Usain Bolt è considerato il più grande velocista di tutti i tempi.
L’atleta giamaicano tre volte campione olimpico dopo la recente vittoria di Rio ha voluto dedicare alla Giamaica la medaglia d’oro nei 100 affermando: “Questa sarà la mia ultima Olimpiade ho vinto tutto ciò che ho voluto vincere”. Infatti detiene primati mondiali dei 100, dei,200 metri piani e della staffetta 4×100 metri, stabiliti ai Mondiali di Berlino 2009 (100 m e 200 m) e ai Giochi olimpici di Londra 2012 (4×100 m). Di tutte e tre le specialità è anche campione mondiale ed è l’unico atleta nella storia ad avere vinto la medaglia d’oro nei 100 m , nei 200 m e nella stafetta in tre Olimpiadi consecutive (2008 ,2012 e 2016).
Quando Bolt ha battuto il record dei 100 metri con un tempo di 9,58 secondi, ha raggiunto una velocità di quasi 45 km/h; solo un ghepardo avrebbe potuto superato: questo animale può raggiungere 112 km/ora. Uno studio, coordinato da ricercatori dell’Università di Londra, a cui Nature ha dedicato la copertina del 13 giugno 2013 ha analizzare con grande precisione i dati relativi a velocità e accelerazione di 367 corse effettuate da 5 ghepardi. Craig Sharp del Centre for Sports Medicine and Human Performance della Brunel University, nel Regno Unito in un lavoro, pubblicato su Veterinary Record in concomitanza con i Giochi fornisce un lungo elenco di animali che surclassano l’essere umano in velocità, forza e resistenza., ad esempio l’antilocapra americana capace di raggiungere gli 89 chilometri orari o lo struzzo nord-africano, che arriva a 64.
Perchè Bolt corre così velocemente? Secondo gli scienziati del Max Planck Institute of Molecular Physiology, il segreto starebbe nella struttura delle sue cellule muscolari e nella loro contrazio. Per questo i ricercatori hanno studiato i muscoli al lavoro utilizzando la microscopia crio-elettronica che utilizza temperature molto basse (sotto i -150 °C o 123 K).
Secondo Stefan Raunser e il suo team: “Con la microscopia crio-elettronica, possiamo osservare i cambiamenti naturali e le interazioni tra le proteine presenti nei muscoli. Potremmo ad esempio scoprire se queste interazioni sono diverse nei muscoli di Usain Bolt rispetto a quelli di altre persone.” Raunser ha aggiunto che diverse interazioni tra le proteine che costituiscono i muscoli, actina e miosina, potrebbero risultare in uno sviluppo ottimale della forza muscolare in alcuni individui. Secondo Raunser la muscolatura di Bolt e di altri velocisti potrebbe essere composta da una combinazione di fibre particolarmente efficaci, grazie a particolari geni. Al contrario nelle persone affette da malattie muscolari genetiche, actina e miosina non riescono più a lavorare insieme, e questo risulta in un indebolimento della muscolatura. Secondo Raunser i risultati ottenuti nello studio potranno essere utilizzati per sviluppare nuovi farmaci per trattare le malattie genetiche che affliggono i muscoli.
Per saperne di più
http://www.galileonet.it/2012/07/olimpiadi-2012-bolt-battuto-da-un-ghepardo/
http://www.repubblica.it/scienze/2013/06/12/news/ghepardi_bolt-60951772/
http://www.nature.com/nature/journal/v498/n7453/full/nature12295.html
https://it.wikipedia.org/wiki/Usain_Bolt#cite_note-2
http://www.nature.com/nature/journal/v534/n7609/full/nature18295.html
http://www.mpi-dortmund.mpg.de/64984/Raunser
http://raunser-lab.de/Raunser/Welcome.html
http://www.brunel.ac.uk/people/craig-sharp
http://veterinaryrecord.bmj.com/content/171/4/87.full?sid=55f3276d-d065-4af3-a632-3eda3794070b