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Festivalscienza in Sardegna

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Set 282015
 

Nel mese di novembre due importanti appuntamenti in Sardegna: a Cagliari dal 10 al 15 e a Oliena il 24 e 25 La meraviglia della scienza per l’VIII edizione del Festivalscienza organizzato da Scienza e Società con il patrocinio dell’ANISN.

Scarica la brochure: Scienza e Società 2015

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Natura e storia tra laghi e montagne: il Parco Naturale dei Monti Ausoni e del Lago di Fondi

 Itinerari naturalistici  Commenti disabilitati su Natura e storia tra laghi e montagne: il Parco Naturale dei Monti Ausoni e del Lago di Fondi
Set 272015
 

Il Parco Naturale Regionale dei Monti Ausoni e del Lago di Fondi è stato istituito nel 2008 dalla Regione Lazio su un territorio che comprende molti ambienti diversi: i monti con i loro fenomeni di carsismo, la piana con i laghi costieri, le sugherete, i monumenti storici e le tracce di una presenza millenaria dell’uomo.

I Monti Ausoni sono parte della dorsale antiappenninica, la valle del torrente Amaseno li separa dai Monti Lepini, mentre la separazione dal massiccio dei Monti Aurunci non è altrettanto ben delimitata. Sono costituiti da affioramenti carbonatici emersi 8 milioni di anni fa nel quadro dei movimenti tettonici che portarono al sollevamento della catena appenninica. Arrivano a toccare la costa tirrenica con la falesia di Terracina e proseguono costeggiando la piana di Fondi. I rilievi sono piuttosto modesti, arrivando al massimo ai 1116 m del Monte Calvilli.

Piana di FondiLa Piana di Fondi

I fenomeni carsici sono molto frequenti, numerosissime sono le grotte scavate dall’azione fisica e chimica dell’acqua. Le Grotte di Pastena sono attrezzate per visite turistiche da quasi novanta anni; sono un complesso di cavità che si apre in una grande polje; vi sono stati trovati anche reperti archeologici relativi a sepolture neolitiche ed eneolitiche. Per informazioni di visita si può consultare il sito ufficiale http://www.grottepastenaecollepardo.org/.

 Campo Soriano, protetto sin dal 1985, è una polje in cui il carsismo, in particolare quello superficiale, assume caratteristiche uniche; si è formato con l’erosione di una piattaforma carbonatica di cui restano i relitti rappresentati da numerosissime formazioni rocciose di tutte le dimensioni; fra queste spicca per imponenza la cosiddetta “Cattedrale” conosciuta anche come “Il Carciofo” un hum alto 18 m.

La Cattedralela Cattedrale

 Gli hum sono resti di una più vasta formazione rocciosa che è stata completamente erosa della quale rimangono solamente questi pinnacoli che assumono forme fantastiche, liberamente interpretate dagli esseri umani. Sull’altopiano si susseguono campi carreggiati, roccioni isolati, doline, grotte. Le terre rosse residuali presenti a Campo Soriano sono molto fertili e qui fra le rocce viene coltivato il pregiato moscato di Terracina.

 Caratteristici di Campo Soriano sono anche gli “Acquari” cisterne naturali che trattengono l’acqua tutto l’anno diventando una risorsa preziosa per i campi coltivati e gli animali domestici, ma anche per la fauna selvatica che nel caso degli anfibi vi trova un habitat ideale. Vivono negli acquari di Campo Soriano due specie di tritone: il Tritone crestato e il Tritone italico.

AcquaroAcquaro

 Campo Soriano si può raggiungere da Terracina percorrendo una strada asfaltata che dalla via Appia  si dirige verso l’interno in direzione nord, in circa 8 chilometri si raggiunge la polje.

Le acque che si inabissano nelle grotte e nelle fessure del massiccio carsico risorgono a valle in numerosissime sorgenti, alcune sfociano nel lago di Fogliano o addirittura a mare. Fra le più interessanti nel territorio del Parco la Sorgente Fontana Villa San Vito che alimenta la città di Fondi con la sua notevole portata. Si raggiunge da Monte San Biagio seguendo le indicazioni per San Vito.

Nella piana si estende l’articolato profilo del Lago di Fondi alimentato da immissari e da 8 sorgenti  provenienti dal massiccio montuoso degli Ausoni alle sue spalle. Per questo motivo il lago non è considerato un tipico lago costiero come quelli della Pianura Pontina formati da acqua salmastra o salata. L’acqua salata penetra attraverso i due emissari del lago e permette l’ingresso di specie animali legate alle zone costiere.

Lago di FondiLago di Fondi

 L’acqua salata e quella dolce a causa della diversa densità, non si mescolano, ma tendono a formare strati distinti, queste caratteristiche fanno sì che il lago ospiti una grande varietà di esseri viventi. I pesci appartengono a specie molto diversificate, sia eurialine, cioè che tollerano variazioni della salinità come cefali, anguille, spigole, sia specie d’acqua dolce meno tolleranti come latterini, carpe, persici, tinche e spinarelli.

Il Lago di Fondi e il vicino piccolo Laghetto degli Alfieri attirano un grande numero di uccelli come gli svassi, i tuffetti, i gabbiani, i cormorani, le garzette, gli aironi. Numerose sono le anatre (alzavole, marzaiole, morette, mestoloni, codoni, germani reali).  Alcune specie vi  svernano, altre vi nidificano trovando riparo nei canneti che circondano il perimetro dei due laghi.

Lago degli Alfieri

Lago degli Alfieri

Fondamentale è il ruolo dei due laghi come luoghi di sosta durante le migrazioni; milioni di uccelli due volte all’anno compiono un viaggio di migliaia, a volte decine di migliaia di chilometri fra il continente africano e quello euroasiatico e viceversa. La presenza di luoghi in cui poter recuperare forze e trovare nutrimento è di vitale importanza per questi esseri piccoli, a volte piccolissimi che arrivano stremati. Durante il periodo delle migrazioni è possibile osservare con un buon binocolo aironi, spatole, beccaccini, chiurli e numerosissime altre specie. Presso il laghetto degli Alfieri gli uccelli vengono catturati, pesati, inanellati e poi rilasciati; i dati vengono trasmessi per consentire il censimento a livello internazionale.

cutrettolaCutrettola (Motacilla flava)

Lungo le rive dei due laghi sono presenti aree di ristoro con bar, ristorante e spazi attrezzati; è possibile inoltre affittare barche a remi e canoe.

 Nel comune di Monte San Biagio si trova la Sughereta di San Vito, la più importante ed estesa dell’Italia peninsulare, in cui si ergono maestosi alcuni esemplari centenari le cui forme contorte hanno ispirato fiabe e leggende. Diversi comodi sentieri permettono di addentrarsi nella foresta e passeggiare sotto i giganteschi alberi.

Il bosco è tuttora utilizzato per l’estrazione del sughero, anche se recentemente un parassita fungino la Phitophthora cinnamomi sta attaccando pericolosamente gli alberi.

Sughereta di San VitoSughereta di San Vito

Per raggiungerla si possono seguire le indicazioni da Monte San Biagio.

Importantissimo sito archeologico del Parco è il Tempio di Giove Anxur posto in un luogo spettacolare sulla falesia di Terracina da cui è possibile godere una magnifico panorama sul mare con le Isole Pontine all’orizzonte, la Pianura Pontina e il promontorio del Circeo verso nord-ovest e la Piana di Fondi con i Monti Aurunci, Sperlonga e Gaeta in lontananza verso est.

Terracina 070Terracina 

E’ un tempio romano risalente al II secolo a.C. di dimensioni poderose per poter essere visto dal mare aperto; aveva sia funzione di culto che difensiva. Ne rimangono il basamento con le sostruzioni, un criptoportico, il podio, la roccia oracolare con la fossa sacra.

Tempio Giove AnxurTempio Giove Anxur

Il Monastero di San Magno a pochi chilometri da Fondi è un complesso monastico che risale al VI secolo d.C. Sorto nei pressi dell’omonima sorgente è costituito da una chiesa, una foresteria, un mulino ad acqua. Nella cripta della chiesa si conservano interessanti affreschi medioevali. Il complesso è stato recentemente restaurato dalla Regione Lazio ed è diventato un luogo di spiritualità e di eventi culturali.

 I comuni del parco, appartenenti in parte alla provincia di Frosinone ed in parte a quella di Latina, sono: Amaseno, Castro dei Volsci, Fondi, Lenola, Monte San Biagio, Pastena, Roccasecca dei Volsci, Sonnino, Terracina e Vallecorsa. Cittadine e paesi che meritano una visita per i monumenti e la storia. Hanno tutti origini molto antiche, in alcuni casi preromane.

Testo e foto di Alessandra Gaddini 

Indirizzi e siti utili:

Parco Naturale Regionale Monti Ausoni e Lago di Fondi: http://parcoausoni.it/

Associazione Sughereta Villa San Vito: http://www.sugheretasanvito.it/home.html

Tempio di Giove Anxur: http://www.tempiodigioveanxur.it/

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Corsi AMGEN Teach 2016 – 2017

 AMGEN Teach, Didattica & Progetti, News  Commenti disabilitati su Corsi AMGEN Teach 2016 – 2017
Set 072015
 

Corsi AMGEN Teach 2016/17 finalizzati alla diffusione dell’approccio IBSE per docenti della scuola secondaria di primo e secondo grado a Milano, Veneto, Roma, Napoli.

amgen

L’ANISN (Associazione Nazionale Insegnanti di Scienze Naturali, ente formatore accreditato presso il MIUR) è stata selezionata come l’unico National Provider italiano per la formazione dei docenti sull’approccio IBSE, operando in parallelo con partner di 9 paesi europei (Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Francia, Germania, Irlanda, Polonia, Spagna e Turchia).

Il progetto, che per ciascun polo attivato prevede il coinvolgimento di 30-35 docenti della scuola secondaria di 1° e 2° grado, si articola in:

  • Workshop in presenza per un numero complessivo di 20 ore
  • La possibilità di fruire gratuitamente di materiali e strumentazioni per la realizzazione in classe dei vari percorsi sperimentali
  • Elaborazione di strumenti di documentazione e valutazione
  • Possibilità di ampliamento della formazione IBSE tramite il Programma Scientiam Inquirendo Discere – SID
  • Inserimento in una Teacher Comunity per lo scambio di risorse e di attività didattiche

Il percorso formativo si conclude con il rilascio di un attestato europeo.

Il corso è gratuito e  sarà a numero chiuso. Per la precedenza, in caso di richieste superiori alle 30 iscrizioni previste, si terrà conto della data di iscrizione o preiscrizione e dell’iscrizione all’ANISN.

La scadenza per le iscrizioni da perfezionare attraverso la piattaforma AMGEN http://www.amgenteach.eu/register, a cui si accederà anche dal sito www.anisn.it, è fissata al 20 ottobre 2016.

 

Poli Amgen Teach in Italia

 

Milano:                             docenti Scuola Sec. 2° grado

Roma:                               docenti Scuola Sec. 1° grado e primo biennio Scuola Sec. 2° grado

Veneto – Rosà:                 docenti Scuola Sec. 1° grado e primo biennio Scuola Sec. 2° grado

Napoli:                               docenti Scuola Sec. 1° grado

 

Di seguito la sede degli incontri, i destinatari e i referenti AMGEN Teach dell’ANISN ai quali poter chiedere informazioni specifiche:

Centro pilota IBSE di Milano : Acquario civico di Milano – Viale Gadio, 2
Destinatari: docenti di Scuola Secondaria di 2° grado
Rosanna La Torraca (rosanna.latorraca@gmail.com ) e Franca Pagani (paganifranca@hotmail.com)

Centro pilota IBSE del Veneto : Scuola Secondaria di 1° grado “A.G. Roncalli” Via Mons. Filippi 7/9 – Rosà (Vicenza).
Destinatari: docenti di Scuola Secondaria di 1° grado  e biennio Scuola Secondaria di 2° grado
Paola Bortolon (paolabortolon@virgilio.it )

Centro pilota IBSE di Roma: Istituto d’Istruzione Superiore “Carlo e Nello Rosselli” Aprilia (LT) Via Carroceto, snc
Destinatari: docenti di Scuola Secondaria di 1° grado e biennio Scuola Secondaria di 2° grado
Anna Lepre (anna_lepre@alice.it )

Centro pilota IBSE di Napoli: Stazione zoologica Anton Dohrn
Destinatari: docenti di Scuola Secondaria di 1° grado
Giulia Forni (fornigiulia2@gmail.com )  e Antonella Alfano (antonella.alfano@istruzione.it )

Programmi AMGEN Teach

Per ulteriori informazioni visitare il sito http://www.amgenteach.eu/italy o scrivere a Anna Pascucci (anna.pascucci@gmail.com ) responsabile Italiana del Progetto AMGEN Teach.

Leggi la locandina in inglese

AmgenTeach_Flyer_M1.0_ie

Leggi la locandina in italiano

AmgenTeach_Flyer_M1.0_it

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Parco Nazionale della Majella: i musei naturalistici di Palena

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Set 042015
 

Palena è un piccolo borgo in provincia di Chieti che sorge sul versante orientale del massiccio della Maiella sulle rive del fiume Aventino.Il territorio è abitato dagli esseri umani fin dal Paleolitico, le prime notizie storiche sono quelle di Diodoro Siculo che nel I secolo a.C. menziona la popolazione italica dei Peligni che abitava nella zona. Nel Medioevo eremiti e religiosi vi vissero a lungo trovando nel silenzio e nell’isolamento della montagna un luogo ideale per la preghiera e la meditazione in solitudine. San Francesco d’Assisi nel 1216 vi fondò un convento. I terremoti del 1706 e 1933 ferirono profondamente il piccolo centro, che fu poi quasi completamente distrutto durante la seconda guerra mondiale dai tedeschi e dall’aviazione americana, poiché ebbe la sventura di trovarsi sulla linea Gustav che da Cassino ad Ortona tagliava in due l’Italia. Molti monumenti furono ricostruiti dopo la guerra, nel centro del paese si può visitare il Castello Ducale di origine medioevale sorto sull’area dove sorgeva un antico tempio della dea Cerere, oggi è sede del  Museo Geopaleontologico dell’Alto Aventino e di manifestazioni culturali.

Interessanti sono anche il quartiere medioevale, la chiesa di San Francesco del secolo XIII-XIV, completamente rifatta in stile barocco dopo il terremoto del 1700.

Nel territorio del comune si estendono pascoli e faggete che ospitano una flora che conta più di duemila specie; la fauna comprende il lupo, sporadicamente anche l’orso, ben 18 specie di chirotteri, molte specie di anfibi e rettili e invertebrati. Interessanti e ben articolati sono i musei naturalistici.

Il Museo dell’Orso Marsicano è ospitato in un’ala del convento di Sant’Antonio che risale al XVI secolo. Il museo cura molto l’aspetto divulgativo ed attraverso pannelli e diorami fa una descrizione a tutto tondo dell’orso bruno, cominciando dalla suggestiva ricostruzione dell’ambiente della foresta di notte con i suoni, i versi degli uccelli notturni, l’ululato lontano dei lupi.  Molti pannelli e un totem di legno illustrano l’importanza della sua figura nelle culture di tutto il mondo come animale magico e simbolico.

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Un aspetto importante è la descrizione della biologia dell’orso marsicano, una delle sottospecie dell’orso bruno (Ursus arctos marsicanus) attraverso un grande pannello interattivo. L’orso bruno euroasiatico (Ursus arctos arctos) è l’altra sottospecie che vive in Italia del nord.

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Una sezione è dedicata al  rischio di estinzione dell’orso marsicano ed alle misure per la sua tutela. La sottospecie   è ormai ridotta a meno di 50 esemplari, numero ben inferiore alla soglia minima di rischio. L’orso bruno  è infatti inserito nel Progetto Life Arctos, finanziato dalla Unione Europea, che vuole favorire la tutela delle popolazioni di orso bruno delle Alpi e degli Appennini ed adottare misure che ne favoriscano l’espansione, riducendo i conflitti con gli esseri umani e sviluppando l’informazione e la sensibilizzazione dei cittadini.

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 Si può abbinare alla visita del museo quella all’Area faunistica dell’Orso dove vengono ospitati esemplari di orso bruno che per diversi motivi non possono essere immessi in un ambiente naturale. L’area è di circa un ettaro e comprende un bosco di abeti, alberi da frutto, pascoli.  Attualmente ospita una vecchia femmina proveniente da uno zoo-safari che è possibile osservare a distanza senza crearle disturbo. 

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In estate le visite si possono effettuare tutti i giorni, nel resto dell’anno solo il sabato e la domenica, ma per informazioni e aperture straordinarie è possibile prendere contatti con Luigia Di Sciullo    guida competente ed appassionata oltre che molto disponibile.

“Stop&go di Luigia Di Sciullo, tel 339.8629165” – luigiadisciullo@virgilio.it.

http://www.parcomajella.it/visita-il-parco/giardini-botanici-musei-e-aree-faunistiche/museo-orso-marsicano/

Molto interessante è poi la visita al Museo Geopaleontologico dell’Alto Aventino ospitato nel Castello Ducale che si trova al centro del paese. Il museo offre una documentazione approfondita della geologia della valle dell’Aventino, introdotta dalla grande “Sala della conoscenza” che inquadra su chiari pannelli i temi generali della geologia e della paleontologia.

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 Sul fondo della sala è dedicato uno spazio ai grandi mammiferi del Quaternario trovati in diversi siti abruzzesi.

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Le altre sale ospitano una notevole collezione di fossili del territorio di Palena fra cui pesci, molluschi, echinidi tipici di acque lagunari risalenti a 11 milioni-5 milioni di anni fa, una delle più importanti associazioni dell’antico Mediterraneo miocenico.

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Il vero protagonista è però è il fossile perfettamente conservato del Prolagus, un piccolo mammifero lagomorfo ormai estinto, appartenente allo stesso ordine cui appartengono le lepri e i conigli. Fu ritrovato in località Capo di Fiume da dove provengono anche gli altri fossili di Palena.

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Un’ampia sala  denominata “Geologiocando” è dedicata alla didattica.

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Uscendo poi sugli spalti del castello chiari pannelli illustrano la geologia delle montagne che si vedono sullo sfondo.

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La visita al museo è gratuita e per informazioni e aperture straordinarie ci si può rivolgere a “Associazione Culturale Majella Madre tel. 3492547251. http://www.museogeopaleontologicopalena.it/Home.html

Un’ultima tappa per approfondire e completare la conoscenza geologica del territorio di Palena è quella alle sorgenti dell’Aventino in località “Capo di Fiume”, sito da cui provengono tutti i reperti fossili di Palena. Il loro studio ha permesso la ricostruzione dell’ambiente di 7 milioni di anni fa, quando iniziava a delinearsi l’attuale geografia della penisola italiana: si alternavano coste, lagune e paludi. La presenza di acque tranquille permise la conservazione dei resti che andavano a fondo e che venivano immediatamente ricoperti da sabbia e limo.

Il sito si può esplorare ed interpretare comodamente seguendo i cartelli disposti lungo il sentiero che costeggia la strada carrabile per il Passo della Forchetta. Si può anche percorrere un tratto lungo le rive del fiume verso le sue sorgenti carsiche. Le acque che qui risorgono provengono soprattutto dall’inghiottitoio del Fosso la Vera che drena la piana Quarto di Santa Chiara non lontano dalla stazione di Palena.

Articolo di A. Gaddini

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La Sardegna tra terra e mare

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Set 022015
 

scuolaestcagliari2015La scuola estiva di Cagliari La Sardegna tra terra e mare:  le Scienze della Natura, tra modelli e  strumenti, in laboratorio e sul terreno ha visto numerosi partecipanti  provenienti da diverse regioni italiane oltre che dalla stessa Sardegna. Alle lezioni ed esercitazioni pratiche  tenute presso l’università di Cagliari come da programma, si sono alternate escursioni naturalistiche di notevole interesse. Sul sito dell’università è stato pubblicato un breve articolo  corredato di alcune foto visionabile al seguente link.

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L’ ANISN a Bruxelles

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Giu 262015
 

Come annunciato si sono tenuti a Bruxelles 2 eventi in successione:

 il 7° Scientix Projects’ Networking Event sul tema ” Come coinvolgere terzi partner , organizzazioni e società nei progetti europei ” e il 7°Science Projects Workshop in the futur Classroom Lab anch’esso organizzato dalla comunità di Scientix a sua volta sostenuta dalla rete europea European Schoolnet.
Ai due eventi descritti nella piattaforma di SCIENTIX hanno partecipato la Presidente dell’ANISN  Anna Lepre e la professoressa Mariada Muciaccia, trainer del centro Pilota SID di Roma e redattrice della rivista Le Scienze naturali nella scuola, che hanno presentato l’ANISN e le sue attività stabilendo proficui rapporti per future collaborazioni con altre associazioni e docenti dei vari paesi europei presenti.
Scarica la presentazione: ANISN presentation Bruxelles
Agueda Gras_M.A. Muciaccia_A.LepreMariada Muciaccia presenta il programma SIDMariada Muciaccia presenta l'ANISN

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Due importanti eventi europei

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Giu 162015
 

sosFra il 17 e il 21 giugno SCIENTIX, la Comunità per l’Educazione Scientifica in Europa, http://www.scientix.eu/web/guest , presenta due eventi importanti a cui l’ANISN parteciperà : Science on stage festival 2015 che si svolgerà a Londra dal 17 al 20 giugno e Seventh scientix projects networking event and projects workshop in the future classroom lab che si svolgerà a Bruxelles dal 19 al 21 dello stesso mese.

Saremo presenti anche all’evento Involving other third parties, organizations and advisers in European projects (who, how, what for) che si terrà sempre a Bruxelles il 19 in cui verranno presentate le attività dell’ANISN.

 

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Report delle Olimpiadi delle Scienze Naturali 2015

 Olimpiadi & Giochi, Olimpiadi delle Scienze Naturali  Commenti disabilitati su Report delle Olimpiadi delle Scienze Naturali 2015
Mag 172015
 

Quasi 100 studenti selezionati tra oltre 20.000 di 400 scuole superiori di tutte le regioni italiane si sono sfidati dall’8 al 10 Maggio a Castellammare di Stabia nella sede dell’Istituto Internazionale Vesuviano, con prove teoriche e sperimentali di Biologia e Scienze della Terra per la gara nazionale delle Olimpiadi delle Scienze Naturali 2015, organizzate da 14 anni dall’ANISN – Associazione Nazionale Insegnanti delle Scienze Naturali (www.anisn.it). Una gara riconosciuta dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ai fini della valorizzazione delle eccellenze e valida per l’accesso alle Olimpiadi Internazionali di Biologia (IBO) che si terranno in Danimarca e le Olimpiadi Internazionali di Scienze della Terra che si terranno in Brasile. Sfide non semplici in un contesto mondiale in considerazione degli ingenti investimenti e delle efficaci strategie educative adottate per la Biologia e le Scienze della Terra da altri paesi.

Dopo aver superato la fase d’istituto, quella regionale e nazionale ecco i vincitori:

Primo per la categoria biennio Alessandro Rosa del Liceo Scientifico “G. Berto” di Mogliano Veneto (TV), seguito da Marco Lucio Mangiacapre, del IIS “Bruno Franchetti” di Venezia Mestre, e da Mariastella Cascone, del Liceo Scientifico “G. Galilei” di Catania. Questi tre ragazzi, insieme a Marco Malandrone, uno studente del triennio, rappresenteranno l’eccellenza Italiana nel confronto con studenti dei 30 paesi che partecipano alle IESO.

Prima per la categoria triennio Francesca Corti del Liceo Scientifico “Marconi” di Foligno, seguita da Sebastiano Pindilli, del Liceo Scientifico Statale di Oppido Mamertina (RC), da Alessandro Passera, del Liceo “Ulivi” di Parma e da Pasquale Miglionico, del Liceo Scientifico “Federico II di Svevia” di Altamura. Questi quattro studenti rappresenteranno l’eccellenza Italiana nel confronto con studenti dei 64 paesi che partecipano alle IBO. Francesca Corti e Pasquale Miglionico hanno già vinto rispettivamente una medaglia di bronzo alle IBO 2013 a Berna e una medaglia d’oro alle IESO 2013 a Mysore, in India.

L’ANISN è sostenuta oltre che dal MIUR dalla Zanichelli e dalla Humanitas University (http://www.hunimed.eu/it/) che quest’anno offre una borsa di studio, riservata al miglior studente classificato nella gara nazionale del triennio che dà accesso a queste Olimpiadi, secondo requisiti e modalità definiti con apposito regolamento.

Le Olimpiadi delle Scienze Naturali rappresentano un’opportunità e occasione unica per la valorizzazione dei giovani studenti Italiani e un’azione concreta che un esercito di membri ANISN porta avanti da più di un decennio al fine di veicolare e sostenere nella scuola lo spirito della ricerca scientifica, il suo habitus e la sua stessa creatività.

Nella stessa sede e negli stessi giorni si è svolta la fase nazionale dei Giochi delle Scienze Sperimentali, competizione destinata agli alunni delle classi terze della Scuola Secondaria di 1° grado, che si prefigge di avvicinare gli studenti alle scienze e al loro campo di conoscenza, valorizzando il merito e le competenze trasversali comuni a tutte le discipline.

Ventitre ragazzi, selezionati attraverso una fase di istituto e una fase regionale nelle quali si sono cimentati con tematiche inerenti la biologia, la fisica e la chimica, hanno affrontato due prove pratiche, che richiedevano capacità cognitive e abilità operative.

Si sono collocati nelle prime tre posizioni della graduatoria, rispettivamente: Emma Donisi (I.C. S.G. Lupatoto – VR), Marcello Fonda (I.C. Via Commerciale di Trieste), Lorenzo Tagliapietra (Convitto Umberto I di Torino).

La presenza simultanea di ragazzi con spiccate inclinazioni e interessi per le discipline scientifiche, di età e ordini scolastici diversi, provenienti da tutte le regioni d’Italia, rappresenta un elemento che, favorendo la socializzazione e l’emulazione di comportamenti positivi, concorre a incrementare l’autostima e il benessere psicosociale degli adolescenti anche in vista delle scelte future.

foto_olimpiadi

 

 

 

 

Studenti dei Giochi delle Scienze Sperimentali

 

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Scuola estiva a Cagliari

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Mag 142015
 
La sezione ANISN di Cagliari insieme alla facoltà di Scienze Naturali dell’Università degli studi di Cagliari , organizza una scuola estiva che si terrà  dal 20 al 25 Luglio sul tema:

La Sardegna tra terra e mare:  le Scienze della Natura, tra modelli e  strumenti, in laboratorio e sul terreno

In allegato una breve descrizione ,  il programma e la scheda di iscrizione

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