L'EVOLUZIONE DELLE COMUNITA' E DEGLI ECOSISTEMI
La sequenza ordinata di cambiamenti che avvengono nella composizione di una comunità col passare del tempo, prende il nome di successione
Successione vegetazionale che dalla macchia mediterranea
(a valle nel dipinto) arriva alle faggete e ai pascoli di quota passando per il querceto e il castagneto.
In questo caso specifico la variazione successionale altitudinale ripercorre l'evoluzione successionale temporale.
Tutti gli ambienti, quando lasciati a loro stessi, sono soggetti a successioni ecologiche, più o meno rapide che tendono a raggiungere uno stadio di climax.
Il climax, diverso da un ambiente all'altro, rappresenta la massima complessità nelle interazioni tra gli organismi, ma anche la massima stabilità di rapporti e una quasi totale autosufficienza.
Uno stagno tende a diventare una foresta, con successioni di alghe, piante acquatiche, piante terrestri igrofile, ecc.
Le rocce nude vengono spaccate da agenti fisici, quindi colonizzate da licheni, muschi e piante sempre più evolute.
Dopo catastrofi naturali o "artificiali", un ambiente tende a ritornare allo stato iniziale; una foresta di latifoglie decidue, impiega 60-80 anni.