Il 20 gennaio 2024, all’età di 104 anni, ci ha lasciato il Prof. Pietro Omodeo. Pubblicchiamo due interventi in sua memoria da parte della presidente ANISN nazionale, Isabella Marini, e della presidente della sezione ANISN di Firenze, Claudia Polverini.
È mancato il Prof. Pietro Omodeo, Biologo di fama mondiale, che negli anni ha collaborato in molte occasioni con ANISN a testimonianza del grande valore che il Professore attribuiva all’insegnamento della Biologia.
Ho avuto la fortuna di conoscerlo ed apprezzare la sua enorme cultura e apertura mentale grazie a Enrico Pappalettere e ricordo quando con la redazione di Naturalmente di ANISN Pisa organizzammo l’evento per festeggiare il suoi 90 anni. Nel suo bellissimo intervento, per affermare l’unicità della Biologia come campo d’incontro delle cosiddette ‘due culture’, citò anche i versi del Purgatorio di Dante che alludevano alla fotosintesi Guarda il calor del sol che si fa vino, giunto a l’omor che della vite cola. Il Professore non aveva bisogno dell’acronimo STEAM per sconfinare con naturalezza dalla Biologia in altri campi del sapere…
Ricordo anche i suoi articoli su Naturalmente, caratterizzati da una scrittura chiarissima e coinvolgente e da grande ricchezza di contenuti, tra cui il bellissimo, fondamentale per noi insegnanti, Parole e concetti intorno agli esseri viventi.
Il Professore ha voluto regalare all’ANISN e, tramite l’ANISN a tutti i docenti italiani di Biologia, il suo testo ‘Biologia- la Vita e la sua storia’ che nel 2020 si è arricchito del nuovo capitolo ‘Storia Naturale dell’uomo’ (http://omodeo.anisn.it/omodeo).
Gli amici dell’ANISN Firenze hanno avuto la fortuna di collaborare col Professore fino all’ultimo, lascio quindi la parola a Claudia Polverini per un suo ricordo più completo ed affettuoso.
— Isabella Marini
Pietro Omodeo aveva celebrato con colleghi scienziati e amici i suoi 104 anni il I° ottobre dello scorso anno. Era riconosciuto dalla comunità scientifica come uno scienziato di grande valore e come uomo di grande cultura. Insegnante e uomo di scienza, protagonista di primo piano del secolo scorso, ha saputo unire alla sua curiosità scientifica una forte determinazione allo studio della Biologia in chiave evoluzionista fino ad oggi. La sua è stata una importante “militanza scientifica ed etica” come anche i suoi ultimi articoli testimoniano.
Socio onorario dell’ANISN ha da sempre ritenuto di grande importanza il ruolo degli Insegnanti come educatori non solo in ambito disciplinare ma soprattutto etico. Ha contribuito con articoli di pregio, sia epistemologico che puramente scientifico, nella Rivista dell’Associazione “Le Scienze Naturali a Scuola”.
Pietro Omodeo aveva chiaro da che parte stare nelle odierne vicende del mondo. Di fronte a notizie di guerre e di violenza diffusa, in particolare quella perpetrata nei confronti del nostro pianeta, in alcuni dei suoi scritti aveva esplicitamente espresso la sua inquietudine e la sua profonda amarezza.
Numerose sono le opere che ci ha lasciato e molte di queste sono state da lui rieditate, a dimostrazione della sua lucidità, del suo impegno ad imparare sempre, ad aggiornarsi perché la scienza procede, non è immobile. E la sua stessa mente non lo era.
Ai giovani lascia diversi messaggi, sentendoli protagonisti del futuro, ma anche minacciati da ciò che non abbiamo loro garantito, cioè un mondo migliore. Nella prefazione del libro “Biologia con Rabbia e con Amore” leggiamo: “Rabbia e amore sono i sentimenti da coltivare se si vuole uscire da una certa spirale, se si vuole rendere migliore questo mondo, se si vuole conseguire una migliore qualità di vita. E’ questo il messaggio che voglio rivolgere alle nuove generazioni che ricevono in eredità un pianeta devastato da un’inconsulta politica di rapina ed hanno davanti a sé un futuro torbido e minaccioso. Alle nuove generazioni, nel lasciare l’insegnamento, dedico questo libro”.
Grazie professore, sarai sempre nel nostro cuore!
— Claudia Polverini
Il prof. Pietro Omodeo alle celebrazioni per i suoi 100 anni presso l’accademia dei Fisiocritici a Siena. A destra, con il Rettore dell’Università di Siena prof. Francesco Frati.