L'Ecologia a scuola: una proposta di percorso ambientale


Struttura degli ecosistemi

In ogni ecosistema devono perciò esistere in ogni ecosistema degli organismi che siano in grado di catturare l'energia proveniente dall'ambiente esterno e di usarla per sintetizzare le complesse molecole organiche che costituiscono la biomassa, ad esempio fissando l'energia luminosa e utilizzando nutrienti provenienti dall'ambiente non vivente (aria, acqua, suolo). Tali organismi si dicono autotrofi (cioè che si nutrono da sé) o produttori primari; tra di essi quelli più importanti sono in genere le piante verdi che per mezzo della fotosintesi clorofilliana sono capaci di sfruttare la radiazione solare.

Il termine produttori primari si riferisce al fatto che le piante sono in grado di produrre biomassa viva in maniera primaria, partendo cioè da sostanze inorganiche e utilizzando l'energia solare.
Le molecole organiche sintetizzate dagli autotrofi sono complesse e non si decompongono facilmente neanche una volta che gli autotrofi siano morti; perciò in ogni ecosistema si avrebbe un progressivo accumulo di sostanze organiche e un impoverimento delle sorgenti di sostanze inorganiche se non esistessero organismi decompositori, che sono capaci di degradare le molecole organiche complesse contenute negli organismi morti e di liberare sostanze nutritive inorganiche. I decompositori sono per lo più batteri o funghi. In teoria un ecosistema costituito da soli autotrofi e decompositori potrebbe forse sussistere.

 
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C.Ponzone