Giorgio Bianchini

Nobel per la Fisiologia e Medicina, per la Fisica e per la Chimica 2021

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Ott 122021
 

Il premio Nobel per la medicina 2021è stato assegnato congiuntamente a David Julius, fisiologo dell’Università della California, e ad Ardem Patapoutian, scienziato dello Scripps Research di San Diego, per aver scoperto i sensori che ci permettono di avvertire il caldo, il freddo e la pressione, alla base del senso del tatto. Sono un americano di quasi 66 anni e un libanese di 54 scappato dalla guerra quando era ragazzo. Lunedì 4 ottobre a Stoccolma è stato dato l’annuncio che ha aperto la settimana dedicata ai premi Nobel. L’anno scorso il riconoscimento era andato al trio Alter, Houghton e Rice per il loro lavoro nella scoperta del virus dell’epatite C.

«Come vengono avviati gli impulsi nervosi in modo che la temperatura e la pressione possano essere percepite? A domanda è stata data risposta dai premi Nobel di quest’anno», ha spiegato la giuria. David Julius ha identificato il gene che codifica per il primo sensore di temperatura, il canale ionico TRPV1, utilizzando la capsaicina, un composto pungente del peperoncino che induce una sensazione di bruciore, e ha scoperto che anche il TRPV1 è attivato dalle alte temperature. Il segnale emesso da questo recettore raggiunge il cervello, che determina se il calore è abbastanza forte da bruciare i tessuti e, in tal caso, produce la sensazione di dolore.

I risultati della ricerca premiata offrono interessanti possibilità mediche, perché metteno in luce come ridurre il dolore cronico e acuto associato a una serie di malattie, traumi e ai loro trattamenti. Diversi laboratori farmaceutici, infatti, stanno lavorando per identificare molecole che agiscono su questi recettori con l’obiettivo di trattare diverse forme di dolore cronico, ad esempio quelle associate a processi infiammatori come l’artrite.

Il 5 ottobre il premio Nobel 2021 per la Fisica è stato assegnato all’italiano Giorgio Parisi, a Syukuro Manabe e a Klaus Hasselmann per i contributi innovativi alla comprensione dei sistemi fisici complessi”. I tre vincitori  condividono il Premio per i loro studi su fenomeni caotici e apparentemente casuali.

Giorgio Parisi professore emerito a La Sapienza di Roma, è stato presidente dell’Accademia dei Lincei. Si è occupato di particelle elementari, meccanica statistica, fluidodinamica, ma anche di supercomputer e sistemi complessi, è stato premiato “per la scoperta dell’interazione tra disordine e fluttuazioni nei sistemi fisici, dalla scala atomica a quella planetaria”. Intorno al 1980, ha scoperto i modelli nascosti in materiali complessi disordinati, tra i contributi più importanti alla teoria dei sistemi complessi con applicazioni non solo in fisica, ma anche in  matematica,  biologia, neuroscienze. SyukuroManabe è un  meteorologo e climatologo giapponese  e  Klaus Hasselmann un oceanografo e modellatore climatico tedesco: hanno ricevuto il Nobel “per la modellazione fisica del clima terrestre, la quantificazione della variabilità e la previsione affidabile del riscaldamento globale”.

In particolare Syukuro Manabe ha dimostrato come l’aumento dei livelli di anidride carbonica nell’atmosfera porti a un aumento delle temperature sulla superficie della Terra. Negli anni ’60, ha guidato lo sviluppo di modelli fisici del clima terrestre ed è stato il primo a esplorare l’interazione tra il bilancio delle radiazioni e il trasporto verticale delle masse d’aria. Il suo lavoro ha posto le basi per lo sviluppo degli attuali modelli climatici. Circa dieci anni dopo, Klaus Hasselmann ha creato un modello che collega tempo e clima, rispondendo così alla domanda sul perché i modelli climatici possono essere affidabili nonostante il tempo sia mutevole e caotico. Ha anche sviluppato metodi per identificare segnali specifici, impronte, che sia i fenomeni naturali che le attività umane imprimono nel clima. I suoi metodi sono stati usati per dimostrare che l’aumento della temperatura nell’atmosfera è dovuto alle emissioni umane di anidride carbonica.

IL Premio nobel per la Chimica è stato assegnato a Benjamin List e a David MacMillan “per lo sviluppo dell’organocatalisi asimmetrica”. Gli “ingegneri” delle molecole hanno scoperto un nuovo tipo di catalisi che permette di utilizzare molecole organiche con una procedura più semplice ed efficace. L’organocatalisi ha avuto un grande impatto sulla ricerca farmaceutica e ha reso la chimica più verde, spiega la Reale Accademia delle Scienze di Svezia nelle motivazioni. Benjamin List ha iniziato a occuparsi di organocatalisi asimmetrica negli anni novanta, lavorando con una borsa di studio post-dottorato allo Scripps Research Institute della California del sud. Qui scoprì le potenzialità della prolina, una molecola che entra nella composizione delle proteine, e che funziona benissimo come catalizzatore. Oltre ad accellerare i processi chimici, la prolina permetteva anche di indirizzarli. Infatti a volte le reazioni chimiche danno come prodotti due tipi di molecole, che sono uno l’immagine speculare dell’altro (un po’ come le nostre mani). L’organocatalisi asimmetrica permette invece di ottenere soltanto una delle due forme ed è oggi essenziale per l’industria farmaceutica.

Nello stesso periodo, anche MacMillan stava cercando un metodo per indirizzare le reazioni chimiche. Dopo aver tentato, senza successo, di utilizzate i metalli come catalizzatori, decise infine di provare con molecole più complesse, composte da carbonio e altri elementi. In questo modo riuscì a selezionare un gruppo di composti organici che facevano al caso suo, facili da ottenere e completamente biodegradabili.

List e MacMillan pubblicarono i loro studi nel 2000, a breve distanza l’uno dall’altro, e senza conoscere il lavoro del collega. Da allora, l’impiego dell’organocatalisi asimmetrica si è affermato nell’industria chimica ed è alla base di moltissime produzioni

 Per saperne di più:

https://www.nobelprize.org/prizes/chemistry/2021/summary/

https://www.nobelprize.org/prizes/physics/2021/summary/

https://www.wired.it/scienza/lab/2021/10/05/nobel-fisica-2021-giorgio-parisi-manabe-hasselmann/

https://www.nobelprize.org/prizes/medicine/2021/summary/

 http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Premio-Nobel-per-la-Fisica-a-itaiano-giorgio-parisi-Klaus-Hasselmann-Syukuro-Manabe-160b4e69-1d65-4e98-875f-daa525ef7541.html

http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Nobel-per-la-Chimica-2021-a-Benjamin-List-e-David-MacMillan-ingegneri-delle-molecole-eaf7dec9-8d8a-4a31-b61a-f67fda5f5c75.html

Educare al pensiero critico – Seminario AIRC rivolto a Docenti e Dirigenti

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Ott 122021
 

Con Evelina Molinari, psicologa dell’età evolutiva, Paola Bortolon, Presidente ANISN Associazione Nazionale Insegnanti di Scienze Naturali e Serena Goracci, ricercatrice INDIRE (Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa)

In una società sempre più connessa al web e con stili di vita che lasciano poco spazio all’osservazione, all’analisi e alla riflessione, diviene importante guidare a distinguere tra un’informazione proveniente da fonti accreditate e basata su dati ed evidenze sperimentali da un’informazione dubbia, una così detta fake news.

È altrettanto utile fornire i criteri con cui valutare la provenienza dell’informazione, il suo contenuto, il personale stato emozionale e la propria conoscenza sulla tematica considerata.

Il webinar, oltre ad una breve illustrazione di cosa si intenda per pensiero critico, proporrà delle attività pratiche volte a fornire strumenti per operare questa distinzione, per riconoscere le scorciatoie cognitive, gli stereotipi e i preconcetti responsabili degli errori valutativi, così da attivare e perfezionare la personale vigilanza epistemica.

Il webinar rappresenta l’incipit di successivi momenti di formazione nei quali saranno inserite ulteriori proposte didattiche sullo spirito critico, uno degli elementi caratteristici della ricerca scientifica e dell’evoluzione del pensiero scientifico.

Una parte del webinar sarà poi dedicata a riflettere su come il modo in cui vengono insegnate e apprese le discipline di base, in particolare la matematica e le scienze, possa contribuire in maniera significativa allo sviluppo di alcune competenze trasversali. In particolare si rifletterà su quelle strategie e metodi basati sulla interazione verbale (dialogo e discussione) e sulla collaborazione come importanti dispositivi, utilizzabili in ogni livello scolastico e in ogni disciplina, per lo sviluppo insieme di competenze disciplinari e di cittadinanza.

 

EDUCARE AL PENSIERO CRITICO

Seminario AIRC rivolto a Docenti, Dirigenti

Venerdì 05 Novembre 2021, ore 16:30-18:00

Per iscriversi:

https://webinarscuola.airc.it/webinar/54

Olimpiadi Internazionali di Scienze della Terra, una medaglia d’oro e cinque medaglie di bronzo alla squadra italiana

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Set 152021
 

Ottimi risultati per la squadra italiana alla XIV edizione delle Olimpiadi Internazionali di Scienze della Terra (IESO – International Earth Sciences Olympiad 2021), che si è tenuta online dal 24 al 30 agosto 2021: le studentesse e gli studenti hanno vinto l’equivalente di una medaglia d’oro e di quattro medaglie di bronzo.

A rappresentare il nostro Paese in questa competizione – che avrebbe dovuto svolgersi a Tyumen, in Russia – sei studentesse e studenti selezionati con la fase nazionale delle Olimpiadi delle Scienze Naturali e individuati tra i primi classificati del biennio e del triennio-sezione Scienze della Terra: Gabriele Cristaudo del Liceo Scientifico “G. Galilei” di Catania, Andrea Toninello dell’I.I.S. “Cattaneo-Mattei” di Monselice (PD) e Leonardo Campagna del Liceo Scientifico “G. Rummo” di Benevento, per il biennio, Elisa Sabadini, del Liceo Scientifico “Marconi” di Carrara (MS), Claudia Guidolin del Liceo “G.B. Brocchi” di Bassano del Grappa (VI) ed Ernesto Sangiorgio dell’ITC “Pacini” di Pistoia, per il triennio.

Le IESO 2021 sono state realizzate interamente online, con modalità innovative sia nella forma che nella tipologia di prove. La prova teorica è stata trasformata in un Data Mining Test, un tipo di test che prevede che gli studenti ricavino informazioni da un insieme di dati non organizzato. Due gli argomenti proposti: “La fase parossistica dell’Etna” e “Le miniere di Bauxite del sud della Francia”. Queste prove innovative hanno messo in gioco diverse competenze, proponendo una serie di quesiti da risolvere utilizzando risorse digitali, elaborando dati e ragionando su carte e grafici. Claudia Guidolin ha ricevuto una valutazione di “eccellente”, corrispondente a una medaglia d’oro, Gabriele Cristaudo, Andrea Toninello, Elisa Sabadini e Leonardo Campagna hanno ottenuto un “buono”, corrispondente a una medaglia di bronzo.

Durante la competizione avrebbe dovuto svolgersi anche l’International Team Field Investigation, una gara sul campo con squadre composte da ragazze e ragazzi di nazionalità diversa. Si è trasformata in un National Team Field durante il quale i sei ragazzi italiani hanno lavorato congiuntamente producendo un filmato che ha analizzato gli aspetti geologici, ma anche quelli storici e ambientali, di un sito vicino alla loro realtà. Il lavoro è stato valutato con un “buono”, corrispondente a una medaglia di bronzo.

Agli studenti è stato, infine, richiesto di presentare un elaborato sul tema Earth Science and Art. Sia l’immagine di Elisa Sabadini, sia il filmato di Gabriele Cristaudo sono stati considerati tra i migliori in assoluto; il filmato di Gabriele Cristaudo, in particolare, è stato l’unico presentato interamente a tutto il pubblico delle IESO.

La competizione è stata organizzata dall’ANISN, grazie al sostegno del Ministero dell’Istruzione, Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e la Valutazione del Sistema Nazionale di Istruzione. Il lavoro del gruppo IESO dell’ANISN (coordinato da Susanna Occhipinti e composto da Marie Claire Courthod e dall’”alumno” Samuele Rosso) ha previsto momenti di approfondimento per la squadra italiana sui contenuti teorico-pratici delle Scienze della Terra, che si sono svolti online, con il supporto dell’Università di Milano e dell’INGV di Genova. Una parte del team ha partecipato dalla Valle d’Aosta: gli studenti hanno potuto svolgere anche diverse attività didattico-formative, sulla skyway al Monte Bianco, al Forte di Bard, all’Osservatorio Astronomico di St. Barthélemy e alle miniere di Saint Marcel.

Convegno Società Geologica Italiana

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Set 152021
 

Nell’ambito del convegno della Società Geologica Italiana, si terranno alcuni eventi dedicati ai docenti e alla didattica delle Geoscienze.

Giovedì 16 settembre 2021 dalle ore 9 alle ore 13 si terrà online la sessione “Geoscienze a Scuola“, aperta a insegnanti e ricercatori, nell'”aula virtuale” https://unicam.webex.com/meet/geologia.orienta. La partecipazione è gratuita per gli insegnanti e sarà rilasciato un certificato di partecipazione. Ci si può iscrivere dal sito del convegno (https://www.geoscienze.org/trieste2021/) o attraverso la piattaforma Sofia n. 87867.

Venerdì 17 settembre 2021 dalle ore 9 alle 12.30 si terrà invece il workshop per docenti “Le Geoscienze nell’Agenda 2030“, sempre nell'”aula virtuale” https://unicam.webex.com/meet/geologia.orienta. Anche in questo caso la partecipazione è gratuita per gli insegnanti e sarà rilasciato un attestato di partecipazione. Il codice per iscriversi tramite la piattaforma Sofia è 60587.

Locandina meeting “Geoscienze a scuola”

Locandina workshop “Le Geoscienze nell’Agenda 2030”

Ago 012021
 

Si è conclusa venerdì 23 luglio la XXXII edizione delle Olimpiadi Internazionali di Biologia (IBO CHALLENGE), la più importante manifestazione del settore per le scuole secondarie di II grado, che ha visto la partecipazione di 300 ragazzi di 75 Paesi di ogni parte del mondo. A rappresentare l’Italia, Jacopo Cardinale del Liceo Classico “V. Alfieri” di Torino, Leonardo Morotti del I.I.S. “F. Alberghetti” di Imola (BO), Gabriele Quaranta del Liceo Scientifico “G. Battaglini” di Taranto e Matteo Simonazzi dell’I.I.S. “A. Zanelli” di Reggio Emilia. Tre le medaglie d’argento vinte dall’Italia: Jacopo Cardinale, Gabriele Quaranta e Leonardo Morotti.

La competizione, organizzata quest’anno dal Portogallo, si è svolta interamente online, secondo le indicazioni del Comitato Organizzatore.

La squadra italiana era composta da studenti vincitori nella categoria triennio-sezione biologia delle Olimpiadi delle Scienze Naturali, promosse dall’ANISN (Associazione degli Insegnanti di Scienze Naturali), con il patrocinio del Ministero dell’Istruzione, Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e la Valutazione del Sistema Nazionale di Istruzione.

Il gruppo IBO dell’ANISN (coordinato da Isabella Marini e composto da Giorgio Bianchini, Francesca Corti e Jacopo Del Deo) ha previsto la progettazione, l’organizzazione e la realizzazione online di una settimana di approfondimento per la squadra italiana sui contenuti teorico-pratici della biologia; la selezione, la discussione e la traduzione delle prove IBO come membri della Giuria Internazionale e il supporto ai ragazzi per la piattaforma scelta dagli organizzatori per le IBO CHALLENGE online.

Nella foto, da sinistra a destra, dall’alto in basso: Jacopo Cardinale, Leonardo Morotti, Gabriele Quaranta, Matteo Simonazzi, Isabella Marini, Giorgio Bianchini, Jacopo Del Deo, Francesca Corti.

Informazioni sulla fase Nazionale delle Olimpiadi

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Apr 182021
 

Ai responsabili regionali
Ai referenti di istituto
Agli studenti selezionati per la gara nazionale della XIX Edizione delle Olimpiadi delle Scienze Naturali

A causa del protrarsi dell’emergenza epidemiologica e dell’incertezza legata all’andamento della pandemia da Covid-19 nelle diverse Regioni, si comunica che la fase Nazionale delle Olimpiadi delle Scienze Naturali 2021, prevista per sabato 8 maggio 2021, si svolgerà online.

Appena saranno stati chiariti gli ultimi dettagli tecnici, verranno fornite informazioni ed indicazioni precise per la partecipazione. Nel frattempo, consigliamo a tutti i partecipanti di assicurarsi di avere a disposizione una connessione internet che sia stabile per tutta la durata della prova e con una banda sufficientemente larga da poter trasmettere durante lo svolgimento della gara sia la ripresa dello studente che effettua la prova, sia lo schermo del dispositivo collegato.

Per consentire a tutti di verificare l’adeguatezza della propria postazione, qualche giorno prima della prova verrà effettuata una verifica tecnica; seguiranno informazioni più dettagliate anche riguardo a questo aspetto.

Tutti gli studenti selezionati per la gara nazionale dovranno infine compilare la Scheda Dati allegata inviandola entro lunedì 26 aprile sia alla segreteria tecnica (olimpiadisegreteria@anisn.it) sia al responsabile nazionale (boccardiv@yahoo.it). L’elenco degli studenti ammessi alla gara nazionale è presente all’indirizzo: http://olimpiadi.anisn.it/news/#51.

Lunedi 19 aprile e lunedì 26 aprile saranno infine pubblicate nel sito (http://olimpiadi.anisn.it/) due prove di allenamento per la gara nazionale. Auspichiamo che queste domande possano essere utili ai docenti come approfondimento e agli studenti come allenamento. Le soluzioni a queste domande, con un breve commento a cura degli Alumni ANISN, saranno pubblicate il sabato successivo.

Un grande in bocca al lupo a tutti i partecipanti!

— La Segreteria Tecnica e il Responsabile Nazionale delle Olimpiadi delle Scienze Naturali

Scheda dati: .doc .pdf

Coronavirus: quante varianti?

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Apr 122021
 

A cura di Angela Colli

I virus, in particolare quelli a Rna come i Coronavirus, evolvono continuamente attraverso mutazioni del loro genoma. Mutazioni del virus Sars-CoV-2 sono state osservate in tutto il mondo fin dall’inizio della pandemia: mentre la maggior parte non ha un impatto significativo, qualcuna può dare al virus un vantaggio selettivo ad esempio una maggiore trasmissibilità, una maggiore patogenicità o la possibilità di aggirare l’immunità precedentemente acquisita. In questi casi le mutazioni diventano motivo di preoccupazione e devono essere monitorate con attenzione.

Dall’inizio della pandemia, a dicembre erano già oltre 4000 le sole mutazioni che interessano la proteina spike del virus e a livello mondiale; il principale sforzo nel lavoro di sequenziamento genomico è quello effettuato dal Consorzio britannico COG-UK che ha contribuito per circa la metà degli oltre 400.000 genomi di SARS-CoV-2 sequenziati e archiviati su GISAID, un database online senza scopo di lucro per la condivisione di genomi virali.

Una buona notizia è che le varianti di SARS-CoV-2 cominciano ad assomigliarsi. Secondo Vaughn Cooper, un microbiologo dell’Università di Pittsburgh che ha pubblicato i risultati delle sue ricerche su Scientific American, potrebbe essere in corso un processo di convergenza evolutiva perchè varianti diverse condividono mutazioni simili. Cooper studia da anni le strategie di adattamento all’ambiente di virus e batteri: osservando il comportamento di SARS-CoV-2 ha colto segnali rassicuranti sulla sua modalità di evoluzione. Sembra infatti che la strada scelta dal virus per resistere alle pressioni ambientali assicurandosi la possibilità di continuare a infettare sia, tra tutte, quella meno spiazzante: la“convergenza evolutiva” per cui specie differenti sottoposte alle stesse pressioni ambientali sviluppano per selezione naturale caratteristiche simili. Esempi sono gli animali del deserto che hanno tutti il manto color sabbia, o le balene e i trichechi che hanno le pinne lobate o gli esseri umani di provenienza geografica diversa che hanno sviluppato la capacità di digerire il lattosio.

Forse lo scenario peggiore, quello con tante differenti e imprevedibili versioni del virus che spuntano in ogni angolo del mondo mettendo in crisi i piani vaccinali, potrebbe non verificarsi.

Dalle analisi delle sequenze genomiche dei virus di migliaia di pazienti in diverse parti del mondo è emerso infatti che le varianti attualmente attive condividono caratteristiche simili che presumibilmente si sono rivelate vincenti, conferendo al virus un vantaggio evolutivo, cioè la capacità di infettare di più e più rapidamente.

 Attualmente, spiega Cooper, sono almeno 8 i punti della proteina spike del virus più soggetti a  modifiche. Le tre varianti più temute, quella inglese (B.1.1.7), quella sudafricana (B.1.351) e quella brasiliana (P1) condividono combinazioni di mutazioni nelle posizioni 18, 69-70, 417, 452, 501, 68 e la mutazione  E484K, recentemente riscontrata  anche nella variante “giapponese” che è  particolarmente preoccupante,  perché sembra capace di eludere gli anticorpi.

Secondo Cooper è come se il virus stesse giocando a Tetris: il suo obiettivo è riuscire a trovare la struttura vincente, con un numero limitato di combinazioni di mutazioni, proprio come si fa con i blocchi del gioco. Poiché molte varianti scoperte di recente somigliano sempre di più a quelle precedenti, potrebbe darsi che il virus stia iniziando a esaurire le combinazioni per ottenere nuovi adattamenti di successo. Questo non significa che le forze dell’evoluzione si fermeranno quando inizieremo ad avvicinarci all’immunità di gregge e ad allentare le restrizioni. La storia ci dice che i virus possono evolversi rapidamente per eludere le barriere alla trasmissione, soprattutto quando le infezioni rimangono numerose. Più infezioni ci sono, più possibilità di mutazioni. Quelle che meglio aiutano il virus a sopravvivere si diffonderanno. Questo è il motivo per cui è fondamentale fermare le nuove infezioni.

“Questi adattamenti virali stanno già riscrivendo i nostri libri di testo di biologia sull’evoluzione convergente”, scrive Cooper. “Sforziamoci di limitare il nuovo materiale.”

E’ fondamentale investire nella costruzione di un sistema di allerta precoce per rilevare nuove varianti di SARS-CoV-2 e molti altri patogeni emergenti, sia noti che ancora da scoprire. La sorveglianza e il sequenziamento del genoma virale sono la chiave per controllare le epidemie.

Per saperne di più:

http://www.healthdesk.it/ricerca/varianti-sars-cov-2-cominciano-somigliarsi-forse-virus-muta-meno-quanto-temevamo
https://ilbolive.unipd.it/index.php/it/news/pandemia-ruolo-chiave-sequenziamento-genomico

https://www.iss.it/cov19-faq-varianti/-/asset_publisher/yJS4xO2fauqM/content/cosa-sono-le-mutazioni-e-perch%25C3%25A9-sono-importanti-
https://www.scienzainrete.it/articolo/antivirali-fondamentali-nella-prossima-fase-della-pandemia/michele-di-mascio/2021-03-27
https://www.scientificamerican.com/article/the-coronavirus-variants-dont-seem-to-be-highly-variable-so-far/
https://www.news-medical.net/health/How-Does-the-SARS-Virus-Genome-Compare-to-Other-Viruses-(Italian).aspx

Soluzioni e risultati della prova regionale online 2021

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Mar 312021
 

Sono disponibili i risultati della Prova regionale online delle Olimpiadi delle Scienze Naturali 2021!

Fai click qui per scaricare le graduatorie regionali complete. Nelle graduatorie non è indicato il punteggio per gli studenti che hanno ottenuto meno di 17 punti.

Fai click qui per scaricare l’elenco ufficiale degli studenti ammessi alla fase nazionale delle Olimpiadi delle Scienze Naturali. Sono stati ammessi alle selezioni nazionali:

  • N. 1 studente per la categoria biennio, N. 1 studente per la categoria triennio sezione biologia e N. 1 studente per la categoria triennio sezione Scienze della Terra per le regioni nelle quali il numero di scuole iscritte è risultato inferiore a 10;
  • N. 2 studenti per la categoria biennio, N. 2 studenti per la categoria triennio sezione biologia e N. 1 studente per la categoria triennio sezione Scienze della Terra per le regioni nelle quali il numero di scuole iscritte è risultato compreso tra 10 e 29;
  • N. 3 studenti per la categoria biennio, N. 3 studenti per la categoria triennio sezione biologia e N. 2 studenti per la categoria triennio sezione Scienze della Terra per le regioni nelle quali il numero di scuole iscritte è risultato uguale o superiore a 30.

Sono poi stati ripescati 4 alunni per il biennio e per il triennio biologia e 2 per il triennio SDT. Tutti i casi di pari merito sono infine stati valutati positivamente ammettendo entrambi gli studenti alla gara.

Hanno partecipato alla gara:

  • 983 studenti per la categoria Biennio
  • 1338 studenti per la categoria Triennio Biologia
  • 291 studenti per la categoria Triennio Scienze della Terra

Per un totale di 2612 partecipanti. Ringraziamo tutti gli studenti, i referenti d’istituto e i responsabili regionali che hanno deciso di partecipare alle Olimpiadi anche in un momento così difficile.

Sono disponibili inoltre le soluzioni delle tre prove, commentate a cura degli Alumni ANISN:

Chiavi Biennio

Chiavi Triennio Biologia

Chiavi Triennio Scienze della Terra

Stiamo inoltre lavorando a una breve analisi dei risultati della gara, che sarà diffusa a breve.

Avviso per i Referenti d’Istituto delle Olimpiadi

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Mar 092021
 

AI REFERENTI DI ISTITUTO

Si sottolinea che è stato predisposto un form online, dove i referenti di istituto dovranno inserire i dati degli studenti selezionati.

I dati che saranno richiesti, oltre a quelli del referente (nome ed email) e della scuola (denominazione della scuola e email della scuola) saranno:

  • Cognome e nome dello studente
  • Classe frequentata e sezione
  • Luogo e data di nascita dello studente
  • Codice Fiscale dello studente

Il link al Form online è stato precedentemente comunicato ai referenti regionali ed alle scuole iscritte via mail.

La compilazione del Form con i dati degli studenti è OBBLIGATORIA!

Grazie della collaborazione

Segreteria Tecnica Nazionale