Il 17 aprile 2018, la rivista scientifica Nature Communications, vol. 9, ha pubblicato l’articolo dal titolo: A large planetary body inferred from diamond inclusions in a ureilite meteorite (Un grande corpo planetario dedotto da inclusioni di diamante in un meteorite urelite), a firma di Farhang Nabiei, James Badro, Teresa Dennenwaldt e altri. La storia inizia il 7 ottobre 2008, quando nel deserto del Sudan è caduto un meteorite denominato Almahata Sitta (in arabo il nome della stazione ferroviaria più vicina al punto di caduta), o meglio quello che di esso è rimasto dopo il violento impatto con l’atmosfera terrestre. I resti sono stati analizzati da un gruppo di ricercatori guidati da Farhang Nabiei, della Scuola Politecnica Federale di Losanna e i risultati cui sono pervenuti i ricercatori del laboratorio di scienze terrestri e planetarie sono molto interessanti. Questo tipo di meteoriti contiene una grande percentuale di carbonio sotto forma di grafite, e in maggiore quantità, di diamante. Analizzando al microscopio i diamanti, i planetologi hanno potuto ipotizzare che essi si sono potuti formare solo in presenza di pressioni elevatissime, probabilmente all’interno di primitivi pianeti che si sono originati nei primi stadi dell’evoluzione del sistema solare. In quella fase, le collisioni tra i protopianeti erano molto abbondanti, con conseguenti frammentazioni in corpi di dimensioni minori. Sembra, quindi, che i frammenti meteorici caduti sulla Terra siano tutto ciò che resta di un corpo roccioso appartenente al sistema solare, disintegratosi ormai da qualche miliardo di anni e che aveva dimensioni intermedie tra la Luna e Marte. La presenza di questi preziosi relitti sarebbe pertanto la prima prova a convalida della tormentata e misteriosa origine dei diversi corpi rocciosi che compongono la variegata famiglia dei pianeti solari.
Per saperne di più:
https://tg24.sky.it/scienze/2018/04/17/diamanti-meteorite-pianeta-scomparso-sudan.html
https://www.focus.it/scienza/spazio/nelle-meteoriti-cadute-in-sudan-resti-di-un-pianeta-scomparso
Nature Communications volume 9, Article number: 1327 (2018) doi:10.1038/s41467-018-03808-6
Repubblica. Lab. 25 Aprile 2018, pag.7. Matteo Marini: Se dal cielo piovono diamanti