L’ANISN Lazio ha organizzato a Roma, lo scorso 13 febbraio, il secondo seminario sul giornalismo scientifico. Presenti studenti e docenti, è stato il dottor Pietro Greco, giornalista scientifico e scrittore, ben noto ai soci ANISN in quanto direttore responsabile della rivista “le scienze naturali nella scuola”, a rispondere a quesiti emblematici per la professione del giornalista: come scegliere la notizia ? E poi: un giornale riporta o commenta ? E ancora: sapere tutto di tutto ?
Il giornalista non sceglie le notizie, sono le agenzie di stampa che le selezionano in base a criteri piuttosto rigidi, come la priorità all’evento inconsueto o alle cronache di personaggi noti. Fino a un paio di decenni fa erano solo le agenzie di stampa, come la Reuters o la nostra ANSA, a trasmettere ai giornali, ogni giorno, parecchie migliaia di notizie, espresse in poche righe. Poi, con l’avvento di internet, la quantità di notizie che raggiunge i caporedattori dei giornali si è dilatata. Purtroppo la naturale conseguenza è stata la diminuzione della capacità di selezione critica da parte del giornalista, costretto a gestire molte notizie in poche ore.
Alla domanda: un giornale riporta o commenta ? Pietro Greco ha risposto ricordando che il racconto è sempre un’interpretazione e che il buon giornalista, oltre a citare il fatto nudo e crudo, lo contestualizza e quindi lo commenta; ma non solo, ne verifica anche l’effettiva veridicità.
Infine, il giornalista deve sapere tutto di tutto? Naturalmente no. La specializzazione delle conoscenze tende a “far sapere tutto di quasi nulla” ma la persona colta, e quindi il buon giornalista, sa dove andare a cercare la risposta e attinge sempre alle fonti migliori. E per il giornalista scientifico le fonti di riferimento sono, oltre alle grandi riviste scientifiche (Nature, Science….) e di divulgazione scientifica, anche i tanti siti di qualità presenti nella rete.
Ed al termine dell’incontro, ecco l’ultimo consiglio ai giovani che vogliono avvicinarsi alla professione di giornalista scientifico: leggere, leggere, leggere ed anche scrivere tantissimo, perché scrivere obbliga a leggere e studiare e così il circolo virtuoso si alimenta.