Gli oceani dal punto di vista ecologico
Gli oceani presentano alcune delle caratteristiche dei laghi nei quali l’acqua, a causa della densità, è stratificata così che uno strato superficiale, relativamente sottile, di acqua meno densa galleggia stabilmente sopra un’estesa massa sottostante più densa. La luce solare arriva, con intensità sufficiente, fino ad una profondità di 100-150 metri. In questa stessa fascia viene prodotto, per attività fotosintetica, la maggior parte dell’ossigeno. Questa è anche la zona di massima richiesta di questo gas, essendo essa la più densamente occupata da svariati tipi di organismi.Al disotto di questo livello l’ossigeno tende ad accumularsi, a causa della bassa domanda biologica. |
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Gli oceani
possono essere definiti come un fluido salino blu e povero di nutrienti.
Il colore del mare profondo è il blu a causa del fenomeno di
diffusione della luce bianca. Nessuna pianta acquatica si è potuta evolvere
fino a raggiungere dimensioni notevoli, tanto da mantenere una grande
biomassa fluttuante nella quale poter accumulare i nutrienti. Il motivo,
probabilmente, va ricercato nel prezzo troppo alto che un tale organismo
avrebbe dovuto pagare in termini di perdita della fitness individuale,
causato dalla costante ed irregolare deriva. Invece, le pressioni selettive,
hanno diretto l’evoluzione degli organismi vegetali verso dimensioni
piccolissime. |
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La fotosintesi in mare aperto è interamente a carico di minuscoli
vegetali planctonici erranti: il fitoplancton. Gli organismi dello
zooplancton si alimentano del fitoplancton mediante un meccanismo
di filtrazione. Quest’ultimo, a causa dei bassi numeri di Reynolds,
si muove regolarmente in un flusso laminare di fluido verso l’apparato
alimentare dei piccoli animali Queste innumerevoli piante microscopiche
galleggianti costituiscono le praterie marine |
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Nelle acque poco profonde, presso la costa, è possibile trovare estese strutture fotosintetiche ancorate al fondo.Alle latitudini più fredde i produttori primari costituiscono complesse comunità di grandi alghe fissate sul fondo, ma nelle acque tropicali sono rimpiazzate da sistemi di deposito di carbonati. |
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Le barriere coralline traggono la loro riserva di energia dalla fotosintesi in situ e, come le alghe marine del Nord, esse rappresentano la base di ecosistemi per molti versi paragonabili a quelli delle foreste. Gli oceani, per l’ecologo, sono costituiti solo dalla parte
più ampiamente illuminata dello strato di rimescolamento. |
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Tutti gli animali planctonici e i grandi animali del benthos vivono alimentandosi per filtrazione. |