entriamo in un laboratorio interdisciplinare, dove l’informatica e la biologia si interconnettono. La visione d’insieme che ne scaturisce è allettante e di sicura presa sui giovani, ma anche sui… meno giovani! Segue un’indagine, promossa dall’Università Federico II di Napoli, sul grado di conoscenze degli studenti di scuole superiori in Biologia e Chimica, nell’ambito del Piano Lauree Scientifiche. Analisi scrupolosa e completa, a cura di Galano, Caruso ed altri, di sicuro aiuto al docente nella sua attività di orientamento. Rosa Roberto affronta in modo documentato e argomentato alcuni aspetti e implicazioni della “scuola digitale” venuti alla ribalta con la necessità della didattica a distanza ai tempi del COVID. Capocasa, Anagnostou e Bisol analizzano i programmi messi in campo per ridurre le disparità sanitarie a livello globale e ricordano l’importanza che la WHO attribuisce alla scienza per preservare la salute umana. Per Scienza giovane, Giulia Guarracino c’informa delle ultime novità nel campo della stampa 3D con utilizzo di materiali compositi, secondo la tecnica innovativa Fused Deposition Modeling; chi vuole saperne di più deve leggere a pag. 53. Nei “Riflettori sull’ANISN”, la Presidente Nazionale Bortolon, a partire dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile si sofferma sull’articolo 14: Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari, le risorse marine e ricorda il concorso Scrittori di classe” della CONAD, a cui l’ANISN partecipa; per conoscere i particolari di questa interessante iniziativa leggere a pag.61. In “Libera Navigazione” il contributo di Bruno Becchi ci ricorda la figura di don Milani, la sua scuola di Barbiana.; Originalità di un messaggio- Attualità di una lezione è il titolo del contributo. La recensione di Luigi D’Amico sul libro di Tom Nichols dal titolo emblematico e di grande attualità: La conoscenza e i suoi nemici, chiude il numero e ci invita ad una riflessione sugli aspetti più controversi e delicati della comunicazione.

Buona lettura.


Le Scienze Naturali nella Scuola N° 62, Fascicolo I, 2020 *

 

Il numero racchiude i lavori del Convegno ANISN svoltosi in Valle d’Aosta dal 5 al 9 settembre 2019. Tema del Convegno: I rischi naturali e l’uomo. Ambiente ed eredità culturale. In copertina, una bella ma drammatica foto dei danni provocati a Rapallo dall’alluvione dell’ottobre 2018. Il fascicolo inizia con l’editoriale della Presidente della sezione S. Occhipinti che ricorda i quarant’anni della formazione dell’ANISN. Con Marcello Dondeynaz ci uniamo al gruppo di dieci congressisti che hanno partecipato all’escursione al Vallone delle Cime Bianche, ai piedi del Monte Rosa: un percorso ricco di storia e di bellezze naturali. Con il contributo di Solarino: Verso la preparazione ai rischi naturali: un percorso che comincia dalla scuola si entra subito in argomento. L’Italia, terra bella ma inquieta, viene presentata in tutta la sua fragilità, da qui la necessità di sensibilizzare i giovani ai problemi ambientali. Con Augliera si affronta il rischio sismico. L’articolo elenca gli enti di ricerca preposti allo studio e alla previsione dei fenomeni sismici e le relative attività. Con Faure Ragani si passa ad un rischio più evanescente, ma non per questo meno pericoloso: l’inquinamento da radon. Gas radioattivo, produce ioni che a loro volta generano particelle alfa beta e gamma, pericolose per gli organismi. Per saperne di più, e scoprire come difendere le nostre case dall’attacco di questo nemico invisibile, bisogna leggere l’articolo a pag.26. Con il contributo di Bernagozzi, il punto di osservazione si sposta verso l’alto. Si parla, infatti, del rischio asteroidi. Centinaia di milioni di meteoroidi e decine di migliaia di asteroidi near-Earth (NEA) sono sparsi nell’Universo a noi prossimo. Per fortuna gli impatti catastrofici sono rarissimi e il sistema di osservazione a livello planetario, il Planetary Defense, ci rende meno vulnerabili; un buon motivo, forse, per ricordarci di alzare ogni tanto lo sguardo al cielo! Segue l’articolo, in francese, di Jean Luc Berenguer sull’importanza delle geoscienze e sui relativi progetti internazionali (tra cui GIFT). L’articolo didattico di Borghini sul rischio frane descrive un lavoro fatto con materiale povero, per simulare la formazione e la caduta di frane: esercitazione accattivante e riproducibile. A questo fa seguito il contributo a più ampio raggio di Occhipinti: Esperienze e attività di laboratoriodi Scienze della Terra. Con il contributo di Tumbiolo e Binda l’orizzonte si allarga sulle variazioni climatiche a livello globale e sulle loro conseguenze sulla biosfera (dal protocollo di Kyoto, all’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile). Tumbiolo e Terracina illustrano il progetto ESERO che vede la collaborazione tra Agenzia Spaziale Europea, Agenzia Spaziale Italiana e ANISN. Bianchini, Boccardi, Corti ci aggiornano sullo stato dell’arte delle Olimpiadi di Scienze Naturali, anche alla luce dell’emergenza Covid19, mentre la Presidente nazionale P. Bortolon fa il punto sui Giochi delle scienze sperimentali e ci aggiorna su: LINKS – Learning from Innovation and Networking in STEM. Il contributo di Lozar e Fanti titola: Piano Nazionale Lauree Scientifiche (PLS) Geologia: Azioni, Esperienze, Prospettive. Chiude il numero l’articolo di Forni: LaStoria dei centri IBSE dell’ANISN: Programma SID e progetto AMGEN TEACH. Fanno parte integrante del fascicolo resoconti delle interessanti escursioni tra cui: Forte Bard, Osservatorio Astronomico di Barthélemy, Castello Pilato, oltre al già citato Vallone delle Cime Bianche.

Buona lettura e…buon viaggio!

 

I NUMERI USCITI NELL’ANNO 2019


Le Scienze Naturali nella Scuola N° 61, Fascicolo II, 2019 *

Il numero natalizio della nostra rivista ha come filo conduttore il problema ambientale e la necessità di una comunicazione corretta ed efficace, da parte di chi ha responsabilità d’informare. L‘editoriale di Daniela Mancaniello, Per uno sviluppo sostenibile, introduce l’argomento prendendo spunto dall’emergenza climatica portata all’attenzione mondiale da Greta Thunberg. Antonella Alfano e Giulia Forni con: Quanto e perché l’approccio IBSE è inclusivo? ci ricordano che il metodo didattico investigativo può sviluppare, negli allievi, le capacità critiche per una lettura autentica della realtà e favorire l’inclusione. Si resta nel tema della divulgazione scientifica con una dettagliata analisi di Fusiello, Sturani e Tosetto sui libri di testo di scienze. Il lavoro prende spunto dall’incontro che i promotori e rappresentanti editoriali hanno avuto con i docenti al Salone del Libro di Torino (maggio 2019). Con l’interessante articolo di Germana Galoforo: La coda dei girini, Ricerca e Formazione a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), ci trasferiamo a 330 Km di altezza, in orbita intorno alla Terra. La stazione ha tra gli altri compiti, quello di effettuare numerosi esperimenti scientifici e controllare lo stato di salute della Terra. Il suo comandante è l’italiano Luca Parmitano! Per sapere poi cosa c’entrano le code dei girini è necessario leggere tutto l’articolo, fino alla fine (come un buon giallo!). Con il contributo di Coscia e Oreste del CNR di Napoli sull’immunologia, si torna con i piedi per terra. Sempre di salute si parla, ma questa volta dell’uomo e di come le scoperte di biologia e medicina hanno migliorato e allungato la sua vita. Come in un accattivante gioco a rimbalzo, De Luca e Gargiulo ci riportano all’ecologia. Il titolo: L’eco di Greta è già tutto un programma. Segue una comunicazione di Occhipinti sul Convegno ANISN, tenutosi dal 5 al 9 settembre 2019 ad Aosta. Il tema: I rischi naturali e l’uomo, è in perfetta sintonia con gli altri argomenti trattati. Con l’articolo a tre voci di Filippo Colonna, Elettra D’Amico e Gianluca Santavicca: Educazione alla sostenibilità e alla cittadinanza attiva: Tokeville, come modello di applicazione,si centra l’attenzione sulla necessità di educare ad una cittadinanza consapevole. Su Tokeville, una startup innovativa a vocazione sociale, c’è abbastanza materiale per stuzzicare la nostra curiosità! Di stretta attualità l’articolo di Valerio Calzolaio. La sintesi del suo libro: La specie meticcia. Introduzione multidisciplinare ad una teoria scientifica del migrare, ci riporta alle nostre origini di specie che non ha mai smesso di migrare. Claudia Polverini ci offre una toccante testimonianza dell’eccezionale percorso umano e professionale del prof Pietro Omodeo, in occasione del suo centesimo compleanno. Il percorso si completa con la recensione di Luigi D’Amico del libro di Telmo Pievani: La Terra dopo di noi, corredato dalle foto naturalistiche di Frans Lanting. Un affresco a tutto tondo delle criticità che il nostro pianeta sta vivendo e delle conseguenze disastrose che ci attendono, se l’uomo non smetterà di sentirsi padrone incontrastato della Natura.

 

Le Scienze Naturali nella Scuola N° 60, Fascicolo I, 2019

L’editoriale del nuovo Direttore Daniela Mancaniello introduce, con una efficace sintesi, gli argomenti di questo numero ricco di spunti didattici e scientifici. Per alcuni di essi risulta difficile separare l’aspetto didattico degli articoli da quello scientifico: e questo è sicuramente un pregio! Il percorso inizia con il pregevole lavoro di Tagliaferri, Pesaresi, Campa dal titolo: Il bosco come laboratorio scientifico per l’esperienza didattica in una scuola superiore. Il viaggio che gli autori ci propongono è un istruttivo incontro ravvicinato con gli alberi, un’escursione didattica attraverso il bosco, i suoi colori, il suo vitale respiro. Segue il contributo di Rosa Roberto che enfatizza l’importanza formativa e culturale della partecipazione degli allievi alle gare disciplinari, nonché quella della valorizzazione delle eccellenze. Con l’articolo di Liguori e Barone, I fluidi non newtoniani, ci avviciniamo ad un argomento di sicuro interesse, con un carattere di novità che stimola il lettore e lo studente ad un maggiore approfondimento: chi vuole saperne di più, non ha che da aprire la rivista a pagina 22. Elisa Contessi ci accompagna, insieme ai suoi ragazzi, in una passeggiata alla scoperta delle geoscienze. Il titolo: Andiamo a vedere non ammette defezioni! Gemona, le Prealpi Giulie, il monte Chiampòn e il boscoso monte Cuarnàn fanno da sfondo alla passeggiata geologica; eventi della durata di milioni di anni si risolvono, davanti agli occhi incantati dei partecipanti, in poche ore. Con Fabio Caradonna si passa all’affascinante mondo ultramicroscopico: Chi dice che i batteri fanno male? I CRISPR e il loro potenziale genetico ci trasporta in un futuro che è già presente, con risvolti scientifici, didattici, etici, di grande valore formativo. Il giovane Lorenzo Pica Ciamarra ci conduce lontano, nel tempo e nello spazio, ricordandoci i lavori pioneristici di Henrietta Swan Leavitt sulle cefeidi. E restiamo nello spazio con Annalisa Terracina che ci illustra il nuovo progetto educativo ESERO dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), di cui l’ANISN è un partner importante; un contenitore multidisciplinare che utilizza lo spazio come contesto potente e stimolante per l’insegnamento e l’apprendimento delle discipline STEM. Paola Bortolon fa un bilancio della sua arricchente esperienza del triennio di direttivo Nazionale, mentre Bertolini ci riferisce di aver letto con molto piacere, e ci invita a condividerlo, il secondo volume della pregevole opera di Pietro Greco: La scienza e l’Europa.  Chiude il numero l’articolo Il Manifesto della diversità e dell’uguaglianza umana, stilato da un gruppo di intellettuali di diversa estrazione culturale, tra cui Greco che è l’autore dell’efficace sintesi.
Buona lettura!

I NUMERI USCITI NELL’ANNO 2018

Le scienze naturali nella scuola N° 59, Fascicolo II, 2018 *

Il numero, interamente pubblicato a colori nell’area riservata del sito, è suddiviso in cinque sezioni. La prima di queste, pubblicata anche in stampa e inviata a tutti i soci, ha in apertura un documento di carattere generale sulla formazione e la professionalità docente, ed è dedicata ad argomenti trasversali attraverso i quali si è cercato di far conoscere in che cosa consista l’IBSE fornendo anche alcuni strumenti di approfondimento, come gli articoli sulla videonalisi e sulle competenze del docente IBSE e quello sull’ambizioso progetto ABE – Amgen Biotech Experience.

Le altre quattro sezioni della rivista suggeriscono un percorso verticale che si snoda a partire dalla scuola dell’infanzia fino a giungere alla scuola secondaria di II grado nei suoi livelli più avanzati. Si vuole in qualche modo riproporre un criterio di continuità utilizzato in tutti i Centri IBSE dell’ANISN, quello di accompagnare gli studenti nel loro divenire e gli insegnanti nel considerare l’importanza di confrontarsi con i livelli precedenti e successivi di scolarità con la consapevolezza di avere di fronte giovani menti in evoluzione, già portatrici di conoscenze e spesso anche di misconoscenze. Gli argomenti trattati sono i più vari a testimoniare l’importanza del metodo e della trasversalità fra le diverse scienze.

Il messaggio complessivo, quello di riproporre una scuola attiva e partecipata dove l’insegnamento delle scienze, e non solo, sia centrato sull’investigazione e sulla ricerca, emerge chiaramente da tutti gli articoli proposti sia che raccontino esperienze relative alla scuola di base sia che descrivano lavori più complessi sperimentati con i ragazzi più grandi.

In ognuno degli articoli si ritrova il condensato di esperienze realmente portate nelle classi e condivise fra docenti sperimentatori che hanno partecipato ai corsi in questi anni, trainer e coordinatori, tutti lavori in divenire, protesi verso un cambiamento possibile e documentati in modo da poter funzionare da stimolo per aggiungere nodi a questa rete virtuosa. Numerosi anche i documenti degli alunni, disegni, stralci di quaderni ed exhibit che per ragioni di spazio abbiamo dovuto contenere ma che costituiscono un prezioso archivio patrimonio di tutti.

 

Le scienze naturali nella scuola N° 58, Fascicolo I, 2018

Il numero si apre con l’editoriale del direttore che ha un titolo emblematico: La scienza non è democratica. In esso viene affrontata l’annosa questione della comunicazione della scienza, con l’annesso pericolo della diffusione di false notizie. Si mette nel giusto rilievo l’evidente ricaduta educativa. Per l’osservatorio sulla didattica, un ricco articolo ci viene da un Istituto di Gemona (Friuli Venezia Giulia). Le colleghe Barnaba, Contessi, Girardi documentano l’interessante lavoro fatto con i loro allievi. Il titolo, Un’indagine sismica nella scuola a 40 anni dal terremoto del Friuli, prende spunto dal tragico evento del 1976, ed effettua un’analisi dei risultati che le attuali ricerche in campo sismologico hanno conseguito e le possibilità di prevenzione. Gli allievi, in veste di ricercatori, sono protagonisti di un lavoro sul campo che merita la massima attenzione. Dal Friuli…alla Sardegna, dove tocchiamo con mano l’entusiasmo della collega Costantina Cossu e dei suoi allievi del Liceo Scientifico Fermi di Alghero, coinvolti in un’avventura europea con il progetto ASOC (A Scuola di Open Coesione). Essi presentano il progetto Janna de mare con cui hanno vinto il premio che li ha portati fino a…Bruxelles! Franco Pirrami fa un’esauriente analisi sui percorsi didattici IBSE, regalando spunti e fornendo dati di indubbio interesse ai tanti colleghi ANISN impegnati in questa attività. Con Nicola Maio ed altri autori ci trasferiamo al Museo didattico di zoologia dell’Università Federico II. In ambienti austeri e carichi di una lunga storia che inizia con Giuseppe Bonaparte (1806), gli autori ci guidano per mano attraverso i corridoi, le sale, i banchi che raccolgono le diverse specie animali. Un viaggio che è una veloce e allettante ricapitolazione evolutiva. E l’evoluzione è il nucleo del lavoro presentato dalla ricercatrice Maria Rosaria Coscia del CNR di Napoli che Per Obiettivo Scienza ci presenta un interessante caso di coevoluzione ospite/ patogeno. Una eccitante corsa agli armamenti che vede l’ospite e il parassita in perenne lotta, sul filo di un equilibrio sempre precario. Lo Stretto di Messina, la sua enorme diversità biologica, i suoi fondali, le sue acque superficiali; tutto ci viene raccontato da Antonino Rindone in un articolo denso e piacevole, corredato da belle foto raccolte come in un album da conservare. A proposito di diversità biologiche, Destro Bisol affronta il mai sopito problema delle differenze razziali, e lo fa utilizzando l’espediente dell’intervista. Bisogna leggerle quelle domande, meditare su quelle risposte per poter contrastare, con sempre maggiore forza, l’onda mai sopita del razzismo. Un giovane studente del Liceo Scientifico “ Caro” di Sarno (SA), per Scienza giovane,  vuole condividere con il lettore la sua esaltante esperienza come vincitore del Concorso “Una settimana da ricercatore”, organizzato dal CusMiBio: non si può deluderlo! Per la sezione Riflettori sull’ANISN torniamo a casa, con un articolo sulle Olimpiadi di Boccardi che ci aggiorna sullo stato dell’arte; c’è poi il resoconto di Carla Cardano sulla Scuola estiva che si è tenuta ad Ampezzo (UD) e che ha avuto i licheni come oggetto di studi; un’esperienza che ha lasciato il segno, ci dicono i partecipanti! Chiude il numero un articolo sulla rinata Società dei Naturalisti in Napoli, di Antonino Pollio, ordinario di botanica alla Federico II e nuovo Presidente della Società. Un articolo da non perdere, se si vuole conoscere la storia di questa gloriosa istituzione, storia che in piccola parte, in tempi recenti, s’interseca con quella dell’ANISN Campania e Nazionale.

 

I NUMERI USCITI NELL’ANNO 2017

Le scienze naturali nella scuola N° 57, Fascicolo II, 2017 *

Il numero 57 della rivista contiene i lavori del XVII Convegno ANISN, tenuto a Foligno dal 28 al 31 agosto 2016.Apre il fascicolo la presentazione di Renzi che ci intrattiene sul titolo: Il territorio aula nello spazio, nel tempo nella mente- le sfide dell’innovazione didattica nell’insegnamento /apprendimento delle Scienze. A seguire un’ampia ricostruzione di Lepre sul profilo dell’Associazione e il confronto con le Istituzioni a partire dal 2013, fino alla Buona scuola del 2016. Con  Gabrielli si entra nel cuore del territorio umbro, della sua storia geologica, sulle tracce fossili che ne ripercorrono il travagliato ma affascinante percorso; sullo sfondo la bellezza mistica del paesaggio di Assisi. Con Figoli ci spostiamo verso le Successioni giurassiche e i travertini di Pale e dell’ Altopiano di Colfiorito, mentre l’interessante lavoro di Lancioni ridà vita alle antiche popolazioni del Centro Italia, le cui tracce ritroviamo nel DNA mitocondriale. Si torna in aula con il documento di Brancaccio sulla Didattica delle Scienze e sul Modello di Valutazione della prova di Scienze come secondo scritto alla maturità del LS-OSA. Facciamo poi un’incursione nel cervello di chi deve apprendere, per cercare di capire, con Ting e  Renzi, i meccanismi di input e output che sono alla base del processo di apprendimento utilizzando, all’occorrenza, la chiave di accesso del CLIL. Zanchin affronta l’attuale problema della cittadinanza scientifica, attraverso un percorso di apprendimento per competenze. Ancora in aula con Pascucci che fa il punto sui dieci anni di impegno ANISN per IBSE e a seguire la sezione Poster, con  un contributo di Cardano e Gonni sul metodo CLIL di insegnamento, argomento che viene approfondito da Cortese con il suo: CLIL e il futuro digitale. Donnarumma ci prepara un …caffè insieme ai suoi piccoli allievi, raccontando un’esperienza IBSE, mentre Salsano ci parla di funghi e biodegradabilità e si chiede se i funghi salveranno l’ambiente. Eramo ricorda il miracoloso percorso della fotosintesi, e Rosapepe ci informa di una particolare esperienza interdisciplinare su Scienza e Libri. Un documento sul confronto tra la didattica IBSE e quella tradizionale ci è offerto da Miceli e Muciaccia. Boccardi fa il punto sullo stato dell’arte delle Olimpiadi, con un’analisi dei dati di Fantini., mentre con Simonetta Ercoli viaggiamo nello spazio sulle coordinate di un planetario di carta, un paper model … fatto in casa! Il numero si chiude con un pezzo di Teatroscienza di Costantino: tutto da godere!

Le scienze naturali nella scuola N° 56 *. Il numero si apre con un intenso editoriale di Magistrelli sul mai sopito vento maligno del razzismo e si chiude, in un ideale percorso evocativo, con la recensione di D’Amico sul libro di Giovanni Destro Bisol e Marco Capocasa Italiani: Come il DNA ci aiuta a capire chi siamo. Nel mezzo interessanti contributi che iniziano con l’articolo di Floriano e Caronia sulla SPAIS che con le sue dieci edizioni ha dato, e continua a dare, un forte contributo alla formazione dei docenti. Un’analisi, fatta con la lente del geologo sull’apprendimento e sui processi di autovalutazione degli allievi, viene proposta dal dirigente Boiano, mentre, con l’occhio incollato al microscopio, Lorenzoni e Rizzo affascinano con le osservazioni del mondo degli esseri invisibili, o con quelle su animali che si mimetizzano, come l’insetto stecco. Da Firenze ci arriva una toccante ricostruzione storica della tremenda alluvione del 1966, e un monito a non sottovalutare il sempre attuale rischio idrogeologico; il contributo è firmato dai colleghi toscani Lanchina, Papini, Polverini, Striano. Con Mariada Muciaccia ci trasferiamo in North Carolina, Dipartimento di Farmacologia e Biologia della Duke University, per fare con lei un’esperienza unica, in una realtà scolastica e umana così diversa dalla nostra. Pietro Greco ci affascina con le sue Macchine molecolari, un mondo nuovo e fantastico reso realizzabile dagli strepitosi progressi della chimica supramolecolare, mentre Luisa Kustermann ci porta a spasso in un paesaggio incantevole, Le montagne–isole delle Dolomiti, catena sorta dalle acque dell’antico Tetide, di cui la catena montuosa porta le indelebili tracce. L’articolo della collega Kustermann, corredato dalle belle foto a colori, è disponibile sul nostro sito nell’area soci. Giorgio Aimassi ci racconta,  l’entusiasmo del naturalista, la collezione ornitologica del Liceo D’Azeglio di Torino, mentre per Scienza giovane, l’aspirante ricercatrice Alessandra ci parla delle malattie mitocondriali, un campo d’indagine ricco di positivi risvolti terapeutici. Vincenzo Boccardi fa il punto sullo stato dell’arte delle Olimpiadi di Scienze, arrivate alla loro XV edizione, e Sofia Sica ci propone una sintesi degli studi fatti sul vulcanesimo dell’isola d’Ischia.

I NUMERI USCITI NELL’ANNO 2016

copertina1016quarta di copertina017 Le scienze naturali nella scuola N.° 55, Fascicolo I. L’editoriale del Direttore Responsabile Pietro Greco affronta l’annosa questione della distanza tra potenziale e attuale esistente in Italia, un Paese che non è riuscito ancora ad entrare nella società e nell’economia della conoscenza. Segue il documentato articolo di Fiussello, Miele, Tosetto, Vicari che fa un bilancio critico del primo quinquennio della riforma Gelmini, riguardo all’insegnamento delle Scienze Naturali nei vari ordini di scuole. Attilio Pasqualini ci informa sulle nuove normative  delle classi di concorso. Tra le tante informazioni, da segnalare quella che riguarda l’ex classe 59/A (Matematica e Scienze nella Scuola Media). Per accedere a questo insegnamento,dall’anno accademico 2019-2020, saranno necessari almeno 132 crediti complessivi, di cui 30 in matematica, oltre a quelli in Fisica e altre discipline. L’aspetto paradossale della questione è che attualmente non esiste, nell’ordinamento universitario, nessun percorso formativo che preveda questi crediti. Giovanna Giovine affronta l’importante aspetto della valutazione per competenze nell’educazione scientifica. L’articolo parte dalla fondamentale distinzione tra misurazione e valutazione, attualizzando l’interessante tema. Matilde Mundula, prendendo spunto dal caso del batterio Xylella fastidiosa, il fitopatogeno che in Puglia nel maggio 2013 ha creato danno notevole agli olivi, sviluppa un intrigante percorso sullo sviluppo sostenibile da proporre a scuola, con i possibili approcci didattici ed educativi. Con l’articolo di Toma, Taricco, Gardella, Bagnus, Godstein ci trasferiamo nella regione di Sagnassi, nella provincia di Cuneo.Gli allievi dell’Istituto Comprensivo di Centallo-Villafaletto, in rete con IIS Demina di Salluzzo e Istituto Agrario di Verzuolo hanno realizzato, nel 2015, una interessante e documentata ricerca sul campo. La rivoluzione geospaziale: Nuovi strumenti per lo studio della geografia fisica del territorio è il titolo dell’interessante contributo di Domenico Capolongo. Termini come Geomatica, Digital Elevation Model (DEM), GIS (Geographic Information, System),ci introducono nell’affascinante moderna tecnologia  geospaziale. Con Angelici e Scarpelli passiamo al microscopico mondo di protozoi parassiti che possono essere  presenti in una goccia d’acqua. Fare attenzione prima di bere! Infine, Camillo Vellano ci fa percorrere un fantastico salto temporale fino all’antico Egitto, per scoprire le conoscenze che quel popolo aveva nel campo delle scienze naturali. Il numero si chiude ricordando ai soci l’appuntamento a Foligno,dal 28 al 31 agosto 2016, per il prossimo XVII Convegno ANISN.

Copertina 54

IV 54Le scienze  naturali nella scuola, N° 54.  In apertura l’editoriale di Magistrelli. Nell’Osservatorio sulla Didattica Annalisa Bertolino, con Prova comune di Scienze nelle classi del secondo anno, ci fornisce un dettagliato resoconto sull’applicazione del metodo IBSE. Carla Cardano ci racconta l’esperienza di un corso CLIL, organizzato a Bologna, presso il Liceo Minghetti, e Lorenzo Lancellotti ci fornisce brevi appuntisul Progetto LS-OSA. L’articolo di Attilio Pasqualini ci informa sull’indagine De Agostini- ANISN relativa ai nuovi programmi di scienze del V anno liceale. Un invito a non  dimenticare le Scienze della Terra ci viene da Francesca Cifelli e Roberto Mazza, corredato da esempi di  kit didattici. Franco Foresta Martin ci riferisce di un protocollo d’intesa tra il Comune di Ustica e l’INGV e della realizzazione del Laboratorio-museodi scienze della Terra.  Chiude la sezione il ricco contributo di Fausta Tozzi, L’inclusione impossibile, che affronta il tema del bullismo, di grande attualità e forte impatto sociale. In Obiettivo Scienza, Franco Foresta Martin ci riporta ancora sulla sua isola natale, con l’articolo: l’isola di Ustica, una singolarità emergente, una lezione di vulcanologia… da non perdere! Ce lo dice anche Ischia, di Pietro Greco, ci parla del cambiamento climatico, con informazioni sulla variazione della biodiversità tra le isole Flegree e Pontine. I vulcani di fango sono l’argomento di Piero Mammino e…. a proposito di vulcani, Ugo Leone fa una ricognizione storica sulla istituzione dei Parchi, soffermandosi su quello del Vesuvio. Con Valeria Rizzo esploriamo i misteriosi ambienti cavernicoli alla ricerca dei suoi abitanti, mentre Centorame e Sassù ci illustrano le tecniche per caratterizzare specie criptiche di formiche, appartenenti al genere Tapinoma. In Riflettori sull’ANISN, l’analisi di Fantini sui risultati delle Olimpiadi 2015 e le relative graduatorie nazionali di Boccardi. In Libera navigazione, Luana Belli ci porta nell’affascinante Gola di Olduvai, per una formazione sul campo in paleoantropologia, mentre Luigi D’Amico analizza l’Enciclica di Papa Francesco, Laudato si’, una  speciale lezione di ecologia, forte richiamo per l’uomo al senso di responsabilità ed equilibrio nella gestione del Pianeta.

 
I NUMERI USCITI NELL’ANNO 2015
 
Copertina 53 IV copertina 53
 Il N° 53 raccoglie gli atti del XVI Convegno Nazionale ANISN che si è tenuto in Puglia, dal 9 al 13 settembre 2013, presso il Centro di Ricerca Sperimentale e formazione in Agricoltura “Basile Caramia” di Locorotondo (Bari). Titolo del Convegno: Innovazione didattica e Scelte  Sostenibili per lo Sviluppo del Territorio. In apertura la presentazione della prof.ssa Rosa Roberto, Presidente ANISN Puglia. Seguono gli articoli sul rapporto tra didattica e competenze, con i contributi di Rosa Roberto, Paola Bortolon, Ludovico De Padova, ed altri docenti del CRSFA (Centro di Ricerca Sperimentale e di Formazione in Agricoltura “Basile Caramia”) e Fondazione ITS Agroalimentare di Locorotondo. Innovazione didattica e mondo del lavoro, affronta il tema del rapporto tra scuola e produzione agroalimentare e i possibili percorsi formativi. La biodiversità, argomento centrale del Convegno, viene presentata sotto molteplici aspetti e collegata al concetto di sostenibilità. Gli esempi vanno dalla domesticazione del frumento duro, alla nuova frontiera della metagenomica, al rapporto tra biodiversità e salute, ai percorsi didattici per insegnare l’evoluzione e i suoi legami con la diversità biologica (un paragrafo, a cura di Antonella Grano e Mario De Tullo, s’intitola: Il progetto E-MoVe= Evoluzione del Mondo Vegetale). Il Progetto OLVIVA, ci informa delle tecniche di genetica che si mettono in atto per uniformare e armonizzare gli standard qualitativi del materiale vivaistico dell’olivo. Ricchi i contributi delle tavole rotonde che affrontano aspetti della formazione e della didattica sperimentati in classe. Interessante la sezione Workshop e Poster che ci guida in un percorso di aggiornamento su diversi argomenti, tra i quali: l’olio extravergine d’oliva, i lieviti come organismi modello, dal seme del grano duro alla pasta. Il numero si chiude con la sezione: Visite guidate, Mostre, Escursioni: l’Orto Botanico e il Museo di Scienze della Terra dell’Università, il Parco Naturale delle dune costiere da Torre Canne a Torre Leonardo, il Parco Nazionale dell’Alta Murgia con le orme dei dinosauri e l’affascinante Uomo di Altamura; ed ancora: Trani e il Castel del Monte, L’affascinante viaggio geologico lungo la costa del Salento sud-orientale. Un numero ricco quindi, tutto da leggere e… scoprire.
 
I NUMERI USCITI NELL’ANNO 2014

copertina 52IV 52Il  N° 52 * della nostra rivista è monografico sulla metodologia IBSE ed esce a distanza di 2 anni dall’altro, il 48,  che aveva in copertina The Fibonacci Project, il progetto dal quale si è partiti per questa lunga avventura  ormai al sesto anno. L’impostazione è molto simile, si  raccontano nuovi  moduli , si forniscono preziosi strumenti didattici come Il quaderno delle esperienze  dell’alunno(Alfano, Bortolon, Forni) , Il report come strumento di lavoro dell’insegnante (Delfino, Marconi, Piantini). In questi anni il programma SID è cresciuto, sia come numero di Centri Pilota, dai 5 di cui si parlava nel numero 48 ai 10 di oggi, sia come competenze maturate dal gruppo di  ricerca e di progetto e dagli sperimentatori che via via si sono aggiunti. A questo programma si sono aggiunti importanti progetti europei come AMGEN e Sustain. Tutto ciò è ben visibile nei documenti presentati in questo numero della rivista che sono materiali utilissimi per insegnanti  che vogliano sperimentare l’approccio  IBSE e non solo. Ci sono infatti  alcuni moduli sperimentati  nelle classi e messe in situazione (L’aria è Materia?, Il circuito elettrico, Che tempo che fa? Composizione dei colori della materia  e della luce, Miscugli e soluzioni, Un uovo divertente, Un uovo divertente, Il test delle clementine) tutti precisamente descritti e riproducibili, tradotti da documenti di La main a la pâte ma rivisitati e sperimentati nelle classi.  Non si tratta di protocolli o di ricette ma quasi di un diario in cui quasi si percepiscono i ragazzi al lavoro, se ne condividono previsioni e aspettative,  domande investigative e risposte possibili. La storia però non è delle singole classi vissute in isolamento  ma di gruppi di classi verticali o trasversali , vicini perché magari nello stesso istituto comprensivo o geograficamente lontani come dimostrano gli articoli scritti da colleghi di scuola primaria insieme ad altri di scuola secondaria o da colleghi del veneto insieme a colleghi napoletani . L’intreccio intenso di relazioni significative fra alunni, docenti, gruppi di ricerca e di progetto, trainers, traspare da una lettura attenta di questo numero che  riporta anche un resoconto della scuola estiva di Paderno.  Ci auguriamo che la scuola estiva sia la prima di una lunga serie così come altre sezioni ANISN possano aggiungersi via via arricchendo il gruppo con i loro contributi. Questo numero è stato stampato in numero superiore di copie rispetto ad altri perché possa essere utilizzato anche da insegnanti  non iscritti all’associazione e verrà messo nell’area riservata del sito in pdf perché i soci possano utilizzarlo meglio e vedere le belle immagini a colori .

 
 

copertina IV copertinaN° 51 Fascicolo 1 In copertina Cinciallegra (Parus Major) dal bel piumaggio variegato, la cui  scheda è a cura di V. Marocchi. Il numero si apre con l’editoriale di A. Magistrelli che propone tre interessanti riflessioni. L’osservatorio sulla didattica ospita un articolo dal titolo La scienza degli studenti: Un” tè evoluzione” e qualche laboratorio, di C. Giovannelli, R. La Torraca, M. Sala che riporta l’esperienza di un gruppo di studenti del Liceo Tosi di Busto Arsizio (Va), i quali hanno affrontato e divulgato il tema dell’evoluzione in modo originale Segue una ricerca a cura di  A. Magagna, E. Ferrero, M. Giardino dell’ANISN Piemonte sull’uso di nuove tecnologie nello studio e nella didattica delle Scienze della Terra (PROGEO- Piemonte e GeoMedia-web). Un lavoro di A. Colli, M. Faravelli, G. Sandomenico affronta l’annoso problema della formazione professionale dei docenti e il passaggio dalla SSIS al TFA. Chiudono l’Osservatorio tre brevi contributi, di A, Magistrelli e B. Bertolini su Orvieto Scienza 2014. Nella sezione Obiettivo scienza O. Porfiri e S. Salvi ricordano la figura di Nazareno Strampelli, valente agronomo e genetista italiano e i suoi studi pioneristici sul frumento. Nella stessa sezione, F. Ceccolini ci guida nel prestigioso Real Museo di Fisica e  d’Istoria Naturale di Firenze, facendoci visitare la Specola e le sue preziose collezioni naturalistiche. G. Fabrini scrive sulla visita che la sezione ANISN Lazio ha organizzato alla Banca del Germoplasma dell’Orto Botanico di Roma, mentre M. C. Consentino ricostruisce la storia del prestigioso Regio Istituto Tecnico di Palermo. In Scienza giovane G. Strobbia ci contagia con il suo entusiasmo giovanile, descrivendoci la sua formativa esperienza (sta seguendo un master in divulgazione scientifica), mentre F. Scoyni, con il contributo Donne e Scienza, affronta l’annosa questione della scarsa presenza femminile nel mondo della ricerca scientifica. Per la rubrica Riflettori sull’ANISN, Annalisa Terracina ci presenta le innovazioni apportate al sito ANISN, allo scopo di renderlo più efficiente e accattivante, e O. Marinelli ricorda la collega Silvana Bini, recentemente scomparsa. In Libera Navigazione L. D’Amico ci informa sul vasto e prezioso lavoro scientifico del biochimico britannico Frederick Sanger, vincitore di due Nobel. Segue una riflessione di R. Greco su Riforma dell’insegnamento e riforma del pensiero che prende spunto dal  libro, sempre attuale, di Edgar Morin, La testa ben fatta. Infine, con S. Sica che ci manda  un’affascinante cartolina da Le catacombe di Napoli e il miglio sacro, ci immergiamo in un’atmosfera ricca di religiosità e mistero.

I NUMERI USCITI NELL’ANNO 2013
 
Copertina 50 IV copertina 50
N° 50 Fascicolo 3
Il numero si apre con il Dossier su “Orvieto scienza 2013” inserito in OBIETTIVO SCIENZA. L’ introduzione è a cura di Adele Riccetti, del Liceo E. Majorana di Orvieto. La presentazione dell’evento: La scienza ancora negata. Scienza e pseudoscienza: insegnare la scienza oggi nella scuola pubblica che si è tenuto il 16 febbraio 2013, è di Alessandra Magistrelli. Il numero riporta tutti gli interventi dei prestigiosi relatori: Carlo Bernardini, Silvia Bencivelli, Marco Ferraguti, Elena Gagliasso, Pietro Greco, Telmo Pievani, Carlo A. Redi L’OSSERVATORIO SULLA DIDATTICA comprende l’articolo di Chiara Nepi e Claudia Polverini sulla giornata di formazione  per i docenti che si è svolto nel mese di marzo, presso la Sezione di Botanica del Museo di Storia Naturale Firenze. E a proposito di museo, Maria Luana Belli presenta un percorso museale, prendendo spunto dalla sua lunga esperienza svolta presso il Museo di Antropologia “Giuseppe Sergi” dell’Università di Roma. Con l’articolo di Antonio Granato e Valentino Pingitore ci si esercita a costruire un orologio solare e si segue un interessante excursus storico a partire dallo gnomone. Simonetta Soro esamina i regolamenti europei che disciplinano l’utilizzo in sicurezza delle sostanze chimiche nei laboratori. Divertente e accattivante l’articolo del giovane studente di Biologia Alberto Della Signora. Utilizzando oggetti di uso quotidiano e procedimenti facilmente eseguibili, egli dimostra come si può fare scienza anche in… campeggio, suscitando l’interesse e… la meraviglia dei giovani spettatori. Per RIFLETTORI SULL’ANISN, il resoconto, a cura di S. Occhipinti, E. Paris, E. Bonaccorsi della IX edizione del Forum Italiano di Scienze della Terra che si è svolto a Pisa dal 15 al 18 settembre 2013, dal titolo “Le Geoscienze e la Società”. A seguire l’attività delle sezioni, tra cui risalta l’affettuosa manifestazione organizzata dalla sezione Lazio per i “90 anni” del prof. Harry Manelli. Per LIBERA NAVIGAZIONE  V. Boccardi  ha recensito il libro: Non solo test. S. Tosetto e C. Botta hanno presentato il volume, Pietre, piume e insetti. L’arte di raccontare la natura a cura di M. Sturani.  Il volume Equilibrio, storia curiosa di un concetto fisico di T. Castellani è stato presentato da M. Sala.
 
 
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  N° 49 Fascicolo 2
 
Il tema centrale del numero 49 è l’acqua. In copertina, la foto di Marco Varrone, La goccia, introduce l’argomento. L’editoriale di Sandra Magistrelli ha come incipit i versi della poetessa polacca Wislawa Szymborska che “cantano” la magia dell’acqua. In Osservatorio sulla Didattica M. Muciaccia del liceo Mamiani di Roma e M. Landauer del Liceo von Humboldt di Berlino partecipano l’esperienza realizzata nell’ambito del progetto Comenius, centrato sull’acqua (FLOW, For the Love Of Water). Il lavoro è stato condiviso con alcuni allievi del Mamiani (in Scienza giovane il resoconto di due di essi dell’attività svolta a Slagelse, Danimarca). L’incantesimo del lago. Breve storia di un’isola sostenibile è l’articolo di un’altra allieva del Mamiani che descrive l’Isola Polvese, un esempio di piccolo ecosistema, al centro del lago Trasimeno, dove i diversi componenti vivono in perfetta armonia. Del fiume Almone, nella valle della Caffarella a Roma, si sono interessati ancora gli studenti della classe IV G, guidati dalla prof.ssa Muciaccia e dalla dott.ssa Ronci dell’Università La Sapienza. Essi hanno analizzato la composizione dell’acqua e le comunità di macroinvertebrati, utilizzando il metodo BISEL (Biotic Index at Secondary Education Level).Chiude la ricca rubrica dei giovani autori La goccia che fa traboccare il vaso, una simulazione di studio sul fiume Giordano. In Obiettivo Scienza, il nostro Direttore Pietro Greco scrive un articolo sull’acqua vista con “gli occhi” del chimico e Roberto Macrì affronta, il difficile settore della gestione e utilizzo delle risorse idriche. Ancora in Osservatorio sulla didattica c’è la risposta di Temo Pievani (adattata da A. Magistrelli) ad una lettera di un docente che si professa antidarwiniano e il lavoro degli antropologi di G.Biondi e O. Rickards dal titolo Noi e gli altri primati: rapporti molecolari. Si tratta di un’interessante introduzione alle nuove frontiere dell’antropologia aperte dalle moderne acquisizioni della biologia molecolare. Di metodi molecolari (DNA barcoding) parla l’articolo di A. De Biase e M. Cristofaro: Indagini ecologiche e molecolari nella lotta alle piante infestanti, un capitolo della lotta biologica, sempre attuale. Un’interessante analisi sul “mondo” museale ci è offerto da F. Grossi con: Il sistema RESINA(Rete Sistematica Naturalistica): i musei della natura nel Lazio.. In Riflettori si va sulle Dolomiti, insieme ad un gruppo di soci della sezione ANISN Lazio, guidati dai professori Parotto e Mazza.. Il viaggio è raccontato con passione da Rosi Climaco. Per la rubrica Luoghi e fenomeni naturali interessanti e poco noti di lontani e tormentati paesi, Bruno Bertolini, con il suo Biblioteche nel deserto, ci regala un’immersione nell’atmosfera magica di Timbuctu (Mali) e ci guida nella Biblioteca Mamma Haidara, che ospita antichi e preziosi manoscritti. Laura Franchini, dell’Associazione Amici di Città della Scienza, ci scrive una cartolina intrisa di dolore per il devastante incendio doloso che il 4 marzo 2013 ha distrutto il Museo scientifico interattivo di Bagnoli..  
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N° 48 * Fascicolo 1
Il numero 48 della rivista è un numero speciale dedicato al Progetto Fibonacci, finalizzato alla diffusione in Europa dell’insegnamento scientifico basato sull’indagine IBSE (Inquiry Based Science Education). Nell’editoriale di Anna Pascucci viene presentato il contesto in cui è nato il progetto che vede l’ANISN partner europeo, sin dal 2010, nell’ambito del 7° programma Quadro dell’EU. Il primo centro pilota italiano per la diffusione dell’IBSE è stato creato dall’ANISN a Napoli, presso la Stazione zoologica Anton Dohrn. L’Associazione è riuscita così a coniugare la sua pluridecennale attività nel campo della didattica delle Scienze, con la possibilità di esplorare ed implementare esperienze internazionali.
 Segue una dettagliata analisi dei punti salienti dell’ IBSE, a partire dal programma francese La main à la pâte. Viene descritto dettagliatamente l’impianto epistemologico che è alla base dell’approccio pedagogico-didattico per l’insegnamento delle scienze. La main à la pâte sostiene e coordina il Progetto Fibonacci, sin dal 2010. Nella esauriente relazione di Anna Pascucci viene ancora presentato il passaggio dal Fibonacci al Programma SID (Scientiam Inquirendo Discere), operativo dal 2011, a seguito del protocollo d’intesa con l’Accademia dei Lincei e l’Académie des Sciences. Il numero si arricchisce poi dei contributi di alcune docenti (Forni G., Alfano A., Salsano L., De Masi E.,) del Gruppo Nazionale di Ricerca didattica, e della stessa Anna Pascucci, responsabile del programma. Negli articoli vengono illustrati i moduli e i kit utilizzati per realizzare le loro esperienze in classe “sporcandosi le mani” insieme ai loro allievi.
 
 
 
I NUMERI USCITI NELL’ANNO 2012
 
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Numero 47, fascicolo 3
Il numero 47 , ultimo del 2012, è dedicato allo scienziato Stephen Jay Gould che moriva a New York nel maggio 2002, a soli 60 anni. Si vuole ricordare lo scienziato anche come grande divulgatore , editorialista, storico e filosofo della biologia che ha unito alla profondità e dinamicità del suo pensiero una grande leggerezza nel presentare la scienza cosa che lo ha reso comprensibile e fatto amare anche dai nostri ragazzi come dimostrano gli articoli in SCIENZA GIOVANE di questo numero scritti da studenti liceali:Quando i cavalli avevano…gli occhiali La mia idea su Gould .La sezione OBIETTIVO SCIENZA è interamente dedicata all’evoluzione e a Gould con 4 articoli di grande spessore che mettono a fuoco aspetti diversi e complementari tracciando un profilo articolato dell’uomo e dello scienziato inserito nel dibattito del suo e nostro tempo: Pietro Greco riporta un’intervista che fece a Gould il 29 maggio del 1997 raccontando in modo
vivace e informale domande e risposte su temi tutt’altro che leggeri come il tempo biologico o la contingenza storica; Telmo Pievani traccia un profilo della complessità dello scienziato ricordandoci come egli ci abbia insegnato che le scienze naturali sono una forma alta di cultura e devono dialogare alla pari con tutte le altre espresioni del sapere ; Bruno Bertolini con il suo articolo Immagini dell’evoluzione offre un excursus sul dibattito sempre vitale ma non sempre rigorosamente scientifico che ancora suscita la teoria dell’evoluzione di cui Gould è stato grande interprete; Francesco Grossi ci presenta invece il Gould geologo che considerò sempre le scienze geologiche come un tassello fondamentale dell’immensa architettura naturale.
 
 
 
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Numero 46, fascicolo 2Il 46 è un numero prevalentemente rivolto alla didattica poiché il suo invio ai soci coincide con l’inizio dell’anno scolastico e vi troviamo articoli che hanno le loro fondamenta in molteplici aspetti del continuo e poco conosciuto lavoro di ricerca degli insegnanti che trova nella scuola vissuta nel quotidiano la sua massima espressione e ragion d’essere. Nell’OSSERVATORIO SULLA DIDATTICA Paola Bortolon ci descrive in modo accurato i Giochi delle Scienze Sperimentali 2012 presentando anche la loro filosofia di fondo che è quella di promuovere un globale innalzamento del livello di apprendimento delle scienze e non la sola valorizzazione delle eccellenze. Interessanti le prove e somministrate ai 5 studenti che hanno avuto accesso alla selezione nazionale che nell’articolo sono riportate e analizzate. Completi anche tutti gli altri dati su questa competizione che vede ogni anno un aumento del numero di scuole partecipanti. Nella stessa sezione
della rivista interessanti contributi dei soci Fanelli e Mundula della sezione del Piemonte su due partnership internazionali fra scuole per ‘insegnamento dell’Astronomia e delle scienze della Terra. Articoli dalla scuola e sulla scuola arrivano anche nella sezione SCIENZA GIOVANE in cui i ragazzi raccontano in prima persona la loro esperienza nel progetto sulle cellule staminali. Da segnalare infine oltre ai consueti articoli di carattere prettamente scientifico e alle rubriche, una nuova rubrica che in LIBERA NAVIGAZIONE si affianca a “Cari saluti da…”. Si tratta di Luoghi e fenomeni naturali, interessanti e poco noti di lontani e tormentati paesi, che in questo numero tratta del Libano, paese esplorato dalla “penna” di Luigi D’Amico.
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Numero 45, fascicolo 1Il 45 è il primo numero del 2012, anno in cui si cominciano a fare i conti con il riordino della scuola secondaria di II grado ormai a regime e con i suoi effetti non proprio esaltanti sull’insegnamento-apprendimento delle scienze naturali. L’editoriale di Alessandra Magistrelli è dedicato in gran parte a questo e merita un’attenta lettura insieme all’articolo di Attilio Pasqualini Cosa succede nelle scuole dopo il riordino? La rivista si apre come di consueto con l’OSSERVATORIO SULLA DIDATTICA proponendo un articolo di Elena Ghibaudi sula complessità che a prima vista, dato il taglio rigorosamente scientifico, sembrerebbe più inerente alla sezione ”Obiettivo Scienza”. In realtà la scelta di aprire con esso la sezione e il numero è essa stessa un messaggio, quello di far entrare nella didattica la complessità, non come parola ormai abusata in molti settori anche non scientifici ma come riflessione e ispirazione per tutta l’impostazione della didattica di discipline come la Biologia e le Scienze della Terra i cui aspetti costitutivi metodologici ed epistemologici possono essere compresi solo se i loro oggetti di studio sono considerati sistemi complessi. L’articolo in questione esamina in modo molto chiaro le caratteristiche di un sistema complesso e le diverse definizioni di complessità non trascurandone gli elementi di novità che consentono il superamento dell’approccio riduzionista in nome di un concetto di razionalità più ampio. L’articolo successivo Un percorso didattico alla scoperta degli esseri viventi di Imperio e Nazzi, che riguarda una ricerca sul concetto di vivente condotta in due classi prime di una scuola primaria è esemplificativo di come fin dai primi anni di scuola si incontrino i sistemi complessi e come si possa interagire con essi affrontandone i principali nodi concettuali. Da segnalare in OBIETTIVO SCIENZA l’articolo di F. Foresta Martin Quattro secoli fa iniziava l’astronomia solare che al taglio storico unisce preziosi suggerimenti pratici derivati proprio dalla storia, per osservare le macchie solari con un telescopio per proiezione o con una camera oscura allestita in casa.
 
 
I NUMERI USCITI NELL’ANNO 2011
 
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Numero 44, fascicolo 3
Il 44 è un Numero Speciale poiché si tratta degli Atti del XV Convegno Nazionale della nostra associazione , LA NATURA, L’UOMO, IL TEMPO, che si è tenuto a Napoli dal 7 al 12 settembre del 2010. A Napoli nel 1979 fu fondata l’ANISN, associazione nazionale, a 10 anni da quella pionieristica campana che mise la prima pietra di questa lunga strada, come ricorda Sofia Sica, una delle socie fondatrici nell’editoriale che apre il volume. Ed è in una splendida cornice napoletana, il centro congressi di via Partenope, da cui si ammira un panorama superbo con Castel dell’Ovo a fare da quinta e Capri sullo sfondo, che si sono celebrati degnamente sia il trentennale che il quarantennale.
Questo volume, di un vero volume si tratta poiché di 168 pagine, riporta fedelmente gli interventi del convegno sia di taglio scientifico sia più orientati alla scuola e alla didattica . La documentazione fotografica per ovvie ragioni rende solo in minima parte la grande ricchezza di spunti culturali paesaggisitici e artistici che attraverso visite guidate i convegnisti hanno potuto fare propri. Il testo è ricco di indicazioni e particolarmente accurati sono i percorsi museali presentati che insieme a quelli che segnalano le implicazioni scientifiche e didattiche di escursioni uniche sul territorio ( vedi Parco Nazionale del Vesuvio) costituiscono ottimi esempi per una didattica informale.
 
 
 
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Numero 43, fascicolo 2
Il N.43 è un po’ speciale perché con un numero maggiore di pagine e perché per la prima volta alla rivista è allegato un CD. Si tratta del frutto di un lavoro di ricerca di un gruppo dell’ANISN- Lazio formato da docenti universitari e di scuola secondaria che hanno lavorato insieme fin dal 2003 su uno studio integrato di ambiente intitolato : Il lago di Corree come museo biogeologico per la ricerca e la didattica. E’ un sito di notevole interesse naturalistico e i colleghi-ricercatori mettono in questo modo a disposizione di tutti i lettori numerose e significative esperienze di ambito geologico , botanico e zoologico che tutte insieme costituiscono un ottimo esempio di approfondimento biogeografico di un territorio. Viene anche illustrata la metotodologia seguita che può fornire numerosi spunti didattici.
Non mancano altri elementi di interesse in questo numero sia in OSSERVATORIO SULLA DIDATTICA dove segnaliamo l’articolo di Elisabetta Falchetti sull’alimentazione sostenibile in cui si argomenta a 360° l’importanza di una visione sistemica del nostro organismo inserito nelle reti del sistema Terra , e quello di Dada Muciaccia che riferisce su una collaborazione ormai collaudata che affianca istituti di ricerca come EMBL ad istituti scolastici come alcuni licei romani in un progetto che riguarda le cellule staminali.
Ricche anche le proposte in OBIETTIVO SCIENZA dove l’attenzione è diretta soprattutto alla conservazione della biodiversità ( vedi articolo di Gabriele Gentile) e ad altre tematiche di rischio ambientale le cui problematiche vengono anche sollevate ed illustrate in modo molto preciso nella sezione SCIENZA GIOVANE da Federico Brocchieri, giovane membro di una delegazione del Climate Champion del British Council che partecipa alla Conferenza mondiale sui cambiamenti climatici di Durban.
 
 
 
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Numero 42, fascicolo 1
”La copertina di questo numero 42 non lascia adito a dubbi: all’interno del nostro tricolore , una foto del cortile della Casa Biancadi Garibaldi sull’isola di Caprera, dove fa bella mostra di sé l’”albero di Clelia” , un maestoso esemplare di Pinus pinea, chiamato così dal nome della figlia dell’illustre condottiero alla cui nascita fu dedicato.In effetti scorrendo l’indice si riconoscono numerosi articoli dedicati al centocinquantenario dell’Unità d’Italia, visti ovviamente dalla nostra parte, quella della scuola e delle scienze. Dall’antico museo scientifico del glorioso Liceo Mamiani di Roma alla storia dell’Istituto Tecnico Parlatore di Palermo raccontata da M. Concetta Consentino , ad alcune scuole di storica formazione di Napoli di cui scrive Sofia Sica, è tutto un rincorrersi di notizie, informazioni minuziose che ricostruiscono il tessuto sociale fondante per la nostra scuola e per l’insegnamento delle nostre discipline in scuole dove docenti appassionati di diverse generazioni hanno ricostruito laboratori-museo. Come scrive nel suo primo editoriale il nostro neodirettore Pietro Greco, in questo numero è dedicato ampio spazio al ruolo straordinario, anche se oggi largamente sottovalutato che gli scienziati- e gli scienziati naturali- hanno avuto nella costruzione dell’Unità d’Italia. Segnaliamo in particolare il documentatissimo articolo di Luigi D’Amico “Gli aspetti scientifici della “rivoluzione culturale” di Francesco De Sanctis nella Napoli post unitariaMa è da ricordare anche che questo 2011 è l’Anno Internazionale della Chimica e i due contributi del nostro Direttore , La chimica e l’Italia unita e Stanislao Cannizzaro intrecciano i due fili conduttori che ci hanno ispirato.
 
– I NUMERI USCITI NELL’ANNO 2010
 
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Numero 41, fascicolo 3
”La scuola è uno dei nodi principali della nuova rete di rapporti tra scienza e società. Una delle agorà dove si costruisce la nuova cittadinanza scientifica .” Così si esprime in un’intervista di Alessandra Magistrelli riportata nell’editoriale, il nostro futuro Direttore Responsabile, Pietro Greco, noto esperto in comunicazione scientifica.In effetti scorrendo l’indice di questo numero 41 emerge come la frontiera più attiva fra scienza e società sia rappresentata proprio dalle scienze naturali che con il loro ventaglio di ricerche ne investono numerosi settori. Esemplari i due articoli in OSSERVATORIO SULLA DIDATTICA coordinati su un argomento di grande attualità, “Piccoli RNA”. L’uno è scritto da una ricercatrice del CNR Anna Maria Salvatore, che da anni organizza incontri mirati con insegnanti e studenti . L’altro è di Attilio Pasqualini che esplora dalla parte della scuola, come potente strumento di scambio di saperi, la possibilità di entrare con insegnanti e studenti nel vivo delle frontiere della ricerca usufruendo di attrezzature sofisticate altrimenti inaccessibili e toccando con mano nodi concettuali disciplinari altrimenti astratti.Si parla in questo stesso numero delle “competenze” scientifiche, Marcello Sala, e della didattica a queste finalizzata, Franco Pirrami, dando sostanza ad un sostantivo di questi tempi forse troppo di moda. In OBIETTIVO SCIENZA si introduce una nuova sezione NEWS SCIENZA curata da P. Greco e in SCIENZA GIOVANE fa capolino una nuova scienza l’ “Astroinformatica” con cui sarà bene confrontarsi.
 
 
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Numero 40, fascicolo 2
Il numero 40 è in realtà un numero speciale poiché raccoglie “Esperienze sull’insegnamento delle scienze sperimentali”effettuate dalla sezione ANISN Umbria.L’intento è quello di fornire materiali di didattica laboratoriale ampiamente sperimentati da una rete di insegnanti che in Umbria hanno raccolto l’eredità di molti progetti pluriennali finalizzati alla didattica delle scienze oltre che del piano ISS ai cui principi e ambiti si sono ispirati i docenti del gruppo. redazionale.La prima sezione del volume esplicita le Linee guida che hanno guidato l’elaborazione progettuale dei percosi didattici e a cui si sono riferiti gli autori:
la scuola del curricolo, ovvero la scuola delle competenze la didattica laboratoriale, ovvero il metodo.
La seconda parte è dedicata ai percorsi : Materia e trasformazioni, Leggere l’ambiente, Luce , colore e visione . La terza e ultima parte presenta brevemente il gruppo di lavoro che si è confrontato sulla metodologia e sui diversi argomenti facendo proprio il modello della verticalità (sono 3 docenti di scuola primaria, 3, di secondaria di I grado, 3 di secondaria di II grado) oltre che quello della trasversalità disciplinare oggi perseguito attraverso le scienze integrate. Questo lavoro è documentato con materiali e schede realmente sperimentati in classe come dimostrano le numerose fotografie che hanno anche valore esplicativo, può essere quindi un aiuto prezioso per gli insegnanti che vogliano a loro volta sperimentare nell’ottica della ricerca-azione quanto proposto dai colleghi umbri.
 
 
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Numero 39, fascicolo 1
Il vulcano Eyjafjőll con la sua eruzione del marzo 2010 ha meritato gli onori della cronaca nonché una foto sulla nostra copertina del N.39 anche perché ha sollevato interrogativi non banali sulla sostenibilità del traffico aereo attuale e sulla reale possibilità di espansione del mondo globalizzato che ogni tanto è costretto a fare i conti con fenomeni tanto inattesi per noi umani quanto di routine per le dinamiche del pianeta Terra.Gli articoli di questo numero non seguono un filo conduttore particolare ma spaziano nei diversi settori che compongono il variegato mondo delle nostre discipline: si va dall’origine della vita con un interessante contributo di Samanta Pino e del noto genetista Ernesto Di Mauro, all’evoluzione delle surrenali dei vertebrati, alle malattie mitocondriali, per citare alcuni articoli della sezione OBIETTIVO SCIENZA. Da segnalare in SCIENZA GIOVANE i 4 lavori dei vincitori del concorso indetto dal Bioparco di Roma per giovani fra i 18 e 30 anni, avente per tema l’evoluzione biologica corrispondenti alle 4 tipologie proposte. Particolarmente originale per la categoria “racconto di finzione” quello scritto da Mauro Mennini : “L’antica libreria dei villi”. In RIFLESSIONI SULL’ANISN molte notizie dalle sezioni e un articolo sul riordino dei cicli che ci ricorda l’impegno dell’associazione nel seguire passo-passo con analisi critiche e proposte i diversi regolamenti che si succedono a ritmi frenetici per trasformare la scuola secondaria di II grado.
 
 
– I NUMERI USCITI NELL’ANNO 2009
 
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Numero 38, fascicolo 3
La farfalla che mostra le sue graziose ali colorate sulla copertina viola dell’ultimo numero del 2009 , il 38, non è stata una scelta casuale. Si tratta infatti di un individuo maschio della specie Apatura ilia, un lepidottero che due soci della sezione Campania, Guido Volpe e Renata Palmieri, hanno cercato e trovato intorno al fiume Vulture. Di questa appassionante ricerca riferiscono nell’articolo dedicato a tale ritrovamento.In questo fascicolo troverete anche altri articoli a carattere biologico- naturalistico in omaggio alla chiusura dell’anno darwiniano. Segnaliamo in particolare in OBIETTIVO SCIENZA, il contributo di Elisabetta Falchetti : L’eredità di Darwin nei musei della vita, una accurata e documentata riflessione sulla trasformazione dei musei naturalistici degli ultimi decenni che ha accompagnato e sottolineato la lettura del mondo vivente in chiave evolutiva.
Prosegue anche in questo numero l’ormai tradizionale sezione SCIENZA GIOVANE in cui fra l’altro, il collega Giulio Pompei, diplomato ssis, ci invia un primo diario dall’estero, precisamente da una scuola di Liverpool dove si appresta ad iniziare il lavoro grazie ad un progetto Comenius. E non mancano in OSSERVATORIO SULLA DIDATTICA articoli di didattica che forniscono utili suggerimenti per un approccio laboratoriale anche ad alcuni aspetti della teoria di Darwin.
Da segnalare infine l’apertura di una nuova rubrica Cari saluti da… con la quale ci ripromettiamo di pubblicare di volta in volta una sorta di cartolina da luoghi interessanti del nostro paese che vorrete segnalarci. Abbiamo iniziato con gli aspetti geologici, nientemeno del… Foro Romano.
 
 
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Numero 37, Fascicolo 2
Il secondo fascicolo del 2009 oltre ad essere più ricco di pagine rispetto agli altri, ne differisce anche per la sua struttura divisa in due sezioni distinte nell’”Osservatorio sulla didattica”: Astronomia e Scienze della Terra .
La scelta non è casuale, il 2009 è infatti un anno un po’ speciale poiché collegato ad almeno due eventi riguardanti lo spazio: il quattrocentesimo anniversario della prima osservazione del cielo con il cannocchiale fatta da Galileo Galilei e il quarantesimo anniversario dello sbarco sulla Luna. Anno dell’astronomia dunque cui rendiamo omaggio anche con l’interessante contributo di Franco Piperno et al. in “Obiettivo Scienza” Scienza, religione e astrologia nella vita di Galileo. Fra i numerosi articoli di didattica dell’astronomia segnaliamo in particolare quello di Leonarda Fucili che grazie ad una esperienza pluriennale offre spunti e suggerimenti concreti per far appassionare gli studenti della scuola secondaria di primo grado, e non solo, alle meraviglie del cielo.
Quanto alle Scienze della Terra , la loro massiccia presenza in questo numero è dovuta oltre che all’interesse sempre vivo nell’associazione per i temi geologici , anche all’intenzione di supportare l’incontro che a Rimini si è tenuto il 7 settembre fra docenti universitari, ricercatori, docenti della scuola, per riflettere sullo stato dell’arte riguardo alla didattica e per accompagnare la nostra prima partecipazione alle IESO ( International Earth Science Olympiad).
Un cenno infine ai documenti prodotti sulla riforma della scuola secondaria di secondo grado dei quali sono pubblicati in questo numero nella sezione “Riflettori sull’ANISN” i due relativi all’importanza dell’insegnamento della Biologia e delle Scienze della Terra, rispettivamente redatti da A. Lepre e da E. Campolmi e P. Papini.
 
 
 
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Numero 36, fascicolo 1
Il magnifico gelso di Van Gogh che cattura anche l’attenzione del lettore più distratto con il nostro logo sovraimpresso vuol essere un segnale rispetto al contenuto di questo numero in cui la rivista senza falsa modestia celebra sé stessa e i suoi 17 anni di pubblicazioni. Il primo articolo di Sofia Sica è infatti una sorta di utilissimo indice ragionato in cui trovano posto i titoli di tutti gli articoli pubblicati fino ad ora in ordine cronologico all’interno di ben 34 voci, incluse quelle sui numeri speciali, che vanno da Alimentazione a Zoologia. Un’altra segnalazione importante riguarda l’articolo di Pietro Omodeo nella sezione Obiettivo Scienza, dal titolo significativo e attuale Dignità delle Scienze Naturali. Attuale non solo perché ancora oggi nel nostro paese si stenta a riconoscere alle nostre scienze la forte valenza formativa e culturale che hanno ma anche perché proprio in questi giorni l’ANISN sta diffondendo i propri documenti e comunicati per far sentire la propria voce sulle riforme della scuola secondaria di secondo grado in cui ancora una volta vengono penalizzate proprio le scienze naturali.
 
 
– I NUMERI USCITI NELL’ANNO 2008
 
Numero 35, fascicolo 3Le scienze per una nuova cultura del paesaggio, è il titolo di questo numero speciale della rivista in cui sono pubblicati gli atti del XIV Convegno Nazionale dell’associazione che per l’appunto aveva questo titolo , di per sé già denso delle parole chiave ispiratrici del convegnoSi tratta di un vero e proprio volume ricco di saggi illustrati da foto, schemi esplicativi, disegni che hanno reso vivaci le ottime relazioni dei docenti alternatisi nei giorni densi di iniziative e proposte dal 12 al 16 settembre 2007 che hanno fatto di questo uno dei numerosi convegni dell’ANISN da non dimenticare.”Il concetto di paesaggio può essere definito in modo diverso, in accordo con la cultura personale, in quanto si tratta di un sistema talmente complesso e vario che darne una lettura integrata e completa , totalmente interdisciplinare, è praticamente impossibile. “ Così inizia la prima relazione, quella del professor Edoardo Biondi dell’Università Politecnica delle Marche . Ed è proprio questa splendida regione che ha fatto da ispiratrice e da cornice reale ai modelli e alle elaborazioni teoriche che hanno via via reso possibile quella lettura integrata che il professor Biondi dichiarava all’inizio praticamente impossibile.

Un grazie quindi agli organizzatori del convegno e agli estensori di questi atti, utilissimo strumento di lavoro per gli insegnanti più attenti alla didattica e agli ultimi suggerimenti della scienza del paesaggio.

 
Numero 34, fascicolo 2Il II fascicolo del 2008 presenta qualche novità: una sezione “Scienza Giovane”, che vuol essere uno spazio di scrittura per giovani ricercatori, neolaureati ma anche per laureandi e studenti della scuola superiore appassionati di scienze naturali, e un articolo in inglese, il latino scientifico dei nostri giorni. L’articolo in questione, presentato anche tradotto e commentato, riguarda un caso a dir poco inquietante, quello di una terza specie del genere Canis che gli evoluzionisti chiamano CTVT, costituito ormai da un informe ammasso di cellule considerate fino a poco tempo fa un tumore, che si trasmettono per via genitale. Ecco spiegata anche l’insolita copertina di questo numero che vuole quasi scusarsi con l’amico dell’uomo presentandolo nella veste più accattivante dipinta da un pittore danese Simon Simonsen alla fine dell’Ottocento. Segnaliamo altri articoli di sicuro interesse come quello del professor Omodeo, decano della Biologia italiana, su Darwin e l’origine dell’uomo, in Obiettivo Scienza , e quello sulle competenze, argomento quanto mai attuale, della collega Giovanna Zunica, nella sezione didattica . Infine da non perdere in “Libera navigazione” , le considerazioni del noto giornalista scientifico Pietro Greco sulla terza missione dell’università: la diffusione al di fuori delle sue mura delle conoscenze prodotte
 
Numero 33, fascicolo 1Questo numero 33, I fascicolo del 2008, esce con un certo ritardo a causa di alcuni cambiamenti importanti avvenuti in seno all’Associazione, in seguito al congresso di Ancona del settembre 2007 che ha visto l’elezione del nuovo Direttivo, e alla rivista stessa. Cambiano infatti due membri della redazione e annuncia le dimissioni il direttore Eri Manelli che viene fin d’ora affiancato da Alessandra Magistrelli invitata dal nuovo Consiglio Direttivo a prendere il suo posto; si rinnova , anche se non del tutto, la grafica e la suddivisione nelle quattro sezioni. Da segnalare in Osservatorio sulla didattica , l’articolo sull’uso del laboratorio del professor Bruno Bertolini docente di Biologia cellulare ed esperto nella Didattica della Biologia , noto ai soci per i suoi contributi scritti sempre in linguaggio volutamente semplice e lineare ma densi di ponderate riflessioni. In Obiettivo scienza troviamo due articoli sulle neuroscienze ieri e oggi scritti da due soci – redattori e un interessante contributo di Maurizio Casiraghi, ricercatore in biotecnologie dell’Università di Milano- Bicocca sulle endosimbiosi la cui importanza , soprattutto al livello intracellulare, forse non è ancora nota al grande pubblico degli insegnanti . Fra le notizie sulle numerose attività dell’ANISN occorre dare particolare risalto alle Olimpiadi internazionali , svoltesi a Mumbai, che hanno visto una accurata preparazione all’evento cui si aderiva per la prima volta; di questo racconta la neopresidente Anna Pascucci che riferisce anche dell’entusiasmo e della partecipazione conclusasi con la soddisfazione di due medaglie di bronzo assegnate a Gian Marco Messa di Lecce e a Tommaso Nelli di Pistoia.
 
– I NUMERI USCITI NELL’ANNO 2007
http://www.AnisnLazio.it/pag/pubblicistica/rivista-nazionale.html
 
NUMERI SPECIALI
 

La visione della scienza data dalla scuola. (Anno XVI, numero speciale febbraio 2007)Una attenta indagine sul come i ragazzi delle scuole superiori vedono le scienze sperimentali, per capire il perchè della crisi delle vocazioni scientifiche ed il calo di interesse su queste discipline. Biodiversità e didattica (Scuola estiva di Bassano del Grappa – Luglio 2006) Una rassegna attenta e brillante sul significato del concetto di biodiversità, con le sue implicazioni ambientali e le possibili applicazioni didattiche ed educative. http://www.anisn.it/vicenza/scarica/sc_est_bassano/scuolaestivabassano_00.htm

 

Educazione al futuro: come fare Scienze ai bambini e ai ragazzi (Giugno 2006) Atti del Forum delle Sezioni ANISN Arco Felice, Napoli 4 – 5 marzo 2006 Evoluzione tra ricerca e didattica (Anno XIV, Maggio 2005).Sono riportati gli Atti della scuola estiva 2004 dell’ANISN a Viareggio, durante la quale si sono succedute riflessioni, seminari e discussioni sull’ampio tema dell’evoluzione legato alla figura di Darwin, ma non solo. Scienze: un mito in declino (Anno XII, Estate 2003)Una analisi attenta e precisa della crisi d’interesse per le materie scientifiche, sia in campo sociale, ma soprattutto universitario, con uno sguardo anche agli paesi. Mente e cervello (Anno X, Maggio 2003)Gli atti della prima scuola estiva dell’ANISN, organizzata a Livorno nel 2002, sul delicato ed importante argomento delle neuroscienze, dallo sviluppo delle reti neuronali ai meccanismi ed i “trucchi” della percezione. http://www.anisn.it/scienze_naturali/mente.pdf

 
Amare le scienze naturali (Anno X, Aprile 2002)Dagli atti del Seminario nazionale organizzato dall’ANISN del 2001, sono riportate considerazioni e riflessioni sull’importanza di un approccio attivo nell’insegnamento delle scienze naturali, con tutte le implicazioni di carattere didattico che questo comporta.http://www.anisn.it/scienze_naturali/amare_le_scienze.pdf

Come associarsi

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Feb 212014
 

Puoi associarti o rinnovare la tua iscrizione all’Associazione Nazionale Insegnanti di Scienze Naturali in uno di questi modi:

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L’iscrizione ad una sede locale comprende l’iscrizione al nazionale. Una parte della quota di iscrizione sarà trattenuta dalla sezione locale.

– come Socio Nazionale con Bonifico Bancario, coordinate bancarie IBAN
IT74 S 030 1503 2000 0000 3372 633 presso FinecoBank intestate ad ANISN – ASSOCIAZIONE NAZIONALE INSEGNANTI SCIENZE NATURALI.
Nella causale occorre indicare recapito ed e-mail.

Per controllare l’esito della propria iscrizione è opportuno inviare una email al Segretario Nazionale e al Tesoriere Nazionale (lorenzo.lancellotti@gmail.com)
L’iscrizione va ad anno solare. La quota per il 2014 è di 30 euro per i soci singoli, e 60 euro per i soci collettivi (scuole, enti, ecc.). Vedi anche pagina “Coordinate bancarie e CCP”

Per associarsi occorre aderire allo Statuto ed al Regolamento dell’A.N.I.S.N.

L’invio della quota sociale presuppone l’accettazione delle finalità sociali e di quanto regolato dai vari articoli statutari.

Ai soci viene inviata gratuitamente la Rivista nazionale “Le scienze naturali nella scuola”

Per ulteriori informazioni ci si può rivolgere ai membri del Consiglio Direttivo Nazionale o ai referenti della sezione della propria regione.